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Siglato il protocollo contro il caporalato alla presenza del ministro Orlando In evidenza

Il ministro del Lavoro Andrea Orlando: "Caporalato è una piaga che non colpisce solo l'agricoltura ma anche altri settori".

Questa mattina in Prefettura è stato firmato il protocollo per il contrasto al caporalato e allo sfruttamento nei cantieri della nautica da diporto, un documento che impegna i sottoscrittori ad adottare ogni iniziativa utile a sostenere il pieno rispetto delle normative in merito a rapporti di lavoro e di regolarità contributiva, assicurativa e di sicurezza sui luoghi di lavoro da parte delle aziende del settore della nautica da diporto; ad attuare campagne informative sull’argomento e la più ampia formazione sui diritti dei lavoratori attraverso specifiche sessioni formative; a sostenere l’azione di contrasto del fenomeno dello sfruttamento lavorativo.

Il protocollo è stato sottoscritto dal Prefetto, Maria Luisa Inversini, dai Presidenti di Confindustria La Spezia, Mario Gerini, e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, Mario Sommariva, dal Capo dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, Riccardo Spella, dai Direttori dell’A.S.L. n. 5 Spezzino, Paolo Cavagnaro, della Sede Provinciale I.N.P.S., Maria Rosa Riso, e della Direzione territoriale INAIL, Giovanni Lorenzini, nonché dai Segretari Provinciali di CGIL, CISL e UIL, Lara Ghiglione, Antonio Carro e Mario Ghini. Sono intervenuti alla sottoscrizione anche il Rappresentante della Regione Liguria, Sauro Mannucci, nonché il Presidente F.F. del Tribunale della Spezia, Diana Brusacà, ed il Procuratore della Repubblica, Antonio Patrono.

“La presenza del Ministro oggi dà un valore aggiunto al protocollo che sottoscriviamo – così il Prefetto della Spezia Maria Luisa Inversini – Fatti che sono accaduti recentemente possono minacciare non solo l’immagine delle aziende, anche l’immagine del comparto e del made in italy. Un punto importante sono gli obblighi di controllo su tutte le aziende della filiera a cui le stesse volontariamente si sottoporranno, obblighi di controllo che riguardano in particolare gli appalti ad alta densità di manodopera”.

foto pezzo Prefettura 1

Condivisione arriva anche dall’Autorità Portuale “Abbiamo partecipato con grande convinzione a questo protocollo – ha commentato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale Mario Sommariva – Ringrazio il Prefetto per la possibilità di sviluppare questa collaborazione, ritengo sia un passo avanti per la crescita della cultura della legalità”.

Sottoscrittori del protocollo anche le sigle sindacali con Lara Ghiglione (Cgil) Antonio Carro (Cisl) e Mario Ghini (Uil): “Come sindacati abbiamo ritenuto opportuno provare a prevenire il fenomeno proponendo in modo unitario un protocollo specifico. La firma del protocollo è il risultato di un lungo e complesso lavoro di approfondimento e mediazione tra le parti, allo scopo di dare dignità e tutele alle lavoratrici e ai lavoratori che operano in contesti a rischio, quali sono gli appalti e i subappalti, ma anche in difesa dell'economia legale e delle aziende sane; quindi dell'occupazione di qualità. Il nostro impegno ora deve essere l'estensione del protocollo in tutti i contesti a rischio”.

foto pezzo prefettura 2

Dopo l’intervento dei sindacati è intervenuto anche il Ministro del Lavoro Andrea Orlando: “Il caporalato è una piaga che non colpisce solo agricoltura, incide anche in altri settori, come abbiamo visto nella cantieristica da diporto ma non solo, anche nell'edilizia e nella logistica ad esempio.

Abbiamo da poco approvato un decreto che introduce nell'edilizia il concetto di congruità per la realizzazione di alcune opere segnalando come fino a quel momento c'era grande libertà su quanta mano d'opera si poteva impiegare anche per opere di certo rilievo, questo è il frutto di un accordo tra ANCE e il sindacato a livello nazionale. C'è ancora molto da fare, aldilà della normativa ci sono tre punti da affrontare: la responsabilizzazione della filiera, non si può non sapere cosa fa un'azienda che lavora per me, la riflessione sul tema di come avviene la competizione, poiché quella al massimo ribasso spinge in direzioni sbagliate, ed infine i controlli, negli ultimi 15 anni nelle Asl i tecnici che si occupavano di questi temi sono scesi del 50%.

C'è un grande lavoro di recupero che potrà essere fatto con le risorse del Ricovery che deve essere l’occasione per riflettere sulla qualità del lavoro, ci siamo impegnati con dei target a ridurre il fenomeno del lavoro nero, è un impegno quasi contrattuale, se non riusciremo a raggiungere i target verranno meno i finanziamenti. Lo sforzo di oggi aiuta a realizzare questo obiettivo, una spinta molto forte per riproporre strumenti come questo anche in altri ambiti”.

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