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SpeziaViaDalCarbone a Peracchini: "Se Enel chiedesse la proroga sarebbe disposto a concedergliela? In evidenza

La preoccupazione del Comitato dopo le dichiarazioni del primo cittadino.

"Siamo molto sorpresi dalle dichiarazioni rilasciate dal sindaco Peracchini, che prefigurano scenari ben diversi da quelli sin qui delineati e che abbiamo in parte contribuito a costruire", affermano i rappresentanti di Spezia Via dal Carbone.

Il riferimento è a questa dichiarazione di Peracchini: “Enel mi ha detto che loro possono arrivare al 2028. Dismettere nel 2021 sarebbe una scelta di tipo economico, che forse faranno. Nel caso, poi seguirà la bonifica. Ci vorranno degli anni e nel frattempo il mondo andrà avanti e tante cose dal punto di vista tecnologico e industriale muteranno rapidamente. Del futuro di Enel magari parleremo fra dieci anni, e fra cinque avremo auto senza autista".

"Abbiamo scritto - spiegano i membri del Comitato - al sindaco Peracchini ponendo alcune brevi domande, cui auspichiamo possa seguire una cortese e sollecita risposta".

Ecco il testo inviato al primo cittadino:

Egregio Sindaco,
- davvero lei pensa che la centrale Enel della Spezia sia autorizzata fino al 2028? Se sì, su cosa (leggi, normative, atti amministrative) si basa la sua dichiarazione?
- se Enel dovesse davvero chiedere il rinnovo dell’AIA o una qualsivoglia proroga o deroga, lei sarebbe disposto a concederla senza battere ciglio (in nome dei 5 milioni di euro l’anno che costituiscono il tesoretto di Enel)?
- se invece la centrale chiudesse le sue attività nel 2021 o addirittura nel 2018, davvero lei lascerebbe la questione delle bonifiche e del futuro delle aree ai prossimi due o tre sindaci?

Poiché non è la prima volta che un intervento un po’ “leggero” di un sindaco crea confusione, facciamo una breve sintesi dei passaggi più importanti del processo che ha portato Enel a comunicare ufficialmente che la centrale non andrà oltre la scadenza dell'AIA del 2021.
Il processo che ha portato al nuovo look green, fresco e innovativo di Enel è partito con il manifesto futur-e pubblicato e divulgato in pompa magna nel marzo 2015. Con quell’iniziativa Enel annunciava la chiusura - entro scadenze definite - di un certo numero di centrali a carbone, gas e olio combustibile. Non le più inquinanti, quelle non più sostenibili economicamente. Quelle che non fanno guadagnare abbastanza, in soldoni appunto.
Nel mese di maggio 2015 il Comitato SpeziaViaDalCarbone ha partecipato all’assemblea degli azionisti di Enel a Roma e posto direttamente a Starace la seguente domanda: quando chiuderà la centrale a carbone della Spezia?

“La vita della centrale non sarà più lunga della durata dell’AIA - aveva detto Starace – aggiungendo che si sarebbe pertanto trattato di una “breve agonia” per i cittadini spezzini. L’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) scade nel 2021, essendo stata rilasciata nel 2013 per una durata di 8 anni.

Se va bene. Perché nel frattempo, nell’aprile del 2017 è scaduto il certificato EMAS e, nel caso Enel non dovesse rinnovarlo, l’AIA scadrebbe automaticamente con tre anni di anticipo, quindi nel 2018. Ipotesi che noi abbiamo già fatto tempo fa e che è sempre di attualità.

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