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Dissesto idrogeologico Val di Magra, Legambiente: "Colpa delle amministrazioni, non di Burlando!" In evidenza

Questa volta dobbiamo dare proprio ragione a Claudio Burlando: altre volte non siamo stati teneri con lui, ma in questo caso il Presidente della Regione Liguria, conl'Assessore all'Ambiente Renata Briano, ha proprio ragione nel rimandare al mittente le accuse dei Sindaci, che li considerano la causa del dissesto del territorio della Val di Magra.

Non è certo colpa della Regione; anzi la Regione, soprattutto con la sua politica sul fiume Magra, ha impedito finora danni maggiori.
Sono i Sindaci e le amministrazioni locali che si sono succedute i principali colpevoli del dissesto, con le loro scelte demagogiche attuate per tacitare le proteste popolari frutto di convinzioni errate, e con il loro favore incondizionato a un sviluppo sbagliato fondato sulle attività cementizie, facilitate fino al punto di voler consentire loro l'edificazione anche in zone a rischio idraulico, in continuità con un passato sciagurato che ha visto l'occupazione indiscriminata di numerose aree alluvionali, e che si vorrebbe oggi proseguire con le costruzioni in aree ancora inondabili.
Bene ha fatto quindi il presidente Burlando a rispedire al mittente l'accusa di sfascio del territorio, loro sola esclusiva colpa.


Il Vicepresidente di Legambiente Liguria Stefano Sarti
Il Presidente del Circolo Valdimagra di Legambiente Alessandro Poletti

 

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