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Dopo la "scomparsa" delle stalle, come fare una concimazione il più possibile sostenibile? In evidenza

Convegno all'Istituto Arzelà.

 

L’Agrario Arzelà di Sarzana mette sotto la lente di ingrandimento ancora una volta l’agricoltura del domani, compatibile con le esigenze di sostenibilità e legata ad una concimazione naturale. Studenti (delle classi quarta e quinta), docenti e anche una nutrita rappresentanza di operatori delle aziende del territorio hanno assistito a un convegno sui temi specifici e i benefici della fertilizzazione organica, tenuto nella sala conferenze dell’Istituto superiore di piazza Ricchetti.

Dopo l’introduzione del moderatore del convegno, il professor Davide Giovanelli, ha preso la parola il dirigente del ‘Parentucelli-Arzelà’ Generoso Cardinale. Il preside ha ringraziato i presenti a nome di tutto l’istituto, ha evidenziato la portata dell’incontro grazie alla presenza di studiosi e esperti di fama e ha definito motivo di orgoglio l’iniziativa sulla fertilità della terra.

Stefano Pini, responsabile del laboratorio agrochimico e fitopatologico della Regione Liguria, ha illustrato i servizi a supporto di una fertilizzazione sostenibile. Lo ha fatto elencando le divulgazioni di bollettini e pubblicazioni, i supporti alle attività agricole e la ricerca in collaborazione con le università, gli studi sul terreno e le informazioni ai comparti della produzione di vino e olio. Un’informazione quella del laboratorio sarzanese all’avanguardia e molto diretta grazie alla diffusione delle informazioni attraverso Internet e social, utilizzando mailing list, Facebook, Whatsapp e Telegram.

Anna Benedetti, del Crea di Roma, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, ha spiegato la sfida della sostenibilità legata alla pratica di fertilizzazione alla luce del nuovo regolamento europeo. Il concetto generale è quello del mantenimento della fertilità del suolo, della sua nutrizione per nutrire la pianta e nutrire così il pianeta. La materia prima grezza presente in natura, come ad esempio il fosforo, rischia di esaurirsi. Per questo gli studi del Crea puntano ad individuare nuovi prodotti che siano in grado di proteggere gli elementi nutritivi della terra da uno spreco ambientale ed economico.

Daniele Bartolini, terzo relatore, ha tracciato il tema dei concimi organo-minerali per un’agricoltura di qualità e attenta alle necessità di salvaguardia dell’ambiente, base delle pratiche della sua azienda, la Scam di Modena. La perdita della stalla, un tempo cuore dell’azienda, ha spinto Scam nella ricerca di fertilizzanti per fare fronte ai bisogni degli agricoltori.

Davide Giovanelli ha chiuso il convegno facendo i complimenti ai ragazzi per l’attenzione dimostrata durante i lavori. Ha sottolineato il metodo didatticamente proficuo per docenti, studenti e operatori agricoli. Infine ha rinnovato l’invito dell’Arzelà a enti, regioni, ordini professionali e aziende ad aprirsi a iniziative con la scuola nel campo dell’agricoltura.

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