fbpx

Accedi al tuo account

Nome utente*
Password *
Ricordami

Battistini (M5S) sottoposto al giudizio dei probiviri: “Domocrazia”, ovvero la politica nella filosofia a 5 stelle In evidenza

di Gianluca Solinas – MI sono inventato una parola nuova e chiedo perdono. "Domocrazia": Da "domo", moto da luogo, "da casa" in latino e "kratos", potere, in greco. "Potere da casa", e cioè il potere esercitato da casa, per la precisione da casa di Giuseppe Piero Grillo detto Beppe, sulle alture di Genova dove, se non quella nazionale, si decide "in toto" la politica del Movimento 5 Stelle, esterna ed interna, in barba alla sbandierata democrazia diretta e dell'"uno vale uno".

Oggi sul blog del "comico-politico-attore-capopolitico" genovese si parla, tanto per cambiare di "balle dei giornali" e dell'"effetto cadrega" che sarebbe la vera ragione del "tradimento" di chi esce o critica il movimento (Qui).


"Ognuno di loro ancorato alla sua poltrona e al suo stipendio", continua il "capo politico" rientrato dal passo di lato per assumere la guida dei penta stellati in vista della battaglia per il raggiungimento del 40% alle prossime (sic.) elezioni politiche.


Il post, firmato direttamente da Giuseppe Piero Grillo detto "Beppe", si conclude con il classico p.s. che recita: "è stata avviata la procedura per far valutare al collegio dei probi viri la condotta del consigliere regionale M5S in Liguria Battistini".


Ora, per essere precisi, occorre sottolineare un paio di cosette.


Caro Giuseppe Piero, come già dimostrato da tal Enrico Mentana che restio a farsi diffamare da voi vi ha messo a posto in un attimo, far di tutt'erba un fascio porta sempre conseguenze nefaste. Considerare la categoria dei giornalisti come letame, equivale a considerare tutti i politici come sterco o tutti i "grillini" come populisti.


Dentro il vostro movimento, come in ogni altra aggregazione o categoria umana, si trovano persone per bene, imbecilli, odiatori di professione, persone capaci, incapaci, e "leccaculo" professionisti. È normale, dato che siamo tutti "fallaci" esseri umani. Certamente anche fra i giornalisti ci sono tali categorie e le classifiche sulla libertà di stampa nel mondo purtroppo lo confermano.


Certo è che qui da noi, almeno da un pezzo, ai giornalisti non si spara come d'abitudine invece accade nel paese del suo amato "uomo forte" Vladimir Putin, che lei esalta al pari di Salvini, Meloni, e Berlusconi (che almeno però è suo amico) e poco importa se la Russia assomiglia sempre più ad una dittatura o oligarchia dove addirittura per rendere più forte la famiglia si depenalizza il reato di violenza domestica.


Fra le persone per bene, caro Giuseppe Piero, c'è un certo Francesco Battistini, da queste parti conosciuto e stimato per il suo quotidiano impegno (da più parti riconosciuto) e per la sua competenza nel condurre battaglie ad esclusivo interesse dei cittadini, sulla moribonda sanità ligure.


Dire che Francesco Battistini è attaccato allo stipendio e alla poltrona è offensivo per chi lo ha votato, per chi lo conosce ed apprezza il lavoro serio e puntuale in Regione e dimostra quantomeno che lei, Giuseppe Piero, non ha la minima idea del lavoro svolto nella sua regione dagli eletti del "suo" movimento.


Francesco Battistini (che non ha bisogno di essere difeso da chicchessia e tantomeno da me) ha semplicemente dimostrato più volte di essere, oltre che un consigliere capace, anche una persona che ama usare il cervello e che legittimamente, a volte, solleva dubbi e chiede chiarimenti quando si trova a difendere gli interessi dei cittadini che "lo hanno votato" mentre a lei caro Giuseppe Piero non l'ha votata nessuno.


Se poi la comunicazione deve passare per forza al vaglio del "capo comunicazione" Rocco Casalino e chi sgarra paga allora siamo al delirio puro.
Ciò che voi siete, nella realtà, lo dimostrano i fatti e non le chiacchiere.


La sua pupilla Alice Salvatore ad esempio, tempo fa in un suo intervento alla plenaria della Spezia, ha testualmente detto: "voi fate le plenarie aperte e spesso, come è accaduto per il caso Grondacci, i giornalisti presenti strumentalizzano ciò che viene detto qui e poi scrivono ciò che vogliono e la conseguenza è stata la non candidatura di Grondacci".


Il problema è che il giornalista incriminato è il sottoscritto e che la consigliera Salvatore non sapeva della mia presenza. Chiesta la parola e con l'aiuto dei verbali mi sono sentito in dovere di sbugiardare quanto era stato detto e questo è solo l'esempio di quanto voi siate uguali agli altri quando si tratta di raccontare balle.


Primo: Sul caso Grondacci poi un paio di sassolini mi sento di togliermeli: Marco Grondacci è stato eletto all'unanimità come candidato sindaco dalla plenaria spezzina.

Secondo: Per un anno si è lavorato per la costruzione del programma attraverso tavoli di lavoro. I vertici M5S sapevano benissimo (per loro stessa ammissione) chi fosse Marco Grondacci e hanno aspettato un anno per uscire con il solito p.s. con il quale lo scaricavano.

Terzo: La colpa di tutto ciò se l'è presa (dimostrando fedeltà estrema) il consigliere comunale e capogruppo Ivan Mirenda, dimessosi a causa di un'epidemia di motivi personali che in realtà lo ha contagiato tramite telefonata dalle alte sfere.


Tralasciando la mancanza di attributi dimostrata dai componenti la plenaria spezzina che non hanno fatto nulla, se non balbettare intimoriti, per sostenere con forza il candidato votato per acclamazione da loro stessi, le competenze di Grondacci sono note ai 5 Stelle (e non solo) da tempo e non solo in Liguria e le sue consulenze sui temi ambientali sono quanto di meglio possano sperare ancora oggi i cittadini liguri e toscani (specialmente quelli spezzini), viste le "incapacità" più volte dimostrate da chi fra di voi sa solo chiacchierare sui social ma nella pratica politica da solo dimostra solo superficialità ed incompetenza.


Se la regola è fatta per impedire ai "professionisti della politica" di avvalersi del nome M5S allora dovreste spiegare come si può considerare tale un tizio che ha svolto per pochi anni e trent'anni fa un'attività per metà nemmeno elettiva (era assessore nella giunta Pagano e si è pure dimesso) e che da decenni si occupa di diritto ambientale.


Ora, dopo qualche mese, i vertici regionali penta stellati (Alice Salvatore), vista la competenza e la caratura di Grondacci, pare lo allettino con proposte di collaborazione politica nel Comune di Genova per le prossime amministrative.


Senza imputare nulla a Marco Grondacci, della cui serietà e impegno siamo tutti convinti e senza metter becco sulle legittime scelte personali, sorge un dubbio quantomeno sulle opportunità.


Come mai infatti per le regole ferree del movimento uno che ha fatto un lustro scarso di politica alla Spezia negli anni 80 risulta incandidabile, mentre va benissimo per fare l'assessore a Genova?


Come mai le regole non le scrivete con l'aiuto di qualcuno competente giusto per non tornarci sopra ad ogni piè sospinto?


Come mai la plenaria spezzina si è sottomessa al volere del "capo politico" che in quel periodo era in pieno "passo di lato" senza quantomeno far valere l'importanza di una scelta democratica?


Come mai nel merito non entrate mai e continuate ad offendere una categoria formata per lo più da persone che lavorano per pochissimi soldi e pura passione come i giornalisti nella loro grande maggioranza?


Come mai fate marcia indietro ogni cinque minuti su ogni decisione presa dai vertici?


Come si può scrivere sul blog che le regole ve le fate da soli?


Come mai Spezia deve venire sempre dopo Genova?


Come mai ogni persona che si permette di fare critiche costruttive viene emarginata? Come mai conta solo la fedeltà al capo e non la competenza, l'impegno, la vicinanza ai cittadini e la passione politica vera?


Come mai vi permettete di criticare il mondo e non avete uno straccio di visione per il futuro che non siano slogan o programmi azzoppati o copiati male(reddito di cittadinanza "condizionato?!?").


Come mai nel movimento hanno sempre più spazio odiatori da tastiera di professione che puzzano di squadrismo lontano un miglio e che addirittura arrivano a minacciare chi non segue pedissequamente la linea ufficiale?


Come mai ogni parvenza di democrazia è scomparsa dall'orizzonte penta stellato e chi lo fa notare viene dipinto come traditore?


Il Movimento era all'inizio una speranza per molti, come Marco Grondacci lo era per molti spezzini anche non simpatizzanti del movimento. Oggi pare il rifugio della mediocrità e chi vale qualcosa è costretto ad andarsene.


Spero che Francesco Battistini continui a lavorare per i cittadini e non per lei, Giuseppe Piero, perché i cittadini hanno bisogno di persone per bene e competenti, mentre lei ha bisogno di "yes men" e basta.

È GRATIS! Compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna stampa.

Gazzetta della Spezia & Provincia non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio con una piccola donazione. GRAZIE

Vota questo articolo
(0 Voti)
Redazione Gazzetta della Spezia

Redazione Gazzetta della Spezia
Via Fontevivo, 19F - 19123 La Spezia

Tel. 0187980450
Email: redazione@gazzettadellaspezia.it

www.gazzettadellaspezia.it

Articoli correlati (da tag)

Lascia un commento

Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.

Studio Legale Dallara

Informiamo che in questo sito sono utilizzati "cookies di sessione" necessari per ottimizzare la navigazione, ma anche "cookies di analisi" per elaborare statistiche e "cookies di terze parti".
Puoi avere maggiori dettagli e bloccare l’uso di tutti o solo di alcuni cookies, visionando l'informativa estesa.
Se invece prosegui con la navigazione sul presente sito, è implicito che esprimi il consenso all’uso dei suddetti cookies.