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RSA Mazzini, il barometro volge al bello In evidenza

di Elena Voltolini - Trovata una soluzione per molti lavoratori, anche se restano ancora alcuni nodi da sciogliere.

Dopo tanti timori legati ai posti di lavoro, scaturiti dopo l'affidamento della gara di appalto ponte a Coopselios, in una settimana il cielo sembra essersi schiarito molto. E' quanto emerso dalla III Commissione Consiliare del Comune della Spezia che, su richiesta di Guido Melley, si è riunita questo pomeriggio per tornare a parlare della RSA e dei suoi lavoratori.

Per ricostruire brevemente il pregresso, ad inizio maggio Coopselios si è aggiudicata la gara per la gestione per un anno (rinnovabile per altri 12 mesi) della porzione di struttura attualmente attiva. I numeri, però, parlavano di un netto ridimensionamento rispetto al monte ore precedente per i lavoratori, sia del reparto sanitario che di tutti gli altri settori. Ad oggi, invece, la situazione pare molto migliorata, almeno per la maggior parte dei lavoratori, pur restando alcune criticità ancora da risolvere.

Se, però, anche solo una settimana fa la situazione sembrava davvero intricata e il pessimismo dilagava, ora a dominare sono ottimismo e soddisfazione, come è emerso nel corso della Commissione, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti di CGIL, CISL e UIL, della ASL e dell'amministrazione comunale.
Si tratta dei soggetti che hanno lavorato per arrivare ad una risoluzione della vicenda con, come è stato sottolineato da tutte le parti in causa, “collaborazione e disponibilità”.

“Siamo partiti – afferma Mirko Talamone (Fisascat Cisl) – da un incontro, non molti giorni fa, nel corso del quale si erano paventati tagli dal 30% per gli OSS al 70% per gli addetti alle pulizie”.
Numeri che ora sono nettamente ridimensionati. Talamone approfondisce la situazione degli OSS: “Per gli operatori socio sanitari ci sono novità positive. C'è l'accordo tra ASL 5 e Coopselios per quanto riguarda Levanto: la ASL ha comunicato la possibilità in futuro di convertire i 7 posti di area buffer, previa delibera Alisa dopo il superamento della pandemia, in posti letto di degenza. Inoltre c'è un progetto che prevede di convertire una parte di ore di servizio infermieristico in ore OSS (non sostitutive). A Levanto, si riuscirebbe così a rientrare dall'esubero, con un piccolo sacrificio del 10% delle ore.
Per chi, inoltre, dà disponibilità di passare ai servizi sul territorio ci sarà il mantenimento del monte ore completo.
Per quanto riguarda la RSA Mazzini, invece, l'esubero per gli OSS si attestava intorno al 30%. In questo caso ringraziamo lo sforzo di ASL che ha messo a disposizione 2 posti per il servizio a domicilio ed ha promesso anche di aumentare le presenze all'interno della struttura non appena sarà possibile superare l'area buffer. Importante è anche il ruolo dell'amministrazione comunale spezzina che assorbirà 2 o 3 OSS nel servizio di assistenza domiciliare. Tutto questo permette, anche qui, di arrivare ad una riduzione del monte ore di circa il 10% rispetto a prima”.

L'appello di Talamone al Comune è ora che si arrivi presto alla effettiva ristrutturazione del primo e del secondo piano della struttura per permettere a parte del personale di rientrare in servizio.

Si avvia a positiva risoluzione anche la situazione dei lavoratori dei servizi di pulizia, lavanderia e trasporto, come spiega Marco Furletti (Uil Trasporti): “Si è appena conclusa una importante riunione con la Ma.Ris e domani dovrebbe essere firmato l'accordo complessivo.
Ma.Ris ha dato la disponibilità al subentro nell'appalto e anche a posti di lavoro in altri appalti in cui opera, in primis in quello all'interno dei cantieri SanLorenzo in cui necessita di ulteriori 6 unità. A queste ha aggiunto anche 1 unità da impiegare nelle camere mortuarie della provincia.
Per quanto riguarda il lavoro di pulizia all'interno della RSA Mazzini alle 35 ore settimanali inizialmente previste se ne sono aggiunte ulteriori 7. Tutto questo permette ai lavoratori che passeranno in Ma.Ris di non avere riduzioni dell'orario settimanale, anche grazie all'intervento degli ammortizzatori sociali. Chi rimarrà legato al Mazzini e non sarà impiegato in attività aggiuntive vedrà intervento degli ammortizzatori sociali per integrare l'orario di lavoro.
Parliamo, nel complesso, di 5 addetti alle pulizie, 5 alla lavanderia, 3 autisti e 1 persona che verrà accompagnata alla pensione; gli altri hanno rifiutato l'assunzione.
Rimane ancora aperta la questione relativamente ai 3 autisti, almeno sino a che non ripartiranno i centri diurni, anche se per 1 potrebbe esserci una alternativa di impiego nell'ambito della raccolta differenziata”.

“Si è fatto un prezioso gioco di squadra – conclude Furletti - abbiamo trovato la quadra e, rispetto a come la vicenda era partita, sono rimasto sorpreso dalla piega positiva che ha preso”.

Queste le luci, ma non mancano, ancora, i coni d'ombra.

“C'è un cauto ottimismo, che nasce dalla sciagura che una settimana fa avevamo in mano – commenta Massimo Bagaglia (Segretario UILFPL La Spezia) - Grazie alla collaborazione dell'amministrazione e della ASL siamo riusciti a tamponare la situazione per 108 lavoratori, ma ora voglio fare un appello affinché si lavori per risolvere i problemi anche per i rimanenti, mi riferisco in particolare agli amministrativi e alla psicologa”.

“La loro situazione – prosegue Bagaglia - è molto complessa e, al di là del Fondo Integrativo di Solidarietà cui KCS ha detto sì, non c'è per loro, al momento, un posto di lavoro disponibile”.

A queste si aggiungono altre categorie, come sottolinea Luca Comiti (segretario Filcams CGIL La Spezia): “Rimangono criticità anche per i lavoratori del centralino. Si arriverà ad una riduzione del 33% dell'orario, con forse 1 uscita per pensionamento.
C'è poi da risolvere il nodo delle operatrici della ristorazione: KCS manterrà in FIS questi lavoratori fino ad ottobre, ma bisogna trovare loro un posto. Domani ci sarà un importante incontro con C.I.R. Food dal quale speriamo possano scaturire novità positive”.

Conferma, e spera nell'esito dell'incontro, anche l'Assessore Giulia Giorgi: “L'amministrazione si è impegnata per aiutare a risolvere la questione: 2 o 3 persone saranno impiegate nell'assistenza domiciliare e speriamo che altre possano trovare collocazione in C.I.R.”.
Conferma poi l'impegno dell'amministrazione per i lavori nella RSA: “450mila euro sono stati stanziati, si va avanti con la procedura per aprire il cantiere quanto prima”.

Punto fondamentale per guardare avanti, perchè quella aggiudicata a Coopselios è una gara ponte, come ricorda il Dottor Mazzone, Direttore Amministrativo di Asl 5: “Siamo in una fase temporanea, poi si deve fare la gara per la gestione della struttura per 9 o più anni. Dobbiamo cercare di avere entro l'autunno il nuovo capitolato”.

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