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Via Crucis al Castello Malaspina di Massa In evidenza

La musica si unisce alla preghiera.

 

Venerdì 23 marzo, a partire dalle ore 21, il Castello Malaspina di Massa ospiterà, per la quinta volta consecutiva, la «Via crucis» artistica, che unisce alla preghiera e alla riflessione spunti e suggestioni ricavati dal mondo dell’arte. Dopo essere entrata in dialogo con la poesia, il teatro, la pittura, la scultura, quest’anno è la volta della musica.
Si deve alla felice intuizione del Vescovo Giovanni Santucci, il quale l’aveva già sperimentata, in forme simili, durante gli anni di episcopato nella Diocesi di Massa Marittima, l’idea di riflettere sulle sofferenze patite da Cristo, in un ambiente unico e ricco di storia quale è la Rocca dei Malaspina, imprimendo al momento religioso un carattere di intensa pietà e nello stesso tempo di cultura, con il contributo di artisti che, a diverso titolo, hanno aderito al progetto di rappresentare o raccontare, dal loro punto di vista, la «Passione di Cristo».

«La musica – ha spiegato don Luca Franceschini, delegato diocesano per la musica sacra, e regista della serata - è un linguaggio universale che arriva direttamente al cuore, aiutando i credenti, e non solo loro, a penetrare nella contemplazione del mistero della redenzione. In questa edizione della Via Crucis saranno coinvolti giovani studenti di musica, e due gruppi vocali: la “Cappella Musicale della Cattedrale”, diretta da Renato Bruschi, e la Corale “P.A. Guglielmi” diretta da Paolo Biancalana; quest’ultimo sarà anche il maestro concertatore della serata».

Ispirandosi alla «Passione secondo san Matteo» di J.S. Bach (BWV 244), gli organizzatori hanno realizzato un percorso «drammatico - musicale» che alternerà interventi vocali alla recita, da parte di attori, dei testi tradotti dall’opera di Bach-Picander. Enrico Barsanti, organista di Lucca, sosterrà l’intervento del complesso vocale e sottolineerà con il suono dell’organo, i momenti salienti della serata.
La «Passione secondo Matteo» è una composizione per voci soliste, doppio coro e doppia orchestra, su libretto del poeta Christian Friedrich Picander, ed è la trasposizione musicale dei capitoli 26 e 27 del Vangelo secondo Matteo, inframmezzata da corali e arie. Fu proposta al pubblico per la prima volta nel 1727 a Lipsia per la liturgia del Venerdì Santo.
La versione che sarà utilizzata è un adattamento e vedrà la presenza di un «cronista» che, di fatto, recita il dettato dell’evangelista Matteo e di alcuni personaggi protagonisti del dramma che si calano nei ruoli fondamentali. Ad essi si alterneranno inserzioni «corali» di matrice bachiana che, in realtà, sono dei veri e propri commenti musicali che servono ad evidenziare un particolare stato d’animo o una situazione esistenziale o uno snodo teologico.

Nel corso della serata saranno inoltre proiettate immagini dei lavori eseguiti dagli scultori e pittori delle precedenti edizioni e, a differenza degli anni scorsi, le persone non si muoveranno lungo il percorso prestabilito ma resteranno sedute in atteggiamento di ascolto.

L’iniziativa diocesana è resa possibile grazie alla collaborazione del Comune di Massa, dell’Istituto Valorizzazione Castelli, e con il sostegno della Banca di Credito Cooperativo della Versilia, della Lunigiana e della Garfagnana. L’organo è stato messo a disposizione dalla fabbrica «Johannus Italia» di Carlo Baffioni.
Appuntamento al cancello del Castello, venerdì 23 marzo alle ore 20.45. In caso di pioggia la «via crucis» si svolgerà, alla stessa ora, e con le stesse modalità nella Basilica Cattedrale di Massa.

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