Le verifiche hanno riguardato una trentina di aziende e si sono soffermate in particolare sugli interventi di allestimento degli stabilimenti balneari, spesso affidati ad imprese specializzate ma, a volte, effettuate "in economia" dagli stessi titolari, che in certi casi si avvalgono dell'opera di lavoratori non in regola. Questo almeno è il dato parziale che emerge dalle verifiche dell'ultimo week-end: a Marinella e Bonassola sono stati controllati sei stabilimenti, tre dei quali sono stati sospesi perché sono stati trovati all'opera complessivamente 5 lavoratori in nero. Anche a Portovenere, nel bagno sottoposto a verifica è stato adottato il provvedimento di sospensione, in quanto i 2 operai –extracomunitari con permesso di soggiorno – stavano operando senza alcuna copertura assicurativa. A Lerici, su cinque imprese esaminate, gli ispettori hanno riscontrato la posizione di un autonomo non iscritto all'INPS e di una "partita iva" da riqualificare come dipendente, oltre che un elevato numero di lavoratori "a chiamata". In località San Terenzo di Lerici invece, su tre società esaminate, restano da accertare le regolarità dei voucher utilizzati per le prestazioni di lavoro occasionale accessorio da parte di alcuni datori di lavoro del settore. Leggermente migliore la situazione occupazionale riscontrata ad Ameglia, loc. Fiumaretta: su quattro aziende controllate è stato sollevato il dubbio solo riguardo ad un associato in partecipazione. Decisamente regolari, invece, le situazioni lavorative accertate nei tre stabilimenti balneari di Levanto, nei cinque di Monterosso, nei due di Tellaro, nei due di Framura e nell'unica realtà ispezionata a Deiva Marina.