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Val di Magra, si studia un piano per il potenziamento della rete irrigua

E' il nuovo obiettivo del Consorzio del Canale Lunense, per aumentare la produttività della piana.

 

Il Consorzio di bonifica e irrigazione Canale Lunense si è messo in cammino verso una meta ambiziosa: il progetto e la realizzazione di nuovi rami irrigui destinati alle produzioni agricole nel comprensorio della Val di Magra

Due sono i principali motivi alla base della nuova fase strategica dall’ente associativo con sede a Sarzana, nato nel secolo scorso allo scopo di contribuire all'incremento e al miglioramento della produzione agricola e da qualche decennio impegnato anche all'esecuzione e manutenzione delle opere di bonifica dei corsi d’acqua.

Il primo interessa la ristrutturazione della rete irrigua per renderla conforme all’uso moderno superando il sistema delle canalette a scorrimento, che si snoda per 120 chilometri circa, e passando alle condotte in pressione, sulla base di un progetto iniziato con la prima realizzazione di 33 chilometri di linea.

Il secondo, e veniamo al fabbisogno idrico del nuovo tessuto imprenditoriale della vallata del Magra, rappresenta l'operazione di punta messa nel mirino dal Consorzio Canale Lunense con l’estendimento del servizio di irrigazione nelle aree di sviluppo agricolo.

“Il comprensorio del Canale Lunense – osserva Francesca Tonelli, il presidente del Consorzio di bonifica e irrigazione – ha una forte inclinazione alle produzioni in pieno campo e in serra e di anno in anno cresce la produzione di pianto aromatiche, come ad esempio il basilico. Tutte queste aziende godono senza dubbio di un servizio irriguo efficiente e al tempo stesso da ammodernare”.

“Più di recente - aggiunge - tante imprese agricole stanno raccogliendo le opportunità di ampliamento, ad esempio nei terreni dell'ex tenuta di Marinella dove l'apporto artificiale di acqua è inesistente. La somministrazione di acqua da parte del Canale Lunense avrebbe come sbocco un importante incremento produttivo con ricadute economiche positive anche per l’indotto”.

Il Consorzio, in vista dei progetti di potenziamento e sviluppo dei rami irrigui, ha avviato una consultazione delle associazioni di categoria per comprendere il fabbisogno idrico delle imprese agricole. La Coldiretti ha risposto esprimendo la sua posizione. Lo ha fatto segnalando anzitutto la tipologia delle imprese e la vocazione agricola della piana del Magra. Poi, entrando nel dettaglio, ha sottolineato l'esigenza di un servizio irriguo più capillare e il bisogno di risorsa idrica da parte delle aziende interessate ad investire e ampliare l’attività, come ad esempio sta avvenendo nei terreni dell'ex tenuta di Marinella.

Per quanto riguarda i finanziamenti sotto la lente di ingrandimento ci sono le opportunità targate Recovery fund e Green deal piuttosto che interventi in sinergia con enti pubblici e imprese private.

“Il Consorzio del Canale Lunense – spiega il direttore Corrado Cozzani – è alla vigilia di una fase di cambiamento in linea con le esigenze dei produttori orticoli e vitivinicoli in tutti i mesi dell'anno a seconda del fabbisogno. L'ampliamento e l'ammodernamento della rete, grazie alle condotte con modalità a pressione, porterà inoltre all'eliminazione degli sprechi e ad un servizio di irrigazione perfettamente appropriato”.

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