"Abbiamo stilato questo nuovo orario con Trenitalia" - ha affermato in una intervista l'Assessore ai Trasporti della Regione Liguria Gianni Berrino - "per rispondere alle esigenze di pendolari e studenti. Resta, però, il problema delle Cinque Terre e la differenziazione tra flussi turistici e pendolari. Noi siamo comunque aperti al confronto e anche a fare un passo indietro. Nulla è irrimediabile: se i sindaci delle Cinque Terre ed il Parco ci dicessero, uniti, che preferiscono tornare alla situazione dello scorso anno, che preferiscono nessun aumento, nè di costi nè di treni, noi siamo disposti a tornare indietro, anche se riteniamo che la situazione dello scorso anno non sia sostenibile. Noi, come Regione, pensiamo che i ritardi ed i treni e le stazioni stracolmi del passato dovrebbero essere superati per fornire un servizio migliore ma, ripeto, se tutti i Sindaci delle Cinque Terre ed il Parco ci dicessero che vogliono tornare ala situazione dell'anno scorso, noi siamo disponibili".
Che questa sia e sarà, o meno, la soluzione lo si scoprirà solo nelle prossime settimane; certo è che la questione va dipanata perchè il malcontento dei pendolari è evidente e le difficoltà sono segnalate da molti. Basta semplicemente leggere i commenti al post messo sulla propria pagina Facebook dallo stesso Gianni Berrino per capire che la questione è apertissima.
L'interscambio nella stazione di Sestri Levante e in quella di Levanto, che allungano i ttempi di viaggio di circa 30 minuti, i Comuni di Deiva, Framura e Bonassola che si sentono tagliati fuori, la metropolitana leggera che non convince nessuno, solo per citare i problemi più condivisi.
Insomma, tutto da rivedere.
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