Scrivo per mostrare il mio dissapore in merito alla questione dell'ormai prossimo concorso che vedrà favorite le 158 oss di Coopservice in ASL 5.
Ho preso atto della vicenda in quanto anch'io oss impegnata nel privato con contratto a scadenza, desiderosa di partecipare al concorso per avere un'opportunità. Alla luce degli attuali risvolti messi a punto peraltro nell'ultima seduta di servizio commissione consiliare di venerdì 11 dicembre 2020, non posso che rimanere esterefatta nell'apprendere che queste ultime avranno più di un elemento a loro favore, fra cui: concorso per titoli di servizio, cucito ad hoc per loro con 5 punti per ogni anno lavorato, la messa in conto degli anni prestati come ditta di pulizie, considerati come attività sociosanitaria.
Viene da sé comprendere come sia messa così fuorigioco la concorrenza, e conseguentemente siano ridotte le probabilità di vincita per i potenziali candidati aspiranti.
Trovo che questa vicenda si possa ritenere più cara ai sindacati, in quanto caso di rilevanza sociale, piuttosto che definirsi costituzionale. Si parla di salvare il posto a tante famiglie che per anni hanno lavorato in appalto consapevoli della scadenza contrattuale ed aiutate sino all'ultimo con proroghe su proroghe.. Ma quante famiglie sono nelle medesime condizioni e non hanno altrettante tutele? Quante altre famiglie rimarranno a piedi perché da oltre 10 anni sperano nel concorso su Spezia e adesso si vedranno tagliate fuori da un'opportunità?
Senza contare che secondo l'articolo 97 si accede nella pubblica amministrazione tramite REGOLARE concorso pubblico. E per regolare si intende IMPARZIALE, senza patteggiamenti e favoritismi.
Se conviene con me che l'obiettivo è stabilizzarle tutte, forse sarebbe stato più coerente inserirle con la fantomatica "società in house" senza tirare in ballo la costituzione e il concorso "farlocco".
Chiudo dicendo un mio pensiero. La professionalità non passa solo da anni di esperienza (in parte facendo pulizie).. Le competenze si acquisiscono facendo un percorso studi regolare fatto con dedizione e sacrificio e si acquisiscono sul campo solo successivamente, facendo pratica in quel determinato ambito; dopodiché se meritevoli si supera un concorso per capacità facendo regolare selezione. Se si continua con l'italietta dei miracoli a spingere chi è politicamente sostenuto, si rischia di compromettere la trasparenza ma soprattutto la qualità e in questo caso la qualità dell'assistenza!! Tutto ciò va a discapito della sanità di qualità di cui tanto si parla e cui poco si ambisce...
Vorrei aggiungere un 'ultima precisazione in risposta ai sindacalisti che si permettono di fare differenze in merito a chi lavora in ospedale e chi ha lavorato nel privato.. Il lavoro oss è un mestiere umile tra il sapere, saper fare, e il saper essere: questo significa che l'oss impegnato nel privato non è da meno dell'oss che lavora in ospedale e non trovo giusto fare distinzione anche in questo in termini di punteggio. Non esiste differenza per chi nel privato ha contratto a termine rispetto a queste 158 signore. Nel caso di mancata vincita, in ENTRAMBI i casi si resterebbe a casa. ENTRAMBI perderebbero il posto di lavoro, non soltanto le 158 oss di Coopservice, fermo restando che per loro ci sarebbe comunque la tutela di ricollocazione...
Alice Credenzuoli
oss
