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Castelnuovo Magra: il ricordo di Mario Virdis e il punto sull'ex Cava Filippi In evidenza

di Alessio Boi- Fu assessore, consigliere e segretario del Partito Socialista locale. Battibecco nel finale sull'ex Cava Filippi, una tra le sue più grandi battaglie.

 

Tre mandati da consigliere comunale a Castelnuovo Magra: il primo dal 1980 al 1985, il secondo dall'85 al 90 e l'ultimo dal 90 al 95. Quindici anni senza interruzione di attività da consigliere, ma prima ancora assessore dall'81 all'84, poi la rottura con la maggioranza e il ricollocamento in opposizione. Questa l'attività di Mario Salvatore Virdis che ci ha lasciati all'inizio del mese di ottobre all'età di 80 anni, e che è stato ieri ricordato da tutto il consiglio comunale. Nel 1995 aveva deciso di lasciare l'impegno politico, senza però disinteressarsi delle vicende di Castelnuovo: è rimasto sempre legato al territorio anche se non direttamente come pubblico ufficiale. Prima di affrontare il primo punto all'ordine del giorno Euro Mazzi, consigliere di opposizione, è stato il primo a spendere qualche parola per lui: "È stato segretario del Partito Socialista locale oltre che consigliere, portando avanti molte battaglie- dichiara, e prosegue- tra le sue più grandi battaglie c'è la questione della Cava Filippi, che era riuscito ad acquisire durante il suo mandato da assessore- e conclude- quello che gli è sempre importato di più era far valere gli interessi della popolazione".

Quello che Mazzi ha rimarcato, ovvero il suo interesse per la questione del'ex Cava Filippi, ormai in stato di abbandono da anni, era l'ultimo punto all'ordine del giorno: il consigliere ha interpellato il sindaco e la giunta sulle condizioni della Cava e chiesto che vengano fatte analisi più precise e rigorose. Infatti la zona è stata utilizzata come discarica dal '92 al 2001, per questo ha chiesto uno studio dei fanghi attualmente presenti nella parte dove sono stati gettati i rifiuti.
Ha concluso Mazzi: "Sono state fatte verifiche ma troppo in superficie, bisognerebbe scendere più a fondo". La cava sta ritornando sotto i riflettori perché bolle in pentola un probabile riutilizzo.

Il sindaco, infatti, risponde al consigliere illustrando il lavoro che è stato già fatto con Arpal:"Sono state già condotte delle analisi finalizzate al ripristino dell'area- dichiara Daniele Montebello- finora siamo arrivati a una prima fase, quella conoscitiva, durante la quale abbiamo analizzato il suolo fino sotto i 3 metri, ce ne sarà una seconda dove si andrà più a fondo- poi specifica sempre Montebello- è il frutto di un lavoro programmato con Arpal che è ancora in corso e andrà avanti".

Risponde ancora Mazzi: "È stato adottato un approccio poco significativo: bisogna capire cosa c'è più sotto. Alcune indagini sono state già fatte e qualcosa è già venuto fuori".

A queste parole sobbalza il Sindaco: "Se sono già venute fuori doveva dirlo, lei è un pubblico ufficiale. Doveva agire e prendere le dovute precauzioni, oltre a segnalarlo al consiglio comunale. Sono frasi di una gravità assoluta". Conclude Montebello:"Molte persone mi hanno presentato la preoccupazione delle condizioni della cava e alcune analisi sono già state fatte a gennaio e febbraio 2018".

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