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Ponte della Darsena: incertezza sul futuro, si attende settembre In evidenza

L'iter giudiziario al momento impedisce di agire, ma a breve riprenderanno i transiti delle imbarcazioni più piccole. 

Si è riunita oggi, su richiesta del consigliere Guido Melley, una commissione comunale per fare il punto sulla situazione del ponte della darsena di Pagliari, che il 12 maggio ha subito un grave guasto.

Ad essere sentiti Francesco Di Sarcina per l’Autorità di Sistema Portuale e la presidente del consorzio nautico Federica Maggiani.

"La questione del ponte ormai risale a settimane fa e stiamo vivendo una situazione di stallo- ha spiegato nella sua introduzione Melley- Sappiamo che ci sono iter giudiziari da seguire, ma vogliamo capire le prospettive future. Vogliamo dare risposte ai cittadini, partendo dagli abitanti della zona, arrivando a tutti gli altri; vogliamo poi rispondere agli operatori che lavorano nella Darsena. Inoltre vogliamo guardare al futuro: ci sono molte preoccupazioni su che tipo di ponte verrà realizzato e, come sappiamo, dobbiamo approfondire anche l'eventualità della soluzione alternativa di non rimettere un ponte, ma lasciare la Darsena aperta". 

A sottolineare le difficoltà degli operatori Federica Maggiani, che sottolinea: "Questa situazione non riguarda solo gli operatori del Consorzio, ma gli operatori della nautica in generale, perchè lì sorge l'unica banchina pubblica. Ora sono previsti due spazi alternativi per le imbarcazioni con misure più ridotte, ma i disagi sono molti perchè ovviamente questi spazi disposti dalla Autorità di Sistema Portuale sono provvisori. Mi preoccupa molto la situazione dei mesi prossimi, dopo la stagione estiva, quando le imbarcazioni avranno esigenza di rientrare: non sappiamo quando e come procedere con le prenotazioni, anche perchè in libero mercato i fruitori possono benissimo sfruttare le alternative e rivolgersi altrove. Per quello che possiamo auspicare nel futuro noi sottolineiamo di nuovo i problemi che quel Ponte già dava, con problemi di altezza che impedivano l'ingresso delle barche a più grandi vela, quindi spero che in ottica di rimettere mano al Ponte venga presa in considerazione una soluzione che risolva questo problema".

A dare le prime risposte Francesco Di Sarcina, che spiega: "C'è un procedimento penale in corso che sta impedendo la rimozione dell'impalcato. Noi abbiamo provveduto a mettere la struttura in sicurezza e abbiamo predisposto la documentazione per l'affidamento dei lavori, ma non abbiamo potuto procedere perchè la Procura ha richiesto un incidente probatorio per il quale si attende una perizia. Solo quando verrà depositata il Procuratore deciderà il da farsi. I tempi si sono prolungati e il presidente Sommariva ha deciso di formulare una richiesta per il passaggio delle barche più piccole senza albero per alleggerire lo stato di disagio. Il Procuratore nei giorni scorsi ci ha autorizzato e abbiamo concordato le modalità, quindi per la fine della settimana prossima prevediamo l'ordinanza della Capitaneria di Porto. In questo modo potremo eliminare l'area provvisoria allestita in passeggiata Morin. Il sollevamento e lo spostamento dell'impalcato costa circa 500mila euro, ma ovviamente va fatto e lo faremo, per il dopo dialogheremo con gli operatori e troveremo una soluzione". 

Sulle prospettive future, visto che la viabilità attuale tutto sommato sembra funzionare, prende sempre più campo l'ipotesi di non realizzare un nuovo Ponte, ma la decisione definitiva spetta all'Amministrazione. 

"Noi abbiamo un Ponte sul quale non esprimo giudizi, io mi sono fatto le mie idee sul perchè si è verificato l'incidente, ma in generale vogliamo fare quello che è meglio per i cittadini- ha proseguito Di Sarcina- La cosa più ovvia sarebbe rifarlo, ma molti hanno rappresentato opinioni alternative, prospettando soluzioni come il non rifare il Ponte. Noi quindi siamo aperti ad ogni soluzione, ascoltando gli operatori e tutte le parti in causa. Noi non abbiamo problemi né a farlo, né a non farlo: siamo pronti ad investire risorse in entrambi i casi. Sul come farlo io ritengo che così come era non andava bene, quindi andrebbe rifatto in modo diverso, perchè quell'antenna impediva un'apertura adeguata del Ponte. Dobbiamo proseguire il dialogo con l'Amministrazione e entro settembre (termine ultimo per il nostro Piano Triennale) prevedere le somme, risolvere le questioni tecniche e avviare rapidamente la progettazione. La procura sta cercando di valutare se tutto è stato fatto correttamente, partendo dalle fase di progettazione in avanti". 

Sul percorso da adottare e sulle tempistiche conferma l'assessore Luca Piaggi: "La Commissione di oggi ci ha permesso di capire meglio il percorso. Oggi non esiste una decisione da parte dell'Amministrazione, ma stiamo procedendo a valutare tutti i pro e contro di ogni soluzione, proprio perchè c'è tempo fino a settembre per far rientrare il Ponte nel piano triennale di ASdP, ascoltando tutte parti in causa. Metteremo a sistema tutte le situazioni e le necessità di abitanti e lavoratori della zona, credo che la soluzione migliore sia continuare a vederci e dialogare per trovare la strada migliore anche considerando tutti gli altri progetti che stiamo mettendo in campo per quella zona, come il progetto delle Casermette".  

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