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Nasce a Calice il Museo delle Risorse Faunistiche

Mercoledì alle ore 10 nella magnifica cornice del Castello Doria Malaspina di Calice al Cornoviglio si inaugura il Museo delle Risorse Faunistiche, nato da un progetto finanziato dal Comune insieme alla Provincia della Spezia, la Comunità Montana Val di Vara e il Consorzio di Bonifica ed Irrigazione del Canale Lunense. 

Il Museo delle Risorse Faunistiche è un invito alla scoperta della biodiversità animale, è un breve percorso in cui il visitatore può vivere le emozioni e le sensazioni che ci accompagnano quando entriamo in un bosco, quando percorriamo silenziosamente il corso di un fiume o ancora quando da un'altura osserviamo stupiti il volo degli uccelli. La protagonista dell'allestimento è la fauna selvatica inserita negli ambienti che abitualmente occupa nel territorio della provincia, con richiami alla tradizione popolare, alla cultura ed al mito, nel rapporto costante, complesso e qualche volta conflittuale fra l'uomo e gli animali selvatici nel corso del tempo. Dopo una prima sala dedicata al millenario rapporto tra l'UOMO E LA FAUNA, sono proposte altre tre sale in cui gli animali sono inseriti nei principali elementi naturali, la TERRA, l'ARIA e l'ACQUA. Il Filo conduttore dello schema narrativo dell'Allestimento Museale, curato dallo Studio di Architettura Leone Antonio e Cesarina Zanetti, con il Coordinamento tecnico-scientifico della Dott.ssa Eleonora Landini, testi del Dott. Riccardo Nardelli, fotografie di Riccardo Del Guerra, è costituito da un viaggio a ritroso nel tempo. Il percorso che il visitatore può seguire è segnato dalla presenza di una passerella luminosa ed interattiva su cui è impressa la cartografia del territorio che attraversa tutte le Sezioni del Museo; esso "costringe" il visitatore ad entrare nelle sequenze delle vetrine consentendo di immaginare gli animali e gli oggetti nelle pratiche d'uso funzionali. La voce di un"testimone", lo storico, il naturalista, l'ittiologo, attraverso un monitor racconta nella sala il tema delle Sezioni del Museo, con l'intento di produrre un effetto di straniamento, centrando l'attenzione dell'osservatore. Proiezioni e suoni danno forma a scenografie, ricostruzioni per immergersi e guidare il visitatore in questa avvincente esplorazione. Si ringraziano per la collaborazione Dott.ssa Marzia Ratti (Direttore Musei Civici della Spezia), Dott. Stefano Macchio (Biologo della fauna selvatica), Dott. Enrico Monaci (ittiologo).

 

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