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"Recovery Plan: quali risorse per La Spezia?" L'intervista ad Antonio Carro In evidenza

Il segretario della Cisl della Spezia elenca le priorità finanziabili per lo spezzino da inserire nel Recovery Plan.

Il Recovery Plan è già nelle mani del Presidente del Consiglio Mario Draghi e la scadenza imposta dall'Europa per la presentazione del piano su come spendere i finanziamenti che pioveranno sull'Italia è alle porte. Di fronte a questo scenario il segretario della Cisl della Spezia Antonio Carro, con una conoscenza approfondita del territorio, elenca quali potrebbero essere, secondo lui, i punti cardine di cui La Spezia ha bisogno per ripartire più veloce di prima.

Egli inizia così: "Riteniamo urgente e non più rinviabile l’individuazione delle priorità finanziabili dal Recovery Plan per garantire sviluppo ed occupazione alla nostra Città e Provincia", e subito si esprime, mettendo in evidenza, per ogni tematica, urgenze necessarie per la zona.

Il primo è il mondo scolastico, a cui Carro dedica molta attenzione: "Restituire quanto prima le scuole a una situazione di normalità. È l’obiettivo enunciato dal Presidente Draghi e non si può non condividerlo. Molto opportunamente, ha aggiunto che il ritorno a scuola deve avvenire in sicurezza. Perché sia possibile servono interventi di vario genere che chiamano in causa la responsabilità di soggetti diversi: Stato, Regioni, Enti Locali, autorità sanitaria.
Se vogliamo porre le premesse per una buona partenza del prossimo anno scolastico, organici, mobilità e reclutamento, stabilizzazione del lavoro sono questioni su cui davvero non c’è da perdere nemmeno un minuto.

La concretezza, l’urgenza e la complessità dei problemi da affrontare e risolvere conducono alla necessità di considerare la scuola come “bene comune” ed il lavoro che vi si svolge come risorsa preziosa per la formazione di ogni persona e per l’intera comunità. Ogni giorno migliaia di docenti, addetti dei diversi profili A.T.A. e dirigenti affrontano urgenze e problematicità per mettere le nostre scuole in condizione di operare al meglio.
Dire che si vuole la scuola in presenza è facile, sostenere che sia preferibile rispetto alla DAD è addirittura un’ovvietà; molto più difficile è fare in concreto ciò che serve perché la scuola possa essere frequentata in condizioni di sufficiente sicurezza. Per chi in ogni istituto lavora e studia, ma più in generale per la comunità con cui ogni scuola necessariamente interagisce.

Accolta, per fortuna, la richiesta di dare priorità al personale della scuola nel piano delle vaccinazioni, ma le cose non stanno ancora andando bene: al ritardo nella fornitura dei vaccini si aggiungono infatti insufficienze, confusione e lentezza nella gestione degli interventi .Il tutto mentre l’evoluzione del quadro epidemiologico a causa delle varianti solleva nuovi e preoccupanti problemi di forte impatto anche per la scuola.
Si faccia di tutto per colmare lacune e ritardi sugli interventi necessari, considerando come assoluta priorità la vaccinazione di tutto il personale.

Per fortuna le scuole hanno ormai acquisito grande capacità e competenza nella gestione della didattica a distanza, per la quale si conferma come scelta giusta e saggia quella di averne definito una specifica regolazione contrattuale. L’esperienza fatta deve essere valorizzata anche in prospettiva, come una risorsa in più sul piano professionale ma resta il problema gravissimo delle troppe situazioni in cui l’accesso alla didattica digitale è impedito da carenze di dotazioni e infrastrutture, o da condizioni di disagio ambientale e familiare. Su queste c’è purtroppo ancora tanto da fare. Ecco perché il pieno ritorno alla didattica in presenza resta l’obiettivo da perseguire col massimo impegno, ma un impegno che deve alimentarsi di fatti concreti e di sicurezza".

Poi prosegue con altre aree tematiche.

Infrastrutture: "Raddoppio della Pontremolese, Opere Portuali.elettrificazione banchine,nuova stazione croceristica".

Sanità: "Realizzazione del Nuovo Ospedale del Felettino ed investimenti strutturali sul Sant’Andrea e piano assunzioni di medici, infermieri e personale sanitario e socio sanitario".

Ambiente e Lavoro: "Favorire la transizione energetica con trasformazione green della Centrale Enel prevedendo insediamenti ad alto valore tecnologico ed occupazionale con messa a disposizione delle aree. Rilancio dell’Arsenale ed utilizzo delle aree militari non strategiche per insediamenti produttivi e possibili sinergie con il privato del settore della cantieristica e della nautica".

Trasporto pubblico: "Elettrificazione ,potenziamento e integrazione via mare".

Turismo: "Investimenti per la messa in sicurezza del territorio e la salvaguardia idrogeologica dalle Cinque Terre alla Val di Vara e Val di Magra. Favorire l’agricoltura con finanziamenti mirati alla piccola imprenditoria e al mondo della cooperazione che permettano di mantenere la tipicità dei nostri prodotti di qualità".

Centri storici: "Rigenerazione urbana aiuti al commercio di prossimità e valorizzazione dei centri storici di La Spezia e Sarzana con relative reti museali".

Poi conclude: "Auspichiamo come già promosso dal Sindaco incontri specifici e celeri con tutte le forze politiche, economiche e sociali al fine di non perdere questa storica occasione di rilancio della nostra Provincia che si contestualizzi nel piano nazionale di investimento che discende dalle Risorse del Recovery Plan".

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