Nel progetto poi sono stati coinvolti altri 450 ragazzi delle scuole medie e superiori, tramite l'iniziativa "Percorsi nel blù".
Dalla ricerca è emerso così il paradosso che alcune spiagge in aree tutelate, si sono rivelate sorgenti di microplastiche, poi trascinate in mare.
A supportare la ricerca, alla quale partecipano anche ricercatori dell'"Ingv" e del "Distretto Ligure delle Tecnologie Marine", sono gli stessi Parchi: quello di Portovenere e quello Nazionale delle Cinque Terre. Quest'ultimo, oltre a consentire l'accesso alle due A.M.P., dove sono in vigore le maggiori restrizioni per la navigazione e balneazione, ha messo a disposizione dei ricercatori un gommone per raggiungere le sedi del monitoraggio.
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