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"Lo Sposo nero" a Sarzana, una serata spensierata per i giovani migranti (video e foto) In evidenza

Di Luca Manfredini - "Epoux Noir": più che Teatro un gioco, una maniera di coinvolgere gli ospiti del Centro migranti "ex Zebra", un ringraziamento alla città di Sarzana per l'accoglienza ricevuta e, soprattutto, un momento di unione e spensieratezza per i giovani ospiti.

Questo era nelle intenzione dei promotori del progetto "Sposo Nero" e Beatrice Casini (Assessore alle politiche per l'Integrazione e coesione sociale) e Giovanni Beretta (formatore teatrale del Teatro Stabile di Grosseto e direttore artistico di "Nin" e "Ordinesparso") ne rivendicano l'impegno e le soddisfazioni avute.

"Sarzana non ha voltato le spalle a questa emergenza ed ha accolto i giovani ragazzi (40 al momento e tutti con un'età compresa tra i 18 e i 22 anni) sin nel 2015 - spiega l'Assessore Casini - ognuno con la propria storia e provenienza ma tutti con un unico comune denominatore: la fuga dalla povertà, dalla guerra e la ricerca di una speranza.
Qui hanno trovato la loro salvezza e, questo progetto lungo 4 mesi, li ha coinvolti e fatti diventare parte integrante di una piccola/grande cosa che contribuisce al progetto di integrazione. Rringrazio Beretta e Valentina Rossi (mediatrice interculturale cooperativa Mondo Aperto) per avere colto quale importanza potesse avere per i ragazzi il fare parte di questo laboratorio".

Canti, balli, letture e soprattutto coinvolgimento, non teatro classico ma partecipazione ed enfasi trainata da un emozionato Beretta: "Siamo riusciti a fare un gioco, è stato un meraviglioso regalo che ci ripaga abbondantemente di questi 4 mesi di lavoro, l'emozione nell'avere camminato e cantato assieme questa sera è paragonabile solo all'emozione di quando, i primi giorni con questi ragazzi, ci siamo guardati negli occhi, o al "magone" con cui tornavo a casa dopo avere ascoltato le loro storie di vita e le loro difficoltà. Oggi "il gioco" e stato meraviglioso e vorrei che si ripetesse, vorrei che continuasse ancora, oggi sono felice, felice per questi ragazzi cui diamo una speranza, "sposo nero" perché hanno scelto di darsi un'altra possibilità, quella di sposare la vita".

Soddisfatto anche Don Palei (responsabile del centro) che ha ribadito le difficoltà di questa accoglienza che ancora cresce (altri migranti arrivati alla Spezia questa notte) e l'importanza di iniziative come questa; ha ringraziato l'Assessore Casini ed il Sindaco Alessio Cavarra spettatore dell'evento.

Epoux Noir verrà perfezionato ed introdotto nella rassegna teatrale Nin, una iniezione di spensieratezza persa che i giovani migranti ambiscono a ritrovare.

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