Per un impianto fotovoltaico da 3 kWp con l'utilizzo di materiali di produzione Europea (che determina un aumento delle tariffe di 20 €/MWh ossia 0,02 €/kWp) per un'abitazione civile con pannelli installati su tetto a falda si ottengono i seguenti incentivi garantiti per 20 anni (connessione entro la scadenza del 1° semestre di applicazione del Quinto Conto Energia):
- Tariffa Omnicomprensiva: 228 €/MWh ovvero 0,228 €/kWh;
- Tariffa premio sull'energia consumata in sito: 146 €/MWh ovvero 0,146 €/kWp.
Definiamo che:
- L'impianto produca mediamente all'anno 3.600 kWh;
- I consumi dell'abitazione siano 3.600 kWh/annui;
- Di tutta l'energia prodotta dal nostro impianto il 50% va in autoconsumo, ovvero 1.800 kWh li consumo istantaneamente durante le ore di luce e i restanti 1.800 kWh andranno immessi in rete.
Sulla parte di energia immessa in rete riceveremo la "Tariffa Omnicomprensiva" pari a:
- 1.800 kWh x 0,228 €/kWh = 410,4 €
Sulla parte di energia autoconsumata riceveremo la "Tariffa premio sull'energia consumata in sito" pari a:
- 1.800 kWh x 0.146 €/kWh = 262,8 €
Oltre agli incentivi avremo il risparmio in bolletta per la parte di energia autoconsumata e, considerando il costo attuale al kWh di 0,18 €, avremo un risparmio di:
- 1.800 kWh x 0.18 €/kWh = 324 €
Perciò avremo un introito annuo pari a 997,2 €. Supponendo un costo di impianto pari a 9.350* € (compreso di IVA), ne consegue che l'impianto di ripaga in circa 9 anni e ½ , dopodiché si avrà una rendita pura per i restanti anni fino al 20imo anno.
Inoltre, considerando che la vita media di un impianto è di 25/30 anni, finiti gli incentivi si potrà stipulare un contratto di Scambio sul Posto che vi permetterà di continuare a risparmiare sulla vostra bolletta.
Ovviamente più energia si riesce autoconsumare, maggiore sarà il beneficio economico.
Esempio economico per un impianto fotovoltaico da 20 kWp
Per un impianto fotovoltaico da 20 kWp la situazione incentivante è diversa rispetto agli impianti di taglia più piccola, non solo perché la tariffa è inferiore, ma perché vi è l'obbligo di iscrizione ai registri redatti dal GSE, a meno che non si decida di rinunciare al 20% della tariffa incentivante in modo da accedere direttamente agli incentivi. Qui vi illustreremo entrambe le ipotesi.
Ipotesi 1: iscrizione a registro
Per un impianto fotovoltaico da 20kWp con l'utilizzo di materiali di produzione Europea (che determina un aumento delle tariffe di 20 €/MWh ossia 0,02 €/kWp) per un'abitazione civile con pannelli installati su tetto a falda si ottengono i seguenti incentivi garantiti per 20 anni (connessione entro la scadenza del 1° semestre di applicazione del Quinto Conto Energia e accesso agli incentivi a seguito di conferma con graduatoria dei registri del GSE):
- Tariffa Omnicomprensiva: 216 €/MWh ovvero 0,216 €/kWh;
- Tariffa premio sull'energia consumata in sito: 134 €/MWh ovvero 0,134 €/kWp.
Definiamo che:
- L'impianto produca mediamente all'anno 24.000 kWh;
- I consumi dell'abitazione siano 24.000 kWh/annui;
- Di tutta l'energia prodotta dal nostro impianto il 50% va in autoconsumo, ovvero 12.000 kWh li consumo istantaneamente durante le ore di luce e i restanti 12.000 kWh andranno immessi in rete.
Sulla parte di energia immessa in rete riceveremo la "Tariffa Omnicomprensiva" pari a:
- 12.000 kWh x 0,216 €/kWh = 2.592 €
Sulla parte di energia autoconsumata riceveremo la "Tariffa premio sull'energia consumata in sito" pari a:
- 12.000 kWh x 0.146 €/kWh = 1.752 €
Oltre agli incentivi avremo il risparmio in bolletta per la parte di energia autoconsumata e, considerando il costo attuale al kWh di 0,18 €, avremo un risparmio di:
- 12.000 kWh x 0.18 €/kWh = 2.160 €
Perciò avremo un introito annuo pari a 6.504 €. Supponendo un costo di impianto pari a 53.000* € (compreso di IVA), ne consegue che l'impianto di ripaga in poco più di 8 anni, dopodiché si avrà una rendita pura per i restanti anni fino al 20imo anno.
Inoltre, considerando che la vita media di un impianto è di 25/30 anni, finiti gli incentivi si potrà stipulare un contratto di Scambio sul Posto che vi permetterà di continuare a risparmiare sulla vostra bolletta.
Ovviamente più energia si riesce autoconsumare, maggiore sarà il beneficio economico.
Ipotesi 2: esclusione iscrizione al registro con tariffa degli incentivi ridotta del 20%
Per un impianto fotovoltaico da 20kWp con l'utilizzo di materiali di produzione Europea (che determina un aumento delle tariffe di 20 €/MWh ossia 0,02 €/kWp) per un'abitazione civile con pannelli installati su tetto a falda si ottengono i seguenti incentivi garantiti per 20 anni (connessione entro la scadenza del 1° semestre di applicazione del Quinto Conto Energia e accesso diretto agli incentivi rinunciando al 20%):
- Tariffa Omnicomprensiva: 177 €/MWh ovvero 0,177 €/kWh;
- Tariffa premio sull'energia consumata in sito: 111 €/MWh ovvero 0,111 €/kWp.
Definiamo che:
- L'impianto produca mediamente all'anno 24.000 kWh;
- I consumi dell'abitazione siano 24.000 kWh/annui;
- Di tutta l'energia prodotta dal nostro impianto il 50% va in autoconsumo, ovvero 12.000 kWh li consumo istantaneamente durante le ore di luce e i restanti 12.000 kWh andranno immessi in rete.
Sulla parte di energia immessa in rete riceveremo la "Tariffa Omnicomprensiva" pari a:
- 12.000 kWh x 0,177 €/kWh = 2.124 €
Sulla parte di energia autoconsumata riceveremo la "Tariffa premio sull'energia consumata in sito" pari a:
- 12.000 kWh x 0.111 €/kWh = 1.332 €
Oltre agli incentivi avremo il risparmio in bolletta per la parte di energia autoconsumata e, considerando il costo attuale al kWh di 0,18 €, avremo un risparmio di:
- 12.000 kWh x 0.18 €/kWh = 2.160 €
Perciò avremo un introito annuo pari a 5.616 €. Supponendo un costo di impianto pari a 51.000* € (compreso di IVA), ne consegue che l'impianto di ripaga in poco più di 9 anni, dopodiché si avrà una rendita pura per i restanti anni fino al 20imo anno.
Inoltre, considerando che la vita media di un impianto è di 25/30 anni, finiti gli incentivi si potrà stipulare un contratto di Scambio sul Posto che vi permetterà di continuare a risparmiare sulla vostra bolletta.
Ovviamente più energia si riesce autoconsumare, maggiore sarà il beneficio economico.
N.B.: negli esempi economici illustrati per i due impianti da 20 kWp si è considerato come soggetto responsabile un utente privato. Nel caso in cui l'impianto fotovoltaico fosse intestato ad un'azienda saranno da valutare i parametri fiscali per lo studio economico di fattibilità.
La differenza di costo tra le due ipotesi da 20 kWp è determinata dai costi per le pratiche di iscrizione o meno al registro del GSE.
Il vantaggio economico è in ogni caso notevole e se da un lato la prima ipotesi può essere più attrattiva perché l'incentivo è più alto, tuttavia c'è anche il rischio di non poter rientrare in graduatoria nel registro e perciò non accedere agli incentivi (in ogni caso si potrà richiedere l'iscrizione nuovamente nel registro del semestre successivo).
Nella seconda ipotesi, invece, si può accedere direttamente agli incentivi senza rischi.
Come vi abbiamo illustrato i vantaggi economici sono notevoli ed è importante non considerare un impianto fotovoltaico come un costo o una spesa ma come un vero e proprio investimento garantito!
Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci ai numeri 393/9758256 e 393/9754954: vi guideremo nella scelta più idonea alla vostra abitazione, con sopralluoghi, preventivi e studi economici completamente gratuiti e su misura per le vostre esigenze.
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