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Sarzana, Mione e Pittiglio lasciano il Partito Democratico (video) In evidenza

di Luca Manfredini -Il principale oppositore delle politiche Cavarriane/Renziane del Comune di Sarzana ufficializza la sua fuoriuscita dal Partito Democratico.

L'avvocato Paolo Mione, Presidente del Consiglio Comunale di Sarzana, esce dal partito e dalla Giunta, insieme al Consigliere di Maggioranza Rosanna Pittiglio e confluisce nel Gruppo Misto, aderendo ad "Articolo 1- Democratici e Progressisti", la nuova formazione politica lanciata dagli ex Pd Roberto Speranza ed Enrico Rossi e dall'ex Sinistra Italiana Arturo Scotto.

 

Un "colpo di scena" che non stupisce, ma ufficializza le divergenze di linea con il Pd ed il Sindaco Alessio Cavarra, e vanifica i tentativi di unione ricercati dal Segretario del Pd sarzanese Giovanni Vasoli.

"Il PD non è più la mia casa. Non ci sono le condizioni politiche perché io continui a fare parte di questo partito, di cui sono stato uno dei fondatori e nel quale ho militato sin dalla nascita. Il PD di oggi ha perso lo spirito originario e la sua stessa ragion d'essere. Ha smesso di ascoltare, discutere, capire i bisogni profondi della società. Ha smesso, in altre parole, di essere forza pluralista e riformista di sinistra e per questo non mi ci riconosco più, traendone l'inevitabile conseguenza", afferma Mione.

Sin dall'inizio di questo mandato elettorale Mione e la Pittiglio hanno sempre espresso le loro perplessità su molte scelte effettuate dall'Amministrazione, a volte segnalandole e stimolando discussioni all'interno dei Consigli Comunali, a volte anche votando in difformità dalla Maggioranza stessa, a volte contribuendo con le giuste segnalazioni, ad evitare errori burocratici.
Mione denuncia in primis, insieme agli altri che aderiscono al nuovo gruppo, la mancanza di dialogo e collaborazione all'interno della Maggioranza stessa, e le critiche espresse oggi sono sempre parimenti riconducibili sia a livello Nazionale, sia a livello Comunale

Prosegue Mione: "Noi usciamo dal Partito Democratico con la viva speranza che qualcosa cambi nel partito, e che noi si possa poi rientrare con le nuove condizioni, riteniamo che quelli che erano gli ideali di origine siano rispondenti a quelli che sono gli ideali che noi abbiamo tutt'ora, c'è stato un cambiamento che non ci appartiene, é una scelta travagliata ma senza rimpianti, una scelta che porta un nuovo entusiasmo dopo tanto malessere digerito. La mia casa non è più qui".

Presenti alla conferenza stampa, organizzata nello studio dell'avvocato Mione, gli altri aderenti al nuovo progetto: il Consigliere Rosanna Pittiglio ed altri membri dell'ex partito, tra cui Michele Edoardo Castaldi (membro dell'unione Comunale di Sarzana), Mariangela Lazzoni (già presidente della Commissione di Garanzia Provinciale Pd), l'architetto Gianfranco Damiano e Michael Elisei (libero professionista).

Ambiente rilassato, convinzione, condivisione di intenti e un leggero alone di "liberazione", di piacere, per avere finalmente lasciato alle spalle una situazione che creava malessere.
Nessuna "prima donna" apparente tra i presenti, le voci di ognuno di loro hanno avuto spazio libero, non programmato, su argomenti e sfoghi singoli, le letture delle problematiche sarzanesi sono state prese da ogni relatore senza reverenzialità verso altri presenti ma solo con complicità e unione di intenti.

Numerose le critiche; dal Segretario Vasoli (Pd) ed ai suoi attacchi personali, per esempio, a Damiano, reo di aver esposto una propria idea sulle problematiche del commercio cittadino, come pure alla mancanza di dialogo nel partito, sia a livello Comunale, che Provinciale e Regionale dove, a detta dei presenti, abbondano arroganza e supponenza al posto di condivisione ed approfondimento.

"Giustificherei l'arroganza solo dove, perlomeno, trovassi competenza - dichiara Damiano - ma la competenza non abita più qui".

E ancora critiche sulle scelte decise in camere segrete e poi presentate ai Consiglieri a cose fatte, a testimonianza che l'attuale difficoltà è tale che vengono saltate le discussioni nel gruppo consiliare per approdare direttamente al più comodo Consiglio Comunale.
Persa poi la capacità di parlare con le persone, una volta base del partito, lo stesso partito che oggi non ascolta piu nessuno, tanto meno le categorie presenti sul territorio, come pure gli anni di immobilismo che hanno lasciato Sarzana ai tempi di Caleo.

"Noi rivendichiamo la libertà di valutare, criticare e anche bocciare se necessita, ora liberi di essere consultati per discussioni vere, le fondamenta di questa città sono da riesplorare, da riportare alla luce, al momento sommerse da tanti sbagli e incapacita".

Questa sera Mione ufficializzerá al Consiglio Comunale la nuova realtà, il Consiglio tutto dovrà poi decidere anche riguardo alla figura di Presidente assunta da Mione ad inizio legislatura, decisione che compete a tutti, Maggioranza e Minoranza.

"Non prendiamo a cuore leggero questa decisione - conclude Mione - ma i tempi sono maturi per fare una scelta chiara. La Sinistra, il Paese e la Città hanno bisogno di nuove energie, idee ed entusiasmo. Oggi inizia un nuovo cammino che, sono certo, faremo avendo accanto moltissimi compagni di viaggio, e non solo tra i moltissimi delusi da questo Pd".

 

 

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