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Carabinieri, estate di controlli alle Cinque Terre In evidenza

Denunciate 35 persone, tra cui alcune borseggiatrici.

Nel mese di agosto 2019, nel pieno della stagione turistica alle Cinque Terre, i Carabinieri della Stazione di Riomaggiore hanno quotidianamente svolto attività di controllo del territorio che ha permesso di identificare e di sottoporre a controllo di polizia 202 persone di varia nazionalità.

L’attività capillare posta in essere ha permesso di deferire in stato di libertà 35 persone, di cui 19 giovani borseggiatrici già note ai militari effettivi a quel Comando Stazione costantemente impegnati a prevenire e reprimere il fenomeno dei borseggi sui treni e sugli scali della linea ferroviaria che collega le Cinque Terre. I reati contestati alle 19 giovani borseggiatrici vanno dal furto aggravato di oggetti di valore e di contanti, all’inosservanza del foglio di via obbligatorio, alla falsa attestazione delle proprie generalità al fine di passare indenni l’attento controllo dei Carabinieri, al soggiorno irregolare sul territorio dello Stato.

5 turisti europei sono stati inoltre segnalati per il possesso di sostanze stupefacenti per uso personale, recuperando 2,56 grammi di Marijuana, 7,15 grammi di Hashish.

Sempre nel mese di agosto, i Carabinieri della Stazione di Riomaggiore hanno proceduto ad un controllo congiunto con Reparti Speciali dell’Arma presso l’ex “Villaggio Marino Europa” deferendo in stato di libertà per invasione di terreni e edifici e per inottemperanza ai provvedimenti dell’autorità 4 persone. Nel medesimo controllo i militari deferivano in stato di libertà un altro soggetto per la violazione del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nei comuni delle Cinque Terre recuperando 2 grammi di Hashish.

Nell’ambito dei servizi di vigilanza presso le zone balneari, i Carabinieri di Riomaggiore hanno deferito due giovani extracomunitari, stabilmente dimoranti a La Spezia, responsabili di alcuni furti di zaini e smartphone in danno di turisti presso gli scogli di Riomaggiore e Manarola.

In un altro caso, grazie alla collaborazione dei cittadini, i Carabinieri sono prontamente intervenuti a Manarola procedendo a rintracciare e ad identificare due cittadini stranieri che si aggiravano con fare sospetto in alcuni condomini. Gli speditivi accertamenti permettevano ai militari di deferire in stato di libertà i due per tentato furto in abitazione, garantendo un’efficace e risolutiva azione preventiva e repressiva e recuperando gli arnesi da scasso consistiti in cacciaviti di diverse dimensioni che i due, durante la fuga, avevano gettato in mare.

A Riomaggiore i Carabinieri hanno rintracciato un uomo nordafricano il quale, mimetizzandosi tra i turisti di varie nazionalità, asportava zaini arrecando un grave danno ai turisti che si sono visti sottrarre oltre agli effetti personali di valore, anche i documenti utili per riaffrontare il viaggio di ritorno nel paese di origine. L’uomo, monitorato per giorni ed osservato nelle sue azioni criminose dai circuiti di videosorveglianza pubblici e privati, è stato compiutamente identificato, poiché riconosciuto dai militari impegnati nei capillari servizi di controllo del territorio, sottoposto a controllo di polizia e deferito in stato di libertà per furto aggravato. Per l’uomo è stata proposta l’emissione del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno dai comuni delle Cinque Terre.

Analoga individuazione è avvenuta per un furto su un’autovettura consumato all’incrocio della litoranea di Riomaggiore dove è stato riconosciuto e denunciato un italiano di origini Sinti per il quale è stata avanzata proposta per l’emissione del foglio di via obbligatorio.

Nell’ambito delle truffe, i Carabinieri della Stazione di Riomaggiore hanno identificato e deferito in stato di libertà un cittadino campano resosi autore di una truffa ed una tentata truffa per mezzo telefono. Il modus operandi è consistito nel contattare due tabacchini delle Cinque Terre presentandosi in modo confidenziale quale Carabiniere in servizio presso la Stazione Carabinieri di Riomaggiore e richiedendo via telefono all’interlocutore una ricarica su una scheda paysafecard. Un dipendente, per fiducia nella locale Arma, ricaricava la card e si accorgeva di essere truffata solo quando poco dopo veniva informata da un altro rivenditore autorizzato, a cui avevano solo tentato la stessa tecnica. I militari della Stazione Carabinieri di Riomaggiore al termine di complessi accertamenti che hanno interessato i Carabinieri competenti sul territorio di residenza dell’uomo in Campania, individuavano l’autore identificandolo compiutamente e deferendolo in stato di libertà.

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