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Terremoti, focus in Prefettura

Si è svolto nella mattinata di venerdì, presso la Sala Consiliare della Provincia, il convegno "Il rischio sismico: conoscerlo per proteggersi" aperto al pubblico oltre che a tutti i competenti organi istituzionali e agli ordini e collegi professionali interessati, per approfondire la conoscenza sul rischio sismico, l'attività di prevenzione, la pianificazione dei soccorsi e le misure di protezione della popolazione.

L'evento, organizzato dalla Prefettura della Spezia, in collaborazione con il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, la Regione Liguria e la Provincia, ha costituito l'opportunità per una riflessione condivisa, su uno dei rischi che interessano la provincia, nell'occasione della ricorrenza della tragica alluvione del 25 ottobre 2011, che ha ormai assunto il valore di vera e propria "Giornata Provinciale della Protezione Civile".

Gli argomenti di seguito indicati, che individuano i diversi aspetti di maggior rilievo del fenomeno sismico, sono stati illustrati nelle rispettive linee fondamentali dai diversi relatori - rappresentanti dell'INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Pisa e della Spezia, del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, della Regione Liguria, della Regione Toscana, della Provincia della Spezia, nonché degli Ordini Professionali interessati:

- il territorio della provincia della Spezia e i recenti eventi sismici di Lunigiana e Garfagnana;
- classificazione sismica del territorio;
- analisi di vulnerabilità del patrimonio edilizio e interventi per la mitigazione del rischio;
- gli edifici strategici e, in particolare, gli edifici scolastici;
- piani di emergenza per il rischio sismico;
- informazione e preparazione della cittadinanza.

Un folto pubblico ha seguito i lavori tra cui numerosi Amministratori locali rappresentanti degli organismi che compongono il sistema di sicurezza e soccorso pubblico (Vigili del Fuoco, Forze di polizia, Forze Armate, Servizio 118, associazioni di volontariato).

Ha aperto il convegno il Prefetto che ha richiamato i tragici eventi alluvionali del 25 ottobre 2011 che hanno gravemente funestato grandi parti del territorio spezzino e causato la perdita di 11 vite umane, sottolineando la valenza dell'istituita "Giornata della Protezione Civile" e come dalla memoria di tragici eventi possa e debba derivare la consapevolezza dei rischi del territorio e da questa scaturire l'azione, intesa come attività di prevenzione e predisposizione dei necessari dispositivi operativi da attuare nelle emergenze, per il contenimento dei danni e degli effetti degli eventi calamitosi.

Il Commissario Straordinario della Provincia ha quindi portato il proprio saluto richiamando l'importanza e la valenza ad oggi acquisita dal concetto di protezione civile; rivolge un particolare ringraziamento al Prefetto per aver saputo trasferire alle altre istituzioni locali una particolare sensibilità e la necessità di operare nell'ambito della protezione civile mantenendo un atteggiamento di approfondimento delle diverse questioni e problematiche.

Il Dott. Meletti, ricercatore dell'INGV di Pisa, ha illustrato la configurazione sismica e l'andamento del fenomeno sul territorio nazionale ripercorrendo, nel tempo, la storia e le manifestazioni sismiche verificatesi e soffermandosi, in particolare, sulla fenomenologia dell'area sismogenetica della Lunigiana e della Garfagnana anche con l'ausilio di cartografia e iconografia degli eventi sismici del 1920, evidenziando il percorso dell'adeguamento della normativa in materia antisismica.

Il Dott. Bramerini del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ha delineato le linee fondamentali e generali del Piano Nazionale Antisismico (2010-2016) per la prevenzione del rischio, cui dovranno uniformarsi le regioni per i conseguenti adempimenti di livello locale, al fine della microzonazione simica di tutti i territori comunali; fa presente inoltre l'istituzione, dopo il terremoto dell'Aquila di un "Fondo di prevenzione del rischio sismico" per l'assegnazione di risorse.
Il citato Piano nazionale prende in esame, altresì, gli interventi di riqualificazione sismica degli edifici pubblici e strategici, degli edifici privati (di cui circa l'80%, allo stato attuale non è a norma e in relazione ai quali si prevedono interventi di rafforzamento o miglioramento antisismico) e altri interventi urgenti su rilevanti infrastrutture pubbliche.

Il successivo intervento dell'Ing. Vergante e del Geol. Bottero della Regione Liguria hanno esposto invece i programmi e i piani di prevenzione del rischio sismico a livello regionale sotto il duplice aspetto della prevenzione (adozione pianificazioni, monitoraggi del territorio e individuazione degli scenari di danno) e della gestione tecnica dell'emergenza; viene anche illustrata la nuova classificazione sismica del territorio regionale e il recepimento di criteri antisismici nella normativa tecnica per le costruzioni con lo scopo di raccordare la normativa antisismica con la normativa urbanistica.

L'intervento dell'Ing. Melara ha riportato l'esperienza della Regione Toscana nella gestione dei recenti eventi sismici che hanno colpito la Lunigiana e la Garfagnana.

Il presidente dell'Ordine degli Ingegneri, Ing. Caruana e l'Ing. Guerrieri, hanno espresso il proprio compiacimento per l'opportunità di poter affrontare la questione della prevenzione del rischio sismico e la necessità di un approccio sinergico tra gli enti istituzionali e i professionisti; hanno richiamato altresì l'importanza fondamentale dell'informazione e della conoscenza delle provvidenze esistenti a favore dei privati per la riqualificazione del patrimonio immobiliare.

L'Ing. Benvenuto della Provincia ha illustrato lo stato di attuazione e le modalità tecniche di intervento per l'adeguamento sismico del patrimonio scolastico provinciale secondo i programmi e gli stanziamenti economici regionali, mentre il Geom. Bocchia espone lo stato di avanzamento delle pianificazioni antisismiche dei comuni di Varese Ligure e Sesta Godano e i programmi per la realizzazione delle pianificazioni degli altri comuni.

La Dott.ssa Piangiamore della sede locale dell'I.N.G.V. illustra l'esperienza del Progetto ERINAT - Educazione RIschi NATurali, giunto ormai alla decima edizione, esempio di buona pratica di resilienza, destinato a favorire la conoscenza dei rischi connessi alle calamità naturali che possono verificarsi sul territorio provinciale, da parte di alunni, studenti e docenti, che sarà ripetuto anche per l'anno scolastico 2013-2014.

Il Ministro dell'Ambiente, On. le Andrea Orlando, nel concludere il convegno, ha illustrato alcune misure adottate dal Governo, che consentono di investire risorse nel campo dell'ambiente al fine di rafforzare i sistemi di prevenzione e, in particolare sull'adeguamento sismico, mediante l'estensione degli ecobonus.
Per quanto riguarda il dissesto idrogeologico, ha evidenziato la possibilità di programmare interventi anche attraverso la rimodulazione del Patto di stabilità.

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