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Dopo la frana sulla Via dell’Amore la Prefettura convoca le parti: nasce tavolo di coordinamento per sicurezza territorio Cinque Terre

Il Prefetto della Spezia, Dottor Giuseppe Forlani, ha convocato, oggi pomeriggio – giovedì 27 settembre 2012 – i vertici del Parco Nazionale delle Cinque Terre, i sindaci dei tre Comuni, Riomaggiore, Vernazza e Monterosso , i rappresentanti dei Vigili del Fuoco, del 118, del Corpo Forestale dello Stato e del CAI, oltre ai tecnici della Provincia e del Comune della Spezia per fare il punto della situazione dopo la frana avvenuta pochi giorni fa sulla Via dell'Amore, che ha coinvolto un gruppo di turiste australiane, ferendone gravemente due.

La Prefettura ha ritenuto di promuovere un incontro per concertare una strategia comune per porre in essere tutte le misure di sicurezza sul territorio interessato per la salvaguardia dei cittadini, sia residenti che turisti. Invero solo attraverso un percorso condiviso, in termini di responsabilità e competenze, da parte di tutti i soggetti si può giungere a dare una risposta tempestiva ed efficace.

«Le Cinque Terre sono un territorio rinomato e conosciuto in tutto il mondo – ha affermato il Prefetto Forlani – per questo ogni accadimento ha una visibilità nazionale e non solo. E' necessario tenerne conto perché l'impatto sull'opinione pubblica è molto forte. Occorre fare cose concrete, stabilendo un percorso integrato, pur sapendo che le difficoltà di gestione del territorio sono molteplici. Per questo dobbiamo avere tutte le cautele possibili nell'amministrare il nostro bene comune».

Il tavolo di coordinamento, promosso dalla Prefettura, e immediatamente operativo, metterà in comune tutte le informazioni e le segnalazioni che provengono dal territorio delle Cinque Terre, creando così un sistema organico di vigilanza e di intervento, coordinato dal Parco Nazionale. Il primo impegno è quello di ripristinare al più presto la fruibilità della Via dell'Amore, strada di collegamento pedonale tra le due frazioni del Comune di Riomaggiore, oltre che attrazione turistica di fama internazionale.

Al momento il sentiero Azzurro che da Riomaggiore arriva a Monterosso e che per molti tratti costeggia il mare è l'unico chiuso; mentre il sentiero alto (via dei Santuari) e quelli di collegamento verticali sono tutti fruibili. Certamente sono sentieri paragonabili a quelli di montagna e per questo vanno affrontati con le opportune cautele.

«Il primo impegno del Parco Nazionale è quello della salvaguardia del territorio e della protezione dell'ambiente, soprattutto alla luce dei fatti successi – spiega il presidente Vittorio Alessandro – Ma la protezione dell'ambiente deve coniugarsi con la sicurezza. La Via dell'Amore è sicuramente il sentiero più conosciuto e frequentato delle Cinque Terre, ma chi consce bene questo territorio sa che la sua vera natura si apprezza passeggiando tra i sentieri alti che attraversano i vigneti. Promuovere questi percorsi alternativi permette di decongestionare il sentiero basso e di diversificare l'offerta turistica. E' indispensabile fare sistema, avvalersi di specialisti che, se il caso, riscrivono le regole di fruizione dei sentieri. Il Parco è disponibile a fare la sua parte».

Sulla urgente necessità di una manutenzione del territorio con verifiche periodiche per evidenziare i siti di debolezza di un territorio dove le verticalità favoriscono il dissesto hanno concordato tutti i presenti all'incontro. Tali verifiche saranno effettuate con il contributo del servizio geologico della Provincia unitamente a tecnici del Comune di Riomaggiore sotto il coordinamento del Parco.

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