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Comunità Marinara delle 5 Terre: "Con le politiche di incremento turistico non qualitativo si va a deturpare il fragile equilibrio delle 5 Terre" In evidenza

Pubblichiamo la nota inviataci dalla Comunità Marinara delle Cinque Terre.

Prima ambiente e residenti dopo il mercato.


Tra i vari comunicati pubblicati sul sito dell'Ente Parco Nazionale delle 5 Terre, uno in particolare ha attirato la nostra attenzione, ci riferiamo all’indirizzo emerso dalla giunta del Parco del 6 febbraio 2018, che nello specifico prevede la proposta dell’istituzione di un "servizio di trasporto pubblico locale marittimo" da espletarsi nella Area Marina Protetta delle Cinque Terre condiviso con il territorio, ma del quale la Comunità Marinara delle Cinqueterre al pari di tutte le altre associazione del territorio nulla sapeva (vicenda treni docet).
Il Comunicato in argomento, per la scrivente Comunità Marinara Cinqueterre è connotato da un insieme di inesattezze, omissioni ed affermazioni retoriche, che brevemente andiamo ad illustrare:
⁃ non risulta nessuna attività di condivisione del progetto con il territorio oltre i sindaci;
⁃ ...si verrebbe ad istituire un Servizio di trasporto pubblico locale marittimo: premettiamo che l'attuale trasporto di linea nelle Cinqueterre è già effettuato da due compagnie, oltre gli NCC etc. con i relativi sovraffollamenti e problemi conseguenti sia in mare che a terra. Inoltre sul nostro territorio abbiamo un efficiente servizio pubblico su rotaia (che molto costa agli utenti);
⁃ ...la popolazione residente non ha bisogno del trasporto pubblico marittimo, esso soddisfa solo esigenze di tipo turistico, con la contropartita di un pesante impatto ambientale e un incontrollato sovraffollamento. Non esiste Area Marina Protetta che registri un simile volume di movimentazione sia in mare che a terra, tale problematica si verificherebbe anche se di dovessero realizzare tutti gli interventi sulle strutture (vie di acceso agli imbarchi, messa in sicurezza dei moli garanzia per lo svolgimento di efficienti operazioni di soccorso), in quanto data la scarsità di spazi sempre e comunque si verificherebbe un utilizzo promiscuo delle aree;
⁃ inoltre, per quanto attiene l’ambiente, chiediamo per l’ennesima volta di conoscere i dati relativi al numero delle corse complessive operate , il numero effettivo dei passeggeri trasportati, quante migliaia di litri di combustibile vengono bruciati e nello specifico se esistono dati certi e attendibili sulle conseguenti emissioni chimiche, di rumorosità e del moto ondoso generato al limite del tollerabile, in un fragile ecosistema già messo a dura prova dalla massiccia presenza antropica, dalla attiva presenza della piccola nautica dedita al trasporto turistico e da carenti infrastrutture di servizio (fognature ancora fuori norma e approdi in primis). Più volte in questo campo, sono state presentate dalla Comunità Marinara istanze per NORMAZIONI RESTRITTIVE, numero di corse, velocità, rotte, propulsione, accosto ai moli di attracco etc., recepite solo in parte dal Parco Nazionale 5 Terre nei recenti regolamenti;
⁃ il Comunicato dice chiaramente che questo progetto è in una fase INIZIALE...: quali saranno i tempi, le modalità di assegnazione delle concessioni? Riteniamo sarebbe molto imbarazzante se si scoprisse uno scopo strumentale per la nota trattativa in corso con l’attuale concessionario o anche uno stato di avanzamento diverso rispetto a quello dichiarato;
⁃ ...la giunta ha dato mandato al Parco di attivare uno studio di monitoraggio dei flussi turistici......: appare evidente che sia comuni che Parco, non hanno nel corso degli anni adottato per tempo, tutte quelle misure e strumenti necessari a prevenire e disciplinare un fenomeno turistico di massa in evidente rapida espansione e le cui conseguenze negative proprio perché non controllate si riversano direttamente sia sull’ambiente che nella vita giornaliera dei residenti.
Pertanto essendo al momento questo lo stato dei fatti la Comunità Marinara delle Cinqueterre contesta nel metodo e nella forma l’indirizzo emerso dalla giunta del Parco del 6 febbraio 2018, riguardante la proposta dell'istituzione di un'ulteriore "servizio di trasporto pubblico locale marittimo" da espletarsi nella area marina protetta delle 5 Terre.
Affidate pure il servizio marittimo a una o più compagnie, ma che non debba essere incrementato il già notevole traffico nautico, anzi prima di aumentare le compagnie forse sarebbe opportuno regolarizzare quello attuale ed investire risorse in progetti qualitativi per l'ambiente: veri depuratori, salvaguardia del territorio, rispristino via dell'Amore, miglioramento dei servizi... ai quali sono legati la nostra qualità di vita e la nostra presente e futura economia. E' evidente che se si continuano ad adottare politiche di incremento turistico non qualitativo si va solo a deturpare, come sta già avvenendo, il fragile equilibrio delle Cinqueterre con conseguenti ripercussioni negative, vi ricordiamo che dovremmo essere un Parco Nazionale e un’Area Marina Protetta, coerenza!


Comunità Marinara delle Cinqueterre


Il presidente Roberto Benvenuto    Il vicepresidente Stefano Menini

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