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Saliceti, "Certi sindaci conoscono le carte?" In evidenza

I Comitati commentano le dichiarazioni dei Sindaci di Ameglia, Sarzana e Lerici.


Le dichiarazioni dei sindaci sulla questione del biodigestore sono davvero sconcertanti per la scarsa conoscenza degli atti e delle norme. Ci sembra doveroso contestarne le affermazioni per spirito di servizio verso i loro concittadini.

De Ranieri, sindaco di Ameglia, afferma che quando era Presidente della Provincia , aveva cercato di fare approfondire studi geologici e ambientali. Ha approfondito oppure no? E se sì, quali sono state le conclusioni? Su cosa basa poi la sua fiducia che tutto sia regolare? Il progetto a Saliceti contrasta col Piano d’area provinciale. Nulla da dichiarare? Infine ha messo a conoscenza i suoi cittadini che anche Ameglia beve l’acqua dei pozzi di Fornola e che neanche Recos sostiene il rischio zero per l’inquinamento delle falde?

La dichiarazione che ci ha sconcertati maggiormente è stata quella del Sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli. Dice : ”Il ciclo dei rifiuti va chiuso altrimenti prendiamo in giro i cittadini. Non possiamo imporre la raccolta differenziata e poi non essere in grado di chiudere il ciclo mandando l’organico in discarica. Così si fanno pagare i cittadini 2 volte”. Il Sindaco Ponzanelli ignora che esiste un Piano d’area del 2018 approvato in Provincia dalla sua maggioranza politica che chiude il ciclo dei rifiuti con un impianto da 26.000 tonnellate a Boscalino in base al quale è stato stipulato un contratto di servizio che vincola Recos?

Con l’impianto a Saliceti noi siamo chiamati a chiudere il ciclo dei rifiuti in tutto il Levante ligure. Le sembra giusto che Genova scarichi qui le sue carenze croniche di impianti? Sa che i sarzanesi pagheranno tariffe più alte dei genovesi? Chiediamo poi al Sindaco Ponzanelli se conosce veramente le norme sui rifiuti. L’art. 5 dlgs 36/2003 (attuazione della direttiva 1999/31/CE) vieta da anni di portare la raccolta differenziata ed in particolare l’organico in discarica. I cittadini pagherebbero due volte?

Se verrà costruito il biodigestore pagheranno 4 volte: per la raccolta, lo smaltimento, per gli incentivi pubblici sul metano prodotto che paghiamo sulle bollette della luce, ma soprattutto per il rischio della salute. Chi garantisce sulla sicurezza delle falde? Neanche Recos ha dato garanzie assolute. Ha informato i suoi cittadini che come Ameglia, anche Sarzana beve l’acqua dei pozzi di Fornola e sui potenziali rischi che essi corrono?

Abbiamo letto con interesse l’intervento del Sindaco di Lerici Leonardo Paoletti, il quale sostiene che la battaglia al biodigestore è necessaria. Per ora è stato l’unico primo cittadini a sollevare il problema della gara per l’assegnazione del servizio indetta a suo tempo da Acam e aggiudicata a Iren, problema portato all’attenzione di Regione, Provincia e comuni dal Comitato Sarzana, che botta! Concordiamo che bisogna avere il coraggio di sbattere contro i muri e mai tirarsi indietro. E’ il sentimento che anima tutti coloro che da oltre due anni stanno combattendo questa battaglia. Certo, i muri non si abbattono senza atti concreti. Ci attendiamo che il Sindaco Paoletti valuti di fare il ricorso al TAR e alle autorità di vigilanza contro il progetto di biodigestore a Saliceti e contro gli atti conseguenti le gare.

Comitato No Biodigestore Saliceti- Comitato "Sarzana, che Botta!"- Comitato Acqua Bene Comune – Italia Nostra- Cittadinanzattiva

 

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