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Sapori e storie verticali a spasso nel Mediterraneo

Appuntamento a Levanto dal 15 al 17 ottobre.

 

Un viaggio nello spazio e nel tempo, Levanto Carloforte isla de Tabarka Tabarca via Tunisi a spasso nel Mediterraneo.
Si parte da Levanto, seguendo le tracce di Francesco D’Arri, proveniente da Rio di Sesta Godano, Val di Vara, di professione marmoraro, artigiano del marmo in Levanto. Suo figlio Benedetto, nato e cresciuto fino a 12 anni in una famiglia non certo agiata, è affidato ad un armatore per fare il mozzo su una nave, preda di corsari Tunisini.
Venduto come schiavo ha la fortuna di capitare in una casa di gente per bene, diventando musulmano acquista la libertà e inizia la sua ascesa verso la fortuna e la reggenza. Per questo Matteo Vinzoni lo considera rinnegato e ne stabilisce una sostanziale scomparsa dai radar levantesi.

Molti legami con Sapori e Storie verticali, come il Mercato delle eccellenze che vede la partecipazione a Levanto di produttori, eroici, dalla Val di Vara fino a Sestri Levante: la cultura tabarchina parte da Genova Pegli, la repubblica di Genova, arriva a Tabarca, passa per Tunisi, Carloforte, Calasetta Nueva Tabarca, sostanzialmente un giro del Mediterraneo, con un altro legame di Fumetti, da quello già pubblicato su Matteo Vinzoni, fino a quello di prossima pubblicazione su Benedetto D’Arri ossia Osta Muratto, Ustah Murad.

Dal 15 al 17 ottobre 2021 a Levanto, Officine del levante racconta la storia e le storie con:
Benedetto D’Arri, con la presentazione del Festival, in guisa di “prequel” di un fumetto sulla sua storia che Filippo Gariglio sta disegnando per Officine del levante, dopo Monsignor Dellacasa ai giorni nostri che parla di Netiquette ai ragazzi con i fumetti di buone maniere su internet;

Monique Longerstay, storica belgo tunisina, massima esperta di tabarchinità, viene da Parigi a raccontare come la storia e cultura si è evoluta nello spazio e nel tempo, dal seicento tunisino ottomano al riconoscimento di patrimonio immateriale dell’umanità, in corso all’Unesco;

Pier Guido Quartero racconterà altre storie tabarchine;

Sergio Rossi, cucinosofo, autore di un libro di cucina tabarchina;

Chef Kumalé, gastronomade, che all’Osteria Cantarana, con Alberto e Antonella Zanone, darà una dimostrazione pratica e teorica della tavola mediterranea, dai meze al dessert;

Mirna Kassis quartett, reduce dalla tappa imperiese del cammino di Amal, piccola profuga siriana, con la musica inconfondibilmente mediterranea;

la voce suadente di Vittorio Ristagno in un reading preparato da Fausto Cosentino, fantasiosamente ispirato dall’odissea e dalla....cucina di Omero, raccontata dallo chef Ulisse: surrealismo poesia e golosità;

Fiorenzo Toso, linguista e innamorato di Tabarca e di Carloforte e Calasetta, ove ancora oggi parlano Pegliese.

E un “ponte radio” tra Radio Levanto Val di Vars e Radio San Pietro di Carlodorre, due radio di comunità.

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