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L a Presidente di A.P. Roncallo in Commissione Ambiente risponde sul tema dragaggi In evidenza

Di Gianluca Solinas – I dragaggi del porto spezzino al centro dell'interesse della Commissione Ambiente del Comune della Spezia.


Oggi la neo presidente della nuova Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, ex Autorità Portuale, Carla Roncallo, ha risposto alle domande dei consiglieri riguardanti la situazione dragaggi alla luce del nuovo sequestro da parte dell'Autorità Giudiziaria della porzione di fondale antistante la parte orientale del Molo Fornelli e le prospettive relative ai futuri dragaggi in programma.


Qui di seguito cercheremo di fornirvi una sintesi degli interventi partendo dalle considerazioni principali della Presidente:


"Per i prossimi interventi di dragaggio, necessari al proseguimento dell'attività portuale, cercheremo di intervenire modificando i criteri e le metodologie di intervento puntando su tecnologie più innovative che consentano un minor rischio di impatto ambientale. Si può pensare anche di coinvolgere una platea più ampia nel controllo delle fasi di lavorazione per aver maggiori garanzie di trasparenza, in pratica si potrebbero affiancare ad Arpal altre strutture di controllo. Non abbiamo nessun interesse, sembra evidente, ad avviare ulteriori attività che prevedano il rischio di ulteriori sequestri da parte dell'autorità giudiziaria perché ne risentirebbero le attività del porto che verrebbero bloccate e questo non è accettabile.


Entro quest'anno si potrebbe terminare la parte relativa al fondale tra il Molo Garibaldi ed il Molo Fornelli, un'area definita "verde" dalla mappatura dei fondali del golfo (quindi priva di inquinanti pericolosi) e che consentirebbe sembra la possibilità di chiudere con delle panne mobili il tratto tra gli apici dei due moli, consentendo così di lavorare in ambiente chiuso che consentirebbe di non avere rischi di dispersione di fanghi.


L'intervento, di dimensioni ridotte perché prevede un prelievo di circa 30mila metri cubi, chiesto dai terminalisti per consentire l'attracco di navi con un pescaggio fino a 14 metri, deve intervenire su un area ristretta perché il fondale in quella zona è poco uniforme. Dovremmo anche intervenire sul piede del molo per consolidamento. Abbiamo chiesto a Contship la disponibilità di lasciare libera l'area per un periodo di circa venti giorni per poter effettuare l'intervento.


Ci saranno poi altri interventi di dragaggio da effettuare in tempi successivi, circa 150 mila metri cubi sull'area antistante il Molo Italia, area ed intervento già previsti ed approvati nel 2005/2006, anche il Molo Crociere, se si realizzerà, prevederà un altro intervento in loco.


Stiamo valutando le migliori opportunità per intervenire con le più innovative tecniche e i controlli puntuali. Ciò non vuol dire che se c'è un intorbidimento si blocca tutto ma si controlla cosa è successo e si provvede al ripristino della normale attività a garanzia di tutti.


Proprio a garanzia di tutti vorremmo incrementare ed allargare proprio la commissione di controllo facendo intervenire, insieme ad Arpal, altri soggetti".


Un intervento del Consigliere Giulio Guerri pone l'accento sulla necessità di poter comunicare in tempo reale agli addetti interessati (miticoltori per primi), tramite ad esempio un APP dedicata, i dati relativi alla torbidità delle acque consentendo così gli interventi di tutela e protezione necessari. Questa proposta, sottolinea Guerri, era già stata portata all'attenzione negli anni passati ma senza risultati.


Roncallo:"Certamente non posso rispondere su un'ipotesi che però è interessante e ne ragioneremo per vedere cosa si può fare" la risposta della Presidente.


Il Consigliere Edmondo Bucchioni mette l'accento sulla necessità di estrema trasparenza riguardo ai prossimi interventi "Siamo già rimasti scottati dopo aver avuto ampie rassicurazioni da chi c'era prima di lei ed in molte occasioni. Questo golfo ha già subito gravi inquinamenti e ci sono state fornite molte interpretazioni a cominciare dai sottomarini che avrebbero sollevato fango. Crediamo che nella commissione di controllo ci dovrebbero essere anche rappresentanti dei miticoltori perché non è possibile salvaguardare solo i containers. Sappiamo che c'erano altre metodologie per intervenire oltre alle benne ma non sono state prese in considerazione. Crediamo che il dialogo debba iniziare adesso con questa commissione e proseguire poi con la nuova amministrazione per far si che la magistratura non abbia più ad intervenire".


Risponde Roncallo: "Per la zona Molo Fornelli e Garibaldi le analisi effettuate tempo fa indicavano l'area come zona verde ma noi effettueremo un'ulteriore caratterizzazione per verificare che non ci siano cambiamenti, la gara per le verifiche sarà emessa a breve. Sono d'accordo con ciò che ha detto e ritengo che saranno importanti la partecipazione e la trasparenza".


Interviene la Consigliera Marcella Ariodante: "Se Arpal avesse fatto il suo lavoro come doveva adesso non ci troveremmo in questa situazione. Il bacino del Golfo della Spezia secondo noi non è abbastanza ampio per poter garantire tutto e anche di più. Containers, Marina Militare, Snam, Crociere, sembra un tantino troppo voler avere tutto e parlare di sviluppo continuo. Sui dragaggi siamo felici di sentire che verranno valutate metodologie alternative a quelle usate in precedenza".


Roncallo: "Quando arriva una nave di grandi dimensioni, comprese quelle da crociera, e manovra facendo evoluzioni per attraccare, l'acqua si intorbidisce sicuramente. Bisogna vedere e monitorare per verificare la causa e che l'ecosistema possa reggere, per salvaguardare l'ambiente, gli allevamenti etc.".


Interviene Laura Ruocco, assessore alla sostenibilità ambientale: "Mi sembra che questo sia un giro di boa, trattandosi di mare, quello che abbiamo sentito rispetto ai nuovi dragaggi e al sistema di monitoraggio. Ricordo che la denuncia riguardante la metodologia di intervento nei dragaggi, che ha dato vita all'azione giudiziaria è stata presentata da Arpal con una lettera inviata ad Autorità Portuale ed all'Asl. Il problema, emerso successivamente, è stato quello relativo alla non corretta correlazione fra dragaggio e danni alla mitilicoltura. Arpal ha dato una valutazione negativa riguardo alla metodologia di dragaggio. Mi permetto di dire che il problema è a monte e riguarda come sono stati fatti i bandi. Se non cerchi alta tecnologia e ti affidi ad aziende che non sono in grado di garantire livelli di esperienza e di alta tecnologia necessari ci ritroviamo ad avere una pratica di bonifica non idonea. Con i mitilicoltori abbiamo avviato un percorso, insieme ad Enea ed Autorità Portuale per verificare l'utilità di aperture in diga che favoriscano il ricambio e l'ossigenazione delle acque interne al porto".


Interviene il consigliere GiancarloDi Vizia: "Sarebbe necessario un coordinamento con la Marina Militare che usa le acque del nostro golfo. Un coordinamento fra tutti gli attori che incidono sul golfo e le attività credo sarebbe proficuo e necessario".


Roncallo: "Abbiamo pensato di allargare ad organismi altri ma questo riguarda un altro livello, per ciò che riguarda i dragaggi credo che l'importante sia un maggiore e più diffuso controllo da parte di enti terzi per garantire più controllo".


Un ulteriore suggerimento da parte di Giulio Guerri parte dal presupposto che sia necessario interloquire con i mitilicoltori per conoscere la stagionalità dei mitili in allevamento, evitando cosi ad esempio come già successo, che si intervenga durante fasi delicate della crescita quando i "muscoli" stanno iniziando la loro fase di attecchimento e si possano cosi evitare morie e contaminazioni molto dannose.


Nella sintesi si può affermare che dalle parole della Presidente Roncallo, l'atteggiamento della nuova Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale è quello di cautelarsi per evitare che il porto spezzino possa in futuro subire ulteriori danni causati da operazioni come i dragaggi che possono avere conseguenze nefaste per ambiente e attività produttive locali ma anche, come in quest'ultimo caso, provocare a seguito di interventi di sequestro, ritardi e danni economici alle attività portuali che dovrebbero invece beneficiarne.


Osserveremo ciò che i prossimi bandi proporranno e verificheremo che la trasparenza e la più ampia partecipazione promessi vengano mantenuti durante le operazioni nel prossimo futuro.

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