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Pericolosità sociale e matrimonio di convenienza: espulsa cittadina nigeriana In evidenza

La donna è stata riaccompagnata in Nigeria e non potrà fare ritorno in Italia per 10 anni. 

Nel pomeriggio di oggi, giovedì 22 febbraio 2018, la Polizia di Stato ha eseguito l'accompagnamento coatto alla frontiera di una cittadina nigeriana nota alle forze dell'ordine per gravi precedenti penali in materia di sostanze stupefacenti e comportamenti aggressivi, come liti e risse su strada che in più circostanze hanno fortemente minato la civile convivenza nel cuore del quartiere Umbertino dove la donna ha in locazione una abitazione di proprietà dell'ARTE.
La straniera, irregolare soggiornante dal settembre 2016, si era presentata presso gli uffici della Questura per richiedere un permesso di soggiorno giacchè coniuge di un cittadino italiano, ma attraverso l'attenta analisi di documentazione relativi ad attività di osservazione, i poliziotti dell'ufficio immigrazione avevano rilevato condotta della cittadina nigeriana e dichiarazioni anche testimoniali non compatibili con un percorso di vita coniugale che potesse definirsi autentico.
Secondo la legge, infatti la pericolosità sociale accertata in via definitiva consente l'espulsione dello straniero facendo venir meno la condizione di inespellibilità prevista dall'articolo 19 del Testo Unico dell'immigrazione e cioè la convivenza con parenti entro il secondo grado o con il coniuge di nazionalità italiana e ciò qualunque sia la motivazione a base del decreto di espulsione.
La donna, alla vista del rifiuto del permesso di soggiorno ha dato in escandescenze invocando malori che hanno richiesto l'ausilio del personale sanitario e medico, dapprima presso i locali della Questura e successivamente all'interno dell'ospedale cittadino dove era stata trasportata: gettandosi a terra turbando la giacenza degli altri pazienti con urla e minacce, ha cessato di porre Resistenza e ostacolare il lavoro dei sanitari fino a quando, con l'intervento di altri due operatori delle forze dell'ordine, è stata condotta nelle aule di udienza davanti al giudice di pace della Spezia dottor Galeotti che, dopo aver ascoltato anche il testimone, ha convalidato l'espulsione avvenuta alle successive ore 13:00. Alle 17:15 poliziotti partendo dall'aeroporto di Milano-Malpensa arriveranno a Lagos in Nigeria dove affideranno alle autorità locali cittadine straniere che per i prossimi 10 anni non potrà fare ritorno in Italia.

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