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Lavoro nero e scarsa sicurezza: sospeso cantiere edile a Arcola In evidenza

Sicurezza e lavoro nero: sospeso un cantiere edile a Arcola dagli ispettori del lavoro di piazzale Kennedy.

Anche se all'apparenza sembrava tutto in ordine, la casa in costruzione, il cantiere protetto dalla recinzione, il box e i servizi igienici, la realtà era quasi completamente in violazione alle più elementari norme di prevenzione degli infortuni. Infatti, agli ispettori del lavoro di piazzale Kennedy è bastato fare pochi passi all'interno del piazzale per capire che c'era più che qualcosa che non quadrava. A partire proprio dalla sicurezza: l'ultimo piano della palazzina dove erano presenti tre operai, a circa sei metri da terra, era completamente privo di parapetti con un evidente rischio di caduta. O meglio, sul tetto i parapetti c'erano fino a qualche giorno prima, ma erano stati rimossi senza valutare che la fase di lavoro in quota non era ancora conclusa. Inoltre, l'operaio a terra che passava loro il materiale, un giovane extracomunitario, era sprovvisto di parte delle dpi. Ma i problemi non finivano lì: una volta scesi a terra i lavoratori, gli ispettori scoprivano che solo uno di loro – sui quattro intenti al lavoro – aveva un regolare contratto di lavoro. Gli altri tre erano sì in cantiere, ma non avevano ancora sottoscritto alcun contratto, né erano stati assicurati contro gli infortuni. In altre parole, due su quattro non solo stavano lavorando in quota, senza alcuna protezione in caso di caduta dal solaio, ma erano addirittura "in nero", così come era in nero l'operaio marocchino impiegato sul piazzale. Immediata la sospensione del cantiere, con l'intimazione a provvedere alla regolarizzazione delle maestranze in nero, oltre alla prescrizione a rimettere in sicurezza il cantiere ed sottoporre il personale interessato a visita medica ed alla prescritta formazione/informazione in materia di sicurezza. A carico del datore di lavoro, che per vedersi revocare la sospensione ha dovuto pagare intanto la sanzione amministrativa di 1.500 euro, saranno a breve recapitati i verbali ispettivi, con l'addebito delle pesanti sanzioni amministrative connesse alle violazioni in materia di collocamento, comprensive della maxi sanzione.

 

(20 settembre)

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