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Guide turistiche in ginocchio: “Stagione disastrosa, siamo spaventati” In evidenza

Lavoro fermo per i 365 operatori liguri, di cui 82 alla Spezia. Le proposte per cercare di ripartire.

Hanno perso la stagione e non sanno nemmeno quando potranno ricominciare a lavorare. Sono letteralmente in ginocchio le 365 guide turistiche abilitate della Liguria (di cui 82 alla Spezia), per la maggior parte liberi professionisti con partita Iva.

All’ultimo posto di una filiera turistica che ha risentito enormemente dell’emergenza Covid, la professione delle guide ha iniziato la cavalcata nel deserto già a primavera, con l’inizio del lockdown, e sostanzialmente non si è più ripresa. Ciò è in gran parte spiegabile con il fatto che il lavoro delle guide è strettamente legato al turismo di gruppo, soprattutto quello proveniente dall’estero, di fatto cancellato dalla pandemia.

Il quadro preoccupante è stato tracciato ieri durante la commissione comunale lavoro da Michela Ceccarini, presidente regionale dell’Associazione guide turistiche della Liguria, e da Serena Bertolini, presidente spezzina di Agtl.

“Penso che avremo lavorato un 10-15% rispetto a un anno normale – ha spiegato Ceccarini – Con la ripresa dell’epidemia, anche le prenotazioni di settembre e ottobre sono sfumate velocemente. Piuttosto che le misure di sostegno economico, abbiamo chiesto soprattutto di provare a tornare al lavoro per mantenere la nostra clientela e restare sul mercato. Siamo persone che non amano stare sul divano: all’aiuto economico preferiamo lavorare”.

Sulla stessa linea il giudizio di Serena Bertolini, che ha parlato di “stagione disastrosa” evidenziando come alle guide turistiche sia di fatto completamente “mancata la stagione 2020 e non si sa ancora se arriverà quella 2021”.

Che fare? I componenti della commissione hanno deciso di stilare un ordine del giorno unitario da presentare in consiglio comunale, con la richiesta a Regione e Governo di stornare a favore delle guide turistiche i fondi non spesi del bonus turismo stanziato dall’esecutivo.

“Il bonus per incentivare il turismo è stato l’errore più grande – ha fatto notare l’assessore Paolo Asti – Nonostante le buone intenzioni, la misura di fatto ha portato a una circolarità di denaro pari soltanto all’8 per cento dei 2 miliardi 800 milioni previsti. Questi fondi avanzano e devono essere utilizzato a sostegno del settore. Per arrivare a questo risultato possiamo mettere in campo un’azione istituzionale su Regione e Governo. Certo, se lo farà soltanto il Comune della Spezia si otterrà poco...”.

In una situazione ancora peggiore rispetto alle guide, ha sottolineato Asti, si trovano le agenzie turistiche, “che in più hanno dipendenti e ratei o mutui da pagare”.

Fra le altre proposte sul tavolo per tentare di sostenere la professione anche quella di elaborare un’offerta turistica su misura per gli oltre 100 militari della Marina egiziana che in queste settimane si trovano in città.

“Finalmente dovremmo essere riusciti a sbloccare con i finanziamenti europei la possibilità di rifare il portale Myspezia, ormai datato – ha aggiunto Asti – In più stiamo concludendo la costituzione della Dmo, la Camera di commercio ha deliberato il suo ingresso”.

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