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Sciopero lavoratori E-Distribuizione, partecipazione oltre il 90% In evidenza

Oggi le prime 4 ore di sciopero, con un presidio di fronte alla sede di E-Distribuzione alla Spezia.

Era stata annunciata qualche giorno fa la decisione, resa nota dalle segreterie nazionali di Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec-Uil, di indire per oggi 4 ore di sciopero per i lavoratori di E-Distribuzione, la società del gruppo Enel con oltre 15mila dipendenti che svolge l’esercizio della rete elettrica in concessione dello Stato.

Questa mattina si è tenuto anche un presidio davanti alla sede di E-Distribuzione alla Spezia, con le sigle sindacali che intorno alle 10:30 hanno avuto un incontro con il Prefetto Maria Luisa Inversini. Uno sciopero che, stando a quanto riportano le sigle sindacali, ha toccato vette di partecipazione superiori al 90% in tutta Italia come alla Spezia: “Anche se i dati ancora non sono ufficiali, quello che emerge dall’iniziativa di mobilitazione messa in campo è la grande e compatta adesione delle lavoratrici e dei lavoratori di E-Distribuzione che va oltre il 90% sulle unità operative”.

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“Negli anni scorsi con Enel si è avviato un confronto per potenziare gli organici di Enel Distribuzione – così Stefano Bettalli, segretario generale Filctem Cgil – Parliamo di un’azienda che da anni ha problemi di organico, negli ultimi 5 anni abbiamo 5000 addetti in meno in tutta Italia a gestire la rete, questo significa maggiori turni di reperibilità, maggiori pressioni e lavorare con minor sicurezza. Enel, maggior competitor nel comparto elettrico in Italia e uno dei maggiori player a livello mondiale, è un’azienda che investe 7 milioni di euro all'estero e 2 milioni qui in Italia. Non condividiamo il fatto che l’azienda abbia deciso di affrontare la carenza di organico appaltando a ditte terze, che secondo noi possono difficilmente in breve tempo ottenere il know how necessario, e non rinforzando e qualificando il personale Enel per un servizio strategico. Siamo difronte al depauperamento professionale dell’azienda E-Distribuzione”.

“I clienti sono tutti uguali, quelli dei grandi centri urbani come quelli che abitano nei piccoli centri urbani - ha sottolineato Massimo Ismari, segretario regionale Uiltec per il settore elettrico – Il servizio peggiorerà tantissimo, considerate che prima c’era una zona Spezia e una zona Genova, ora invece parliamo di una zona unica per cui il personale reperibile dovrà andare da Sarzana a Genova Ponente. I dipendenti di Enel Distribuzione sono quelli che escono quando tutti chiudono le finestre con le allerte meteo e le nevicate. C’è anche un discorso legato all’età media dei lavoratori, qui alla Spezia parliamo di circa 50 anni, considerando la difficoltà degli interventi è un’età media alta”.

“Nel giro di 2 o 3 anni per quel che riguarda l’area montana e della riviera (Levanto-Sesta Godano) sono andate via circa 8 persone tra operai e impiegati – così Fabio Cozzani (Cisl) – Parliamo di zone dove i guasti si verificano nei boschi ed essendo in pochi diventa complicato intervenire. Facciamo sempre sacrifici proprio perché siamo consci dell’importanza del nostro lavoro. Siamo sempre a disposizione ma a queste condizioni diventa veramente difficile”.

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