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La Spezia, stop alla vendita di animali nelle fiere. Ma solo dal 2019 In evidenza

di Gabriele Cocchi – Il regolamento animale comunale verrà opportunamente modificato, ma bisognerà attendere quasi due anni perché il divieto abbia efficacia: è necessario infatti rispettare i diritti acquisiti dei commercianti. Il consiglio comunale si è trovato d'accordo nel definirla "una norma di civiltà".

Materia della discussione la mozione dei consiglieri Roberto Luciano Masia (Sinistra Unita per il Socialismo Europeo) e Maurizio Ferraioli (PD), che impegna l'amministrazione a vietare la vendita degli animali nelle fiere e nelle sagre della Spezia da parte di attività commerciali ambulanti, specialmente nella fiera di San Giuseppe.

"Gli animali – si legge nel documento fresco di approvazione da parte dell'assemblea di Palazzo Civico – in quanto autonomi esseri viventi, sono dotati di propria sensibilità psicofisica. La vendita occasionale ed il commercio ambulante risultano incompatibili con le loro esigenze etologiche, sia per le modalità e la frequenza dei trasporti che di stazionamento sul posto. Vengono ospitati in spazi pubblici o aperti al pubblico, spesso privi di ripari da intemperie o assiepati in gabbie e, durante la notte, in furgoncini in condizioni di sovraffollamento. Spesso gli acquirenti sono spinti da motivazioni impulsive all'acquisto, non valutando debitamente le responsabilità che la detenzione di un animale comporta".

Il documento, sostenuto nel consiglio comunale del 13 febbraio dalla presenza di una quarantina di animalisti spezzini, segna un passo avanti nella presa di coscienza dell'importanza dei diritti degli animali e segue la scia di altri comuni italiani che hanno già vietato da tempo la vendita di animali nelle fiere, non senza un'aspra lotta con i commercianti e con le poche società nazionali che forniscono loro la "merce": Roma, Lecce, Senigallia, l'Unione dei comuni della Valdera e in Liguria il comune di Arenzano hanno anticipato il consiglio comunale spezzino.

animalisti


"Le azioni del consiglio comunale in difesa degli animali – ha rivendicato il consigliere Masia – sono state tante in questi ultimi anni, anche su sollecitazione di cittadini e associazioni animaliste. Questa mozione dovrà arrivare in giunta, che dovrà poi emanare una delibera di modifica del regolamento animale comunale, entro la fine del mandato di questa amministrazione".
Anche se in realtà non rientra tra i poteri del sindaco quello della modifica del regolamento comunale, come hanno fatto subito notare le opposizioni: "Questa è una norma di civiltà che non va messa da parte – ha spiegato il consigliere Pietro Antonio Cimino – Ma io vorrei capire come può il sindaco cambiare il regolamento comunale. Il regolamento lo cambia la commissione competente, non il sindaco: non è lui che lo deve fare. Non bisogna prendere in giro l'intelligenza dei presenti: questa mozione ha un aspetto propagandistico. La fiera di quest'anno infatti si svolgerà con stalli e con modalità già assegnati e stabiliti, anche con la vendita di piccoli animali".

Quello che dice Cimino è vero: anche se la mozione arriverà in giunta, dovrà essere in ogni caso la prima commissione, nelle prossime settimane, ad essere convocata per dare il via a una (lunga) discussione, che sperabilmente porterà alla tanto attesa modifica dell'articolo 7 del regolamento comunale entro lo scadere dell'appuntamento elettorale.

Ad ogni modo alla Spezia non si vedranno più animali in vendita nelle fiere solo a partire da gennaio 2019 – se tutto andrà a bene – visto che non si può derogare ai diritti concessori già acquisiti dai commercianti, validi fino a dicembre 2018. Con una nota a margine che deluderà molti: "La modifica – ha precisato l'assessore Corrado Mori – avrà efficacia per tutte le fiere ex novo". Cioè sarà valida soltanto per le nuove fiere e sagre che nasceranno nei prossimi anni. Non, quindi, per la storica fiera di San Giuseppe.

"Questo dibattito è indice di civiltà – ha riconosciuto tuttavia Mori – La mozione è positiva e potrà essere realizzata nelle forme in cui i regolamenti e le leggi ce lo consentono. In ogni caso il messaggio che il consiglio comunale dà agli ambulanti è importante: per i mercati e le fiere in essere è in vigore una concessione fino alla fine del 2018. Questa modifica sarà ovviamente motivo di contenzioso ed è del tutto evidente che i commercianti si opporranno. Ma hanno quasi due anni per adeguarsi e organizzarsi".

Con il consiglio comunale che approva la mozione (con le astensioni di Forza Italia, Gino De Luca e Pietro Cimino) sostenuta dalla folta presenza in sala di otto associazioni animaliste spezzine, La Spezia segna un piccolo passo avanti nel rispetto nei confronti del mondo animale, al netto delle modalità opinabili dell'iter della mozione.

"Quando scadranno i diritti concessori metteremo fine a questo scempio", riassume Masia.

 

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