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Lotta alle plastiche, il Comune aderisce alla Charta Smeralda. Teja: "Il mare chiede aiuto" In evidenza

Approvato il documento proposto da Oscar Teja.

Il Consiglio Comunale, votando un ordine del giorno proposto dal Consigliere Oscar Teja e dal Gruppo Consiliare Toti-Forza Italia e sottoscritto da tutta la maggioranza, ha approvato l'adesione del Comune della Spezia alla "Charta Smeralda", un codice etico promosso dalla Fondazione One Ocean che identifica una serie di principi ed impegni che individui ed organizzazioni possono condividere per la protezione dei mari e delle zone litoranee, riducendo l'impatto delle attività inquinanti ed evitando ogni rischio per l'ambiente.

"Ringrazio personalmente tutti i colleghi consiglieri della maggioranza che si sono resi disponibili ed hanno votato a favore del documento in Consiglio - afferma il Consigliere Teja - Il mare sta chiedendo aiuto, per questo la One Ocean Foundation si propone di accelerare il necessario intervento sugli aspetti più critici che interessano l'oceano ed il mare nel suo complesso con tutti i soggetti interessati".

La situazione infatti non è rosea, tra i dati più drammatici risulta che circa 1,2 milioni di microplastiche (frammenti di plastica inferiore a 2mm) per chilometro quadrato sono presenti nel Mediterraneo, concentrazione tra le più alte al mondo.

La nostra città, che ha costruito nei secoli la sua storia grazie al rapporto con il suo Golfo, con la sottoscrizione della Charta Smeralda formalizza il suo impegno attivo nella tutela e salvaguardia del suo mare.

La Spezia punta quindi a diventare testimonial di come si possa essere una grande città ma al tempo stesso sviluppare un sistema e una mentalità sempre più ecosostenibile e impegnata nella riduzione delle plastiche in mare, con un possibile coinvolgimento di tutti le associazioni e circoli velici per educare soprattutto le nuove generazioni e la cittadinanza tutta al rispetto dell'ambiente marino.

"Proteggere l'oceano ed il nostro Golfo significa proteggere il nostro presente ed il nostro futuro, per questo ci piace parlare di blue economy, per questo ci rivolgiamo al distretto della nautica, un distretto che punta su ricerca e innovazione per cambiare il modo di produrre, distribuire e consumare. Queste ed altre tematiche - conclude Teja - sono state affrontate anche in un'importante conferenza, la One Ocean MBA Conference Regatta, tenutasi a settembre a Porto Cervo che ha visto riunite le principali scuole mondiali di direzione aziendale confrontarsi sulle sfide della sostenibilità che i leader del futuro non possono più rimandare".

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