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Fiasella a Sant'Agata d'Esaro per la commemorazione del partigiano Facio: "Abbiamo il dovere di ricercare la verità"

"Dante Castellucci: il ragazzo, l'uomo e il partigiano", così l'Amministrazione Comunale di Sant'Agata d'Esaro, paese natio del partigiano Facio, ha intitolato la giornata dedicata a questo eroe della resistenza che ha perso la vita in Lunigiana.

Il Commissario straordinario della Provincia della Spezia Marino Fiasella ha partecipato alla commemorazione del Comandante Facio a testimonianza del riconoscimento dell'Amministrazione nei confronti del Comandante partigiano che, lasciata la sua terra d'origine, ha combattuto per la libertà sull'Appennino Tosco Emiliano. La vicenda di Facio, cui lo Stato ha riconosciuto la medaglia d'argento, è molto complessa e Fiasella, in occasione della visita del Presidente Napolitano alla Spezia, ha chiesto che al partigiano fosse riconosciuta la medaglia d'oro in nome di una verità storica emersa molti anni dopo la sua uccisione. Un impegno quello dell'Amministrazione spezzina segnato da una serie di iniziative importanti culminate con la visita di una delegazione di Sant'Agata, salita per la prima volta a Zeri il 22 luglio 2011 in occasione del 67° anniversario della fucilazione di Facio. Celebrazione molto importante, che diede lo spunto al Sindaco di Sant'Agata Luca Branda per proporre una sorta di gemellaggio dei due territori. "Ogni volta che penso a Facio - ha detto Fiasella durante l'iniziativa di commemorazione - penso al suo coraggio, alla bellezza di una giovane anima che si fece carico del peso della lotta per la libertà e lasciò il suo paese per combattere lontano, sui nostri monti. Non combatté per se stesso, ne per il suo il territorio ma per l'Italia, per la libertà di ognuno di noi. Per questo motivo, proprio perché la Resistenza fu la sublimazione dei valori più alti che la natura umana è in grado di esprimere, abbiamo il dovere di cercare la verità e dare a Facio ciò che gli spetta: la medaglia d'oro. La Resistenza fu innanzitutto un fatto umano e di quella umanità noi dobbiamo parlare, senza reticenze, alle generazioni future affinché non si disperda il grande messaggio di libertà che essa porta con sé."

Marino Fiasella era accompagnato dall'ex Presidente del Consiglio Provinciale Giovanni Destri e dall'ex consigliere Gianni Neri, oggi Direttore del Museo della Resistenza delle Province della Spezia e Massa-Carrara e da Matteo Del Vecchio, giovane dirigente dello stesso Museo, che è anche un importante centro di coordinamento sulle iniziative e sulla ricerca storica relative al movimento di Liberazione di entrambe le province. Per la Provincia di Massa-Carrara era presente Nino Ianni, in rappresentanza anche dell'ANPI e dell' Istituto Storico Apuano. Ma quella che è stata una vera e propria chicca della manifestazione convegno, è stata la presenza di Cesare Cattani, infaticabile e impagabile ricercatore storico, già amico di Otello Sarzi, colui che introdusse Dante Castellucci nella Resistenza. Presente anche lo scrittore e storico Carlo Spartaco Capogreco che con il suo famoso libro "Il piombo e l'argento" ha reso nota per prima la vicenda di Facio e ottenuto prestigiosi riconoscimenti letterari.

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