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Il Ministro Pinotti al Comsubin per la consegna dei baschi verdi a 10 nuovi incursori (foto) In evidenza

Di Luca Manfredini - Dopo undici impegnativi mesi di lavoro, addestramento e prove in tutti gli scenari possibili per delle Forze Speciali, questa mattina i 10 militari che sono riusciti a superare il Corso (67° corso ordinario) hanno indossato l'ambito basco verde che li ufficializza nei ranghi del Gruppo Operativo Incursori.

Una splendida mattinata ha impreziosito la cerimonia, un Varignano ineccepibile ha accolto le autorità, i familiari dei militari e la stampa; difficile non farsi coinvolgere, anche per un "profano" del genere. L'ambiente, l'organizzazione, la precisione dei plotoni schierati, gli ordini secchi e le risposte immediate in sincronia perfetta, la banda militare, i riti previsti per la cerimonia hanno suscitato in tutti emozione e rispetto.
Una coreografia perfetta che premia l'impegno di chi ha creduto in sé stesso, riuscendo a portare a termine il difficile corso, e contemporaneamente ufficializza un rigore ed un orgoglio basilare per le Forze Armate e, ancor di più in questo caso, per un corpo d'élite come gli Incursori.

Il Conferimento dei brevetti agli allievi del 67° corso si è svolto alla presenza del Ministro della Difesa, Sen. Roberta Pinotti, del Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Claudio Graziano e del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Valter Girardelli.
Presenti anche le autorità religiose, il Senatore Massimo Caleo ed il Sindaco della Spezia Massimo Federici.

Diventare Incursori necessita di impegno, capacità e, come specificato nell'ambiente, occorre innanzitutto "volerlo".
Un Corso di un anno cui accedere tramite uno specifico test fisico di ingresso (tuffo da trampolino, prova di nuoto, corsa, trazioni, piegamenti, fune e salto in alto), superato il quale si può iniziare l'addestramento suddiviso in 4 fasi:
- combattimento terrestre (12 settimane)
- combattimento in acqua (13 settimane)
- fase anfibia (12 settimane)
- condotta delle operazioni (15 settimane).
Al termine gli allievi devono dimostrare di avere acquisito la capacità di integrare quanto appreso, mettendolo in pratica in ogni "ambiente operativo", dimostrando di sapere pianificare un'operazione speciale e di conoscere come gestire i mezzi per essa necessari.

L'ingresso della Bandiera di Combattimento del Comsubin apre la cerimonia, i 10 allievi che sono riusciti a passare l'impegnativo corso si dispongono al centro del piazzale, tra i reparti schierati in cornice alla piazza e la tribuna per le autorità ed i familiari, viene letto il "decalogo dell'Incursore (il decalogo originale della Decima Flottiglia Mas - redatto nel 1943), ognuno di loro viene chiamato e, di corsa, dopo aver urlato "Comandi", raggiunge i Capi di Stato Maggiore ed il Ministro della Difesa, riceve le congratulazioni e gli viene consegnato il "basco verde" desiderato. L'allievo poi si sposta veloce davanti ad un Incursore anziano cui consegna il basco, liberandosi del vecchio cappellino verde gettato con enfasi dentro un apposito contenitore, si china verso il superiore che gli posiziona il basco verde sul capo, stretta di mano, lungo sguardo fisso, saluto militare ed il nuovo incursore si reinquadra nella propria squadra. Il momento in cui indossa il basco viene sottolineato dall'esplosione di una granata (depotenziata ma sostanziosa).
Il Raggruppamento Subacquei ed Incursori della Marina Militare "COM.SUB.IN è tra i più conosciuti al mondo e orgoglio spezzino ed italiano; svolge compiti propri di un corpo d'elite, che comprendono: attacchi ad unità navali o ad installazioni portuali/costiere, operazioni di controterrorismo navale con ostaggi, infiltrazione e permanenza in territori ostili.
Come altri corpi Militari possono essere e sono usati in caso di necessità fuori dall'ambito strettamente militare, in caso di gravi accadimenti sul territorio per emergenza umanitaria.

Le parole del Ministro Pinotti sono state tese alla riconoscenza per l'impegno profuso in tutti i campi dalle Forze Armate, alle promesse di "risorse" per potenziare il lavoro svolto ed a necessari ammodernamenti delle tecnologie a disposizione.

Il Generale Graziano ha ricordato l'importanza delle Forze Speciali in tutti i campi ed in tutte le avversità, compresa l'emergenza nel centro Italia: "da agosto ad oggi 3500 militari sono stati impegnati nell'emergenza umanitaria in atto" (tra cui i "Ranger" dell'Esercito).

Il Capo di Stato Maggiore Girardelli ha enfatizzato con orgoglio la lunga storia degli Incursori e ringraziato gli abitanti delle Grazie per la loro perfetta ospitalità e gli Incursori e le famiglie per l'integrazione ottenuta con il paese ospitante.
Il Gruppo Operativo Incursori ora è cresciuto di 10 unità, 10 orgogliosi ragazzi i cui volti non possono essere mostrati, ma sono volti da cui traspirava fierezza, commozione e consapevolezza di appartenenza ad una missione, ad una "storia" che dura da 65 anni.


IL DECALOGO del giuramento

1) Stai zitto
E' indispensabile mantenere il segreto anche nei minimi particolari e con chiunque, anche con gli amici e parenti cari. Ogni indiscrezione è un tradimento perché compromette la nostra opera e può costare la vita a molti dei nostri compagni.
2) Sii serio e modesto
Hai promesso di comportarti da Ardito. Ti abbiamo creduto. Basta così. E' inutile far mostra della tua decisione con parenti, amici, superiori e compagni. Non si fa, di una promessa così bella, lo sgabello per la tua vanità personale. Solo i fatti parleranno.
3) Non sollecitare ricompense
La più bella ricompensa è la coscienza di aver portato a termine la missione che ci è affidata. Le medaglie, gli elogi, gli onori rendono fieri chi li riceve per lo spontaneo riconoscimento di chi giudica, non chi li sollecita o li mendica.
4) Sii disciplinato
Prima del coraggio e dell'abilità ti è richiesta la disciplina più profondamente sentita: dello spirito e del corpo. Se non saluti, se non sei educato, se non obbedisci nelle piccole cose di ogni giorno, se il servizio di caserma ti pesa e ti sembra indegno di te, se non sai adattarti a mangiare male e dormire peggio: non fai per noi.
5) Non aver fretta di operare, non raccontare a tutti che non vedi l'ora di partire
Potrai operare solo quando il tuo cuore, il tuo cervello e il tuo corpo saranno pronti. Se sei impaziente, non sei pronto. Devi imparare a conoscere perfettamente la tua arma e ad impiegarla in ogni contingenza in maniera perfetta. L'addestramento non è mai eccessivo. Devi appassionarti ad esso. Devi migliorarti ogni giorno. Solo chi ti comanda è giudice insindacabile delle tue possibilità.
6) Devi avere il coraggio dei forti, non quello dei disperati
Ti sarà richiesto uno sforzo enorme, solo al di là del quale sta il successo. Per compierlo, hai bisogno di tutte le tue energie fisiche e morali. La tua determinazione di riuscire ad ogni costo deve perciò nascere dal profondo del tuo cuore, espressione purissima del tuo amore per la Patria, e non deve essere il gesto di un disperato di un mancato o di un disilluso. La tua vita militare e privata deve essere perciò onesta , semplice e serena.
7) La tua vita è preziosa. Ma l'obbiettivo è più prezioso
Devi ricordartelo nel momento dell'azione. Ripetilo a te stesso cento volte al giorno e giura che non fallirai la prova.
8) Non dare informazioni al nemico
Non devi far catturare le armi ed il materiale a te affidato. Se dopo aver operato cadi prigioniero, ricordati che al nemico devi comunicare solo le tue generalità e il tuo grado.
9) Se prigioniero, sii sempre fiero di essere italiano, sii dignitoso
Non ostentare la tua appartenenza ai Mezzi d'Assalto. Cerca, nelle tue lettere ai familiari, di comunicare come meglio potrai e saprai, tutto quanto conosci dell'azione a cui hai partecipato e sul nemico in genere. Cerca sempre, se possibile, di fuggire.
10) Se cadrai mille altri ti seguiranno: da gregario diventerai un capo, una guida, un esempio

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