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Fase 2, per il trasporto pubblico la CISL invita alla responsabilità e al confronto In evidenza

Il sindacato ritiene che sinora le necessità siano state ben gestite.

 

La Fit-Cisl della Spezia esprime amarezza di fronte a posizioni sindacali così distanti tra le varie sigle in vista della Fase 2 dell’emergenza coronavirus Covid-19.
Una veloce analisi di questo momento di emergenza permette di prendere atto che fin da subito si sia lavorato per mettere in sicurezza tutti i dipendenti del TPL (Trasporto pubblico locale) nello Spezzino.
Non senza fatica sono state create aree sicure per i conducenti e con le limitazioni di carico abbiamo garantito anche i passeggeri. La parte amministrativa aziendale opera in gran parte in smart-working e nelle officine sono stati applicati i protocolli di sicurezza.

 

Di certo il servizio in vigore dai primi giorni di marzo fino a oggi ha visto un regime ridotto (servizio festivo) che però si è dimostrato adeguato alle disposizioni della Provincia della La Spezia e in linea con le restrizione imposte dai Dpcm. Non solo: sono state previste corse supplementari, su diverse linee urbane, e straordinarie nei collegamenti fra le frazioni collinari.

Sul fronte organizzativo la riunione con la dirigenza avviene settimanalmente via Skype. In questo modo si programma il servizio dei giorni successivi con analisi di eventuali problematiche colmate, nel caso, con l'ausilio di conducenti a disposizione nel deposito di Mazzetta pronti a uscire per effettuare la corsa di supporto. Per quanto riguarda l’occupazione, nel corso di questi ultimi due mesi, si è ricorso alla cassa integrazione che ha permesso di salvaguardare i livelli occupazionali dell'azienda.

La vera sfida nel corso dell’emergenza Covid-19 consiste nell’imminente fase 2 in cui si prevedono maggiori criticità concomitanti con la riapertura della cantieristica navale che a regime determinerà elevati flussi di utenti. Per questo bisognerà riuscire a garantire a tutti una mobilità coerente con le limitazioni di carico imposte sui bus dal distanziamento sociale e l'obbligo d’uso dei dispositivi di protezione individuale.

La Fit-Cisl, con il coordinatore Fausto Bruni e il delegato Rsa Mario Bonafiglia, ritiene necessario affrontare questa fase con responsabilità e senza polemiche. Le sfide che ci attendono nel disegnare il profilo di un nuovo servizio di trasporto pubblico dopo questa crisi ci vedrà protagonisti nel vigilare affinché siano garantite sicurezza, occupazione e reddito dei lavoratori.

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