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La Spezia 20.20: “Faccio la mia parte! Pratiche di comunità e rigenerazione del territorio” In evidenza

Di Emanuela Cavallo - La settimana La Spezia 20.20 si conclude con il convegno "Faccio la mia parte! Pratiche di comunità e rigenerazione del territorio" e il tema delle buone pratiche si declina sulla scala del singolo, del cittadino e della responsabilità che le proprie scelte quotidiane sono in grado di comportare.

Si parla di scelte cittadine, nello specifico condominiali, e di comunità intelligenti ed improntate verso il risparmio energetico ed economico , e di alimentazione.

"Da tempo è centrale il tema della città e soprattutto il ruolo della scelta dei cittadini nel contesto urbano – spiega Francesco Brega responsabile ufficio campagne Legambiente , illustrando il Progetto Civico 5.0 - La nuova campagna 5.0 nasce da sinergia di tre iniziative: quanto consuma casa mia, condomini recicloni e condomini efficienti. Con i nostri progetti abbiamo testato che la consapevolezza verso i consumi energetici e gli sprechi riscontrati aiuta il risparmio e il miglioramento dello stile di vita. A Potenza con "condomini recicloni" un test su 10 condomini per la raccolta differenziata ha dato risultati buoni nel centro storico al delle nelle periferie con nuove costruzioni. Dove c'è una comunità, ed una consapevolezza che cresce tramite essa, c'è un risultato. Abbiamo autocandidature dei condomini per il progetto di efficienza energetica, perché la spesa energetica è un costo sostanziale per le famiglie.


"In primavera lanceremo condomini aperti con iniziative quali aperitivi condivisi, laboratorio di giardinaggio, presentazione di libri perché il risultato passa dalla comunità. – aggiunge Brega di Legambiente - Si stanno diffondendo nuove forme di condivisione e nuove opportunità di socializzazione è sempre di più temi sociali sposano i temi ambientali. Parliamo di iniziative come la badante di condominio, la stanza dello scambio, la cassetta dell'acqua condominiale, il frigo condiviso, ciclofficina, e i gruppi di acquisti solidali. Esistono servizi on line nati dall'esperienza di fare rete come Croqquer dove ogni cittadino può chiedere aiuto o dare aiuto, o come Giacimenti urbani la rete realtà virtuose di Milano, 175 realtà ad oggi. Bologna è il primo comune in Italia con regolamento sulle forme di collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura d la rigenerazione dei beni comuni urbani, dopo il 2014 altri 104 Comuni hanno adottato soluzioni analoghi".
"La cooperazione è fenomeno diffuso ovunque e ha il compito di trasformare un bisogno in mercato, con lo strumento cooperativo si affronta uno svantaggio che risponde ad una necessità e si cerca di competere e creare un vantaggio – parte dal senso di cooperazione l'intervento di Pier Luigi Granero Presidente Lega Coop Liguria, ma tocca anche tra i tanti esempi riusciti di realtà di cooperative di comunità degli esempi liguri – la cooperativa di comunità vara ha realizzato un di piano di sviluppo di una zona territoriale così come le Officine del Levante che hanno riportato a coltura zone agricole abbandonate grazie ad un accordo con giovani imprese agricole della Coldiretti, e poi c'è la nascente la Cooperativa di comunità a Lerici che parte dal presupposto da costruire obiettivi condivisi. Ci sono a Ponente esempi di villaggi diffusi come l'Ecovillaggio di Torre Superiore , costruito da associazione di abitanti di una frazione di Ventimiglia che svolge un'attività di tipo turistico. In Liguria non ci sono esempi cooperativi di produzione energia elettrica e visto che l'energia sta cambiando verso nuove forme rinnovabili, tramite la creazioni di reti di cooperative di comunità ci si potrà ampliare anche verso questi aspetti".

"Ognuno di noi, volente o nolente, è inserito in una comunità e pertanto siamo tutti una comunità di destino. – Spiega Silvio barbero Co fondatore Slow Food Italia - Le nazioni unite fanno un rapporto annuale sul tema dei cambiamenti climatici ed ecosistemi e la causa maggiore di messa in crisi dei grandi ecosistemi è la produzione e distribuzione del cibo a livello mondiale. Un esempio viene dai dati sul consumo di suolo italiano: nel 1861 la superficie agricola era di 22 milioni di ettari nel 2011 la superficie utilizzata è di 12 milioni di ettari, abbiamo perso dieci milioni di ettari in 150 anni. Il tipo di modello agricolo che mettiamo in piedi è direttamente proporzionale al tipo di modello alimentare che utilizziamo. Negli ultimi 15 anni abbiamo inserito elementi chimici per contrastare l'infertilità del terreno.

Spreco alimentare è drammatico per una questione etica, basti pensare che in Italia ogni giorno si butta via 4mila tonnellate di cibo che rappresentano anche un costo per i rifiuti.

Lo spreco alimentare è diretta conseguenza di come noi consumiamo e mangiamo.

C'è una differenza tra prezzo e valore , mentre iIl nostro modello ora produce cibo come qualsiasi altra produzione industriale. Il carico di co2 degli allevamenti bovini rappresenta il 4% del pianeta. Siamo di fronte ad una crisi entropica per produrre un 1kg di carne bovina bisogna utilizzare 10 mila litri d'acqua. Bisogna ragionare su una nuova educazione alimentare ed educazione al gusto, con consapevolezza verso l'impronta ambientale di un prodotto.

Un cibo deve essere buono pulito e giusto, non deve essere sprecato e le persone vanno pagate. Se mangio un prodotto devo sapere dove arriva e che danni ha fatto la sua produzione o il suo trasporto, perché ognuno di noi ha possibilità di influire scegliendo".

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