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XXVI Mariperman, conferenze 5-6 giugno

 

Mercoledì 5 Giugno alle ore 17.00
Oceano per tutti
Conferenza del Dottor Andrea Pendibene e del Contrammiraglio Carmelo Bonfiglio Volontario dell'Associazione "Lo spirito di Stella"

Il dott. Pendibene, atleta della Marina Militare, è laureato in architettura Navale e specializzato in Ingegneria nautica; ha ricevuto la Borsa di studio alla University Southampton, Borsa di studio a Delft University of technology e Borsa di studio alla vasca navale di Vienna.
Ha partecipato alla Costruzione minicatamarano 21 ft per Record Dakar-Guadalupe, è stato Project Manager Cantiere Navale Cerri Luxury Motor Yacht 86 ft.; ha partecipato e vinto numerose regate tra le quali ricordiamo l'ultimo successo conseguito vincendo la co-skipper Giovanna Valsecchi la regata Sanremo Mini Solo 2013, conquistando contestualmente anche il Titolo Italiano Transa650.
Il Dottor Andrea Stella è nato a Sandrigo nel 1976. Appassionato velista, nel 2000 un incidente lo rende paraplegico. Nel 2003 progetta e costruisce il primo catamarano al mondo che può essere usato e condotto da tutti, dimostrando che, nella progettazione, l'attenzione all'accessibilità rappresenta un punto di forza e non di debolezza, che va a vantaggio di tutti. Nello stesso anno fonda l'Associazione Onlus "lo Spirito di Stella". Fra le varie attività da questa organizzate, il Tour velico Spirito Libero che ha dato la possibilità a oltre 5000 tra disabili, medici e accompagnatori, di vivere il mare in autonomia a bordo del catamarano senza barriere.
Il Contrammiraglio Bonfiglio interverrà in veste di volontario dell'Associazione "Lo spirito di Stella"

Abstract della Conferenza
I relatori tratteranno: la tecnologia applicata alla vela oceanica, (La Transat650, Il Fastnet), le esperienze in navigazione oceanica, la Vela Oceanica in Marina Militare e l'esperienza in barca a vela quando si subiscono anche gravi disabilità.


Mercoledì 5 Giugno ore 18.00
Il cieco – Il novello Ulisse
Conferenza del Cavaliere Alessandro Gaoso
Gaoso Alessandro ha lavorato nell'area tecnico-progettistica per diverse aziende tra cui la Fiat di Torino e l'OM di Brescia. Ha praticato numerosissimi sport, distinguendosi in particolar modo nelle competizioni veliche, giungendo alla vittoria di 6 Campionati italiani e due Campionati mondiali classe Miniton, nel 1990 e nel 92.
Nel 95 decide di abbandonare l'attività velica, ma la moglie lo dissuade e folgorato da un'idea, inventa il Progetto Homerus, ossia "La vela autonoma per non vedenti".
Nel novembre dello stesso anno comunica ai giovani ciechi di Brescia riuniti in una festa di fine d'anno, che "i ciechi sono capaci di una prodezza, ma non lo sanno, ossia navigare da soli in barca a vela." Nasce così il PROGETTO HOMERUS. Da allora Homerus ha istruito più di 200 ciechi. Tra le tante esperienze ricordiamo: La traversata delle Colonne D'Ercole, l'invito a Sydney al Congresso delle Scienze e delle Tecniche per la Paralimpiadi del 2000 e la vittoria del Campionato Mondiale IFDS-BSI 2009 in Nuova Zelanda
Ma, il più grande aiuto che Gaoso potrà dare alla disabilità, sarà nel prossimo progetto, che recita all'incirca così: "no alle Paralimpiadi che dividono l'umanità in due e di cui una è considerata e dichiarata "disabile", ma sì alle Olimpiadi con la creazione di nuove sezioni disabili all'interno di ciascuna Federazione Sportiva."
Abstract della Conferenza
Circa 3000 anni fa Ulisse si presentava con la sua imbarcazione davanti "a quella foce stretta ove Ercole pose li suoi riguardi acciò che l'uom più oltre non si metta".
Lui si sentiva sicuro e con un gruppetto dei suoi compagni di ventura ...... oggi ci ritroviamo nelle medesime condizioni: ma oggi Ulisse è cieco!
L'anziano poeta greco Homerus, un cieco, ha cantato le gesta ed il coraggio di Ulisse, un uomo che si spinse oltre i limiti aprendo la "strada" alla navigazione mondiale, facendo grande il mare e la navigazione.
La forza, il coraggio e tutti gli altri sentimenti che albergavano nel cuore del vecchio Ulisse sono ancora immutati e presenti nel novello Ulisse, poiché sa di poter attraversare quelle colonne e dimostrare così che i ciechi possono navigare a vela autonomamente.
Nascono con l'Associazione Homerus numerose iniziative, non solo in ambito sportivo, che mirano a diffondere gli ideali di coraggio, volontà, solidarietà, e pari opportunità, reali e condivise, e che hanno messo in evidenza quanto l'insegnamento della vela autonoma che si pensava fosse un "fine" era diventato un "mezzo" ed aiutava i ciechi a crescere, a guadagnare sicurezza, indipendenza, senso dell'orientamento e gioia di vivere. Lo scopo dell'Associazione diventa così il "far conoscere e regalare questo sport a tutti i ciechi del mondo.". Tutto ciò attraverso le esperienze vissute con impegno e passione da atleti non vedenti e volontari, pronti a regalare a tutti i ciechi del mondo questa conquista, questo progetto tutto italiano: "La vela autonoma per non vedenti" che trasforma l'eterno accompagnato in accompagnatore.


Giovedì 6 Giugno ore 16.30
Sistemi Robotici verso un uso sempre più duale
Conferenza del' Ing. Giuliano Franceschi
L'ingegnere Giuliano Franceschi si è laureato, presso l'Università di Pisa, in Ingegneria Elettrotecnica. È stato quindi Ufficiale di Complemento MMI Corpo delle Armi Navali. Dal 1980 lavora presso l'azienda OTO Melara di La Spezia (Gruppo Finmeccanica) e, dal 1999, entra a far parte dei quadri dirigenziali della stessa. In passato è stato responsabile della progettazione dello scafo del Carro Ariete, fiore all'occhiello dell'Esercito Italiano, e successivamente del Cannone Navale 127/54 Alleggerito per la Marina Militare Italiana. Attualmente è responsabile della Progettazione Sistemi Robotici. Ad oggi è Portavoce per l'Italia nel Gruppo delle Industrie Europee della Difesa Terrestri, membro del Gruppo delle Industrie Navali e dell'OSDIFE (Osservatorio Nazionale per la Sicurezza e Difesa NBC ).
Abstract della Conferenza
La sempre più vasta applicazione di Sistemi senza pilota è resa possibile dallo sviluppo di tecnologie che consentono di estenderne l'uso al campo civile.
In particolare per interventi di Protezione e Sicurezza Civile e tutela dell'ambiente, ma anche per l'ausilio ai disabili.


Giovedì 6 Giugno ore 17,30
Nanotecnologie, robotica e smart materials
Conferenza del Prof. Candido Pirri e del Dottor Roberto Mo
Il nostro mondo materiale è costituito da atomi, come già circa 2400 anni fa aveva affermato il filosofo greco Democrito.
Qualche secolo più tardi il poeta latino Lucrezio scrisse un poema in cui si parla molto di atomi:"L'universo consiste in uno spazio infinito e in un numero infinito di particelle indivisibili, gli atomi, la cui varietà è tuttavia finita ...Gli atomi si differenziano solo per forma, dimensione e peso; sono impenetrabili, indeformabili, sono il limite della divisibilità fisica..." Era tutto vero, anche se all'epoca si trattava di pure speculazioni.
E per lungo tempo nessuno si è più interessato all'argomento.
Nel diciassettesimo secolo, Johannes Kepler, il celebre astronomo, ha studiato i fiocchi di neve e nel 1611 ha pubblicato le sue conclusioni: la loro forma regolare in realtà poteva essere dovuta solo ad elementi costitutivi semplici ed uniformi. L'idea dell'atomo tornò a richiamare l'attenzione.
Il primo riferimento alla nanotecnologia (non utilizzando ancora questo termine) risale al discorso tenuto da Richard Feynman nel 1959.
Il termine nanotecnologia fu coniato nel 1986 da Kim Eric Drexler, che definì la sua scienza: "una tecnologia a livello molecolare che ci permetterà di porre ogni atomo dove vogliamo che esso venga posizionato." Le nanoparticelle devono essere programmate per ogni tipo di supporto da formattare.
Nello stesso anno, il microscopio a scansione tunnel un microscopio a forza atomica, che permette di vedere e esaminare le superfici di materiali conduttori e non conduttori, spalanca definitivamente le porte della "nanosfera".
Si è aperta così la strada ad uno sviluppo fondamentale: la nanotecnologia.
La nanotecnologia costituisce un nuovo approccio che si basa sulla comprensione e la conoscenza approfondita delle proprietà della materia su scala nanometrica: un nanometro (un miliardesimo di metro) corrisponde alla lunghezza di una piccola molecola. Su questa scala la materia presenta svariate proprietà, a volte molto sorprendenti, e le frontiere tra discipline scientifiche e tecniche si attenuano, il che spiega la dimensione interdisciplinare fortemente associata alle nanotecnologie
Le nanotecnologie sono l'insieme di metodi e tecniche per la manipolazione della materia su scala atomo-molecolare e hanno l'obbiettivo di realizzare prodotti e processi radicalmente nuovi.


Giovedì 6 Giugno ore 18.30
Osservatorio meteo marino del Golfo della Spezia
Relatore: dr.ssa Paola Picco, responsabile Laboratorio Sistemi di Osservazione
Laurea in Fisica presso Università di Genova e Dottore di Ricerca in Geofisica, lavora dal 1993 come ricercatrice nel Centro Ricerche Ambiente Marino ENEA di S.Teresa e dal 2012 è responsabile del Laboratorio Sistemi di Osservazione. I principali interessi di ricerca riguardano lo studio di processi oceanografici ed interazione aria-mare sia in area Mediterranea che in Antartide. Ha inoltre maturato esperienza nel campo dei sistemi innovativi per le osservazioni marine e nel settore del data management.
Abstract della Conferenza
Il Centro ENEA di S.Teresa è da tempo impegnato in programmi di monitoraggio ambientale nel golfo di La Spezia. Gli obiettivi principali possono essere sintetizzati in:
-studio dell'ambiente marino nel golfo;
-studio degli effetti meteorologici sulla circolazione marina;
- studio delle condizioni che determinano sviluppo e distribuzione di fitoplancton, in particolare dell'alga tropical Osteropsis Ovata. Il monitoraggio comprende campagne idrologiche sinottiche, raccolta di campioni per analisi in laboratorio, stazioni fisse per la misura di lunghe serie temporali di parametri meteo-oceanografici.


L'istituto ISMAR, U.O.S. Di La Spezia, sta portando avanti diversi progetti, sia di ricerca che di formazione (con Istituti di studi sia superiori che inferiori della provincia) allo scopo di valorizzare le risorse presenti nel Golfo, con particolare attenzione alle tematiche ambientali e alle risorse rinnovabili. Alcuni dei progetti, che fondono insieme ricerca e formazione, sono quelli del battello a propulsione ibrida (capace di sfruttare sia l'energia solare che quella idroelettrica prodotta dalle correnti marini) per la rada di Portovenere, il quale è stato oggetto di una tesi di Laurea in Ingegneria nautica; ed ancora la creazione di un APP per Iphone dedicata al monitoraggio ambientale dei rifiuti spiaggiati, sviluppata da ragazzi di IV e V dell'Istituto Capellini di La Spezia.  
Relatrice Dott.ssa Marina Locritani Ricercatrice presso Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - Unità di Progetto "G
Abstract della Conferenza
EMSO (European Multidisciplinary Seafloor Observation) è un'infrastruttura di ricerca ESFRI (Forum Strategico Europeo per le Infrastrutture di Ricerca) e consiste in una rete europea
profondi cablati distribuiti tra l'Artico e il Mar Nero passando dal Mediterraneo. Questa rete europea di punti fissi (osservatori marini profondi) ha l'obiettivo scientifico di base di monitorare i processi ambientali legati all'interazione tra geosfera, biosfera e idrosfera, e deve garantire attività di monitoraggio in real-time e a lungo termine. EMSO
geologico, dei cambiamenti climatici e degli ecosistemi marini. L'INGV è il coordinatore europeo e nazion
ricerca con sede in diverse parti d'Europa.
Recentemente è stato stipulato un accordo tra INGV e DLTM per collaborare alla costituzione di uno dei nodi previsti dal progetto EMSO: il nodo ligure. Alcuni istituti di ricerca e imprese del territorio spezzino stanno collabora

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