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Il Ministero ribadisce: vietati gli spostamenti tra Regioni In evidenza

di Alessio Boi - Nessuna deroga per comuni limitrofi nella regione confinante: lo dice una circolare del Ministero dell'Interno contenente alcuni chiarimenti sulla fase 2.

I disagi che provano gli abitanti di comuni a pochi chilometri da un'altra Regione non vengono nemmeno presi in considerazione del Capo di Gabinetto del Ministero dell'Interno Matteo Piantedosi.

Ieri sera, 19 maggio, è arrivata l'ultima circolare contenente alcuni chiarimenti in merito a diversi punti del Decreto Legge 16 maggio 2020 n.33, quello che ha determinato l'inizio di una fase 2 più intensa. Questo ultimo documento toglie ogni interpretazione e pone una visione oggettiva della legge, levando ogni dubbio ai sindaci e ogni speranza ai cittadini, che non possono salutare i congiunti a pochi chilometri da casa fino al 3 giugno.

Nella sezione spostamenti si legge, infatti, un provvedimento scritto esplicitamente: "Fino al 2 giugno 2020 restano vietati gli spostamenti, con mezzi di trasporto pubblici e privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente ci si trova, così come quelli da e per l’estero, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute; resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza". Inoltre nel punto seguente:" Si evidenzia che, a decorrere dal 3 giugno 2020, gli spostamenti tra regioni diverse potranno essere limitati solo con provvedimenti statali (dd.P.C.M.) adottati ai sensi dell’art. 2 del decreto-legge n. 19/2020, in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree (art. 1, comma 3, D.L. n. 33/2020)".

Dunque l'ordinanza del Presidenze della Regione Toscana Enrico Rossi che permetterebbe gli spostamenti in un comune limitrofo di una regione confinante in accordo con i sindaci non viene neppure citata, ma anzi, nel chiarimento si capisce che viene data centralità alle decisioni statali.

Il Ministero deve ancora rispondere a Sarzana, ma la linea sembra chiara e, da quello che leggiamo nel documento ufficiale, non vengono citate deroghe per i vicini di casa toscani, nonostante siano a pochi minuti dalla Liguria. Carrara e Fosdinovo dovranno aspettare il 3 giugno e la circolare non è ancora pervenuta ufficialmente ai sindaci dei comuni, ma sarà una questione di ore prima che possano comunicare ufficialmente che le domande poste ai prefetti e al Ministero dell'Interno non potranno essere accolte.

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