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Relazione alla Comunità del Parco sul controllo cinghiali

Nelle aree protette l'attività venatoria non è consentita ai sensi della legge 394/91. Se la presenza di animali selvatici produce danni e conflitti è possibile, dopo aver sperimentato metodi ecologici, ricorrere all'attività di controllo indiretto, attraverso recinzioni meccaniche ed elettriche e quello diretto (abbattimenti selettivi). Ecco le iniziative messe in campo dal Parco Cinque Terre.

Due grossi interventi di controllo indiretto sono stati realizzati a partire dal 2004. Circa 500 ettari recintati nella zona che da Volastra raggiunge Lemmen e 200 nella zona di Tramonti. L'Ente Parco mette a disposizione il materiale occorrente ai privati che volessero procedere autonomamente alla realizzazione di recinzioni attraverso il "pastore elettrico".

E' già stata elaborata la programmazione 2012-2013 che prevede il proseguimento degli abbattimenti selettivi, in collaborazione con Corpo Forestale dello Stato e la Polizia Provinciale; la revisione delle recinzioni comprensoriali elettrificate e/o metalliche; la pubblicazione di un nuovo bando per "coadiutore al controllo" e il ripristino del materiale in comodato gratuito per le recinzioni elettriche dei privati. Per quanto riguarda le misure "dirette" per cercare di contenere gli ingenti danni causati dagli ungulati all'agricoltura delle Cinque Terre (già di per se estremamente complessa per la difficile orografia), dal 19 maggio ad oggi sono stati abbattuti 95 cinghiali nel territorio del Parco. Il risultato, ottenuto mediante 49 interventi collettivi, sia con l'ausilio di cani che con la tecnica "dell'aspetto serale", ha consentito un minimo ridimensionamento della popolazione animale che, da una decina di anni, costituisce un serio problema non solo all'interno del territorio del Parco nazionale.

Le linee guida per la gestione del cinghiale nelle aree protette prevedono l'utilizzo di un solo cane abilitato ma date le particolari caratteristiche orografiche e vegetazionali che caratterizzano il territorio del Parco, l'ISPRA ha approvato il piano di controllo, autorizzando l'uso di un ulteriore cane.

Gli abbattimenti sono avvenuti utilizzando personale volontario residente (coadiutori al controllo) la cui presenza durante gli interventi è risultata, in media, di circa 19 unità per intervento.

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