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Il sospetto dei perquisiti della manifestazione a Roma: "È un ordine politico?" In evidenza

di Francesco Truscia - I perquisiti vogliono capirci di più: “Da dove è arrivato l’ordine?”.

Si sentono turbati per quanto è accaduto lo scorso 10 novembre i manifestanti che sono stati perquisiti dalle forze dell’ordine mentre erano diretti con il pullman a Roma per la manifestazione nazionale contro il decreto Salvini.

“Nel pullman c’erano circa 60 persone - afferma Veruschka Fedi segretaria provinciale di Rifondazione Comunista - Usciti a Roma Nord siamo stati bloccati dalla Polizia e da lì è iniziata la perquisizione”. La segretaria provinciale dichiara che tutti i manifestati sono stati fatti scendere dal veicolo mentre chiedevano spiegazioni ma la risposta era sempre la stessa, “Ordini dall’alto”. “I controlli sono durati 30 minuti per la perquisizione fisica e del veicolo - prosegue la segretaria provinciale - e ci hanno tenuti fermi per altri 30 minuti per scortarci alla prima fermata utile della metropolitana”.

“Le perquisizioni sono state personali - afferma Serena Tusini dei Cobas - un poliziotto controllava borse e zaini mentre un altro poliziotto seduto al posto dell’autista filmava e pretendeva che ognuno di noi, con il documento in mano, rientrasse nell’autobus, questa è una schedatura. Per quanto ne sappiamo questo è stato fatto per decine e decine di pullman. Queste procedure non vengono da Salvini ma dal decreto Minniti-Orlando, infatti l’interrogazione che vogliono fare Andrea Orlando e Raffaella Paita è ai limiti del grottesco. Queste cose erano già successe per la manifestazione per il Kurdistan ad esempio, però non era mai successo in questa modalità di massa”.

Le richieste sono chiare, i manifestanti vogliono sapere da chi è venuto l’ordine “Vogliamo capire se si tratta di un ordine politico o di sicurezza” dichiara la segretaria Fedi.

Sono comunque soddisfatti del risultato della manifestazione che ha portato a Roma migliaia di persone per protestare contro il Decreto Salvini: “Soddisfatti per questa imponente manifestazione considerando che è stata organizzata in due settimane - ribadisce Serena Tusini - Tanti cittadini e cittadine italiane hanno sentito il dovere di scendere in piazza contro il degrado culturale e politico”.

I poliziotti hanno sequestrato, dichiarano i manifestanti, le aste delle bandiere: “Ad altri manifestanti in altri pullman hanno sequestrato striscioni e magliette con il volto di Federico Aldrovandi - afferma Giacomo Pregazzi segretario di Sinistra Italiana - In Parlamento ci sarà l’interrogazione presentata da Andrea Orlando e dalla Raffaella Paita ma c’è anche quella presentata da Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana) che chiede delucidazioni su chi siano i responsabili, se la Questura o il Ministero degli Interni, ma soprattuto quali siano i motivi oggettivi che giustificano un trattamento del genere a Roma mentre invece non abbiamo notizie di simili trattamenti a Torino oppure a Predappio”.

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