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L’atteso ritorno del Carnevale sarzanese In evidenza

di Luca Manfredini – Tredici lunghi anni da colmare per un carnevale da rilanciare in una città che: “da troppo tempo aspettava di riscoprire le radici ed i valori tradizionali del carnevale sul territorio”

Le parole del Sindaco Cristina Ponzanelli aprono orgogliose la conferenza stampa dedicata al gradito rientro di questa tradizione, attesa e reclamata non solo dai bambini ma da tutta la comunità.

Una tradizione che si perde nella notte dei tempi, la cui storia nasce dall'ultimo banchetto che si era soliti allestire prima del periodo di Quaresima.

Non solo una festa variopinta e felice ma una delle ricorrenze più diffuse e popolari del mondo, dove il gioco, lo scherzo e la finzione diventano nel periodo normalità.

Una festa di origini antiche ricollegata nelle sue origini pagane ai riti della fecondità della terra che si risvegliava dopo il lungo sonno invernale, una ricorrenza legata all’allegria per allontanare scaramanticamente il male e il lutto attraverso danze, burle e scherzi.

Una festa che mancava da tanto tempo nella città e che ora riparte da zero, con la costruzione del primo carro e l’impegno di tanti volontari per questa prima edizione che rappresenterà tutta la comunità.

Dal 17 febbraio al 10 marzo mascherine, coriandoli e stelle filanti in centro e non solo: 6 le sfilate nel centro storico e tre nei quartieri (San Lazzaro, Marinella e Sarzanello/Nave), ognuna con performance diverse a seconda delle scuole primarie, associazioni sportive, scuole di danza e musica coinvolte nell’organizzazione. (la sfilata del giovedì grasso potrebbe essere spostata a Santa Caterina, si sta valutando)

“Tutti insieme per regalare sorrisi e divertimento in un contesto perfetto come quello sarzanese – ha spiegato l’Assessore Roberto Italiani – tutto è partito ascoltando le richieste di moltissimi cittadini, consultando poi le Consulte territoriali e riscontrando il loro immediato interesse e coinvolgendo le molte persone che si sono subito messe a disposizione dedicando tempo, risorse e mezzi. A loro va il nostro plauso e con loro abbiamo lavorato finanziando il progetto”.

Presenti in conferenza stampa anche Massimo Pesucci, come creatore e mente artistica del carro, forte della sua esperienza ventennale sulla tematica, Andrea Moruzzo che provvede a impartire lezioni negli Istituti sulla tradizione carnevalesca, Paolo Giustino e l'associazione dei Trebbiatori, oltre a Alberto Alioto che ha messo a disposizione il capannone dove il carro prende forma ogni giorno e i tanti volontari coordinati da; Amanda Cargiolli, Rosalba Raimondi e Daniela Coppola.

Il tema che sarà rappresentato nel carro di questa prima edizione sarà quello delle maschere tradizionali regionali, nel nostro caso una in particolare: “Capitan Spaventa”.
“Saranno giorni appassionanti per i bambini e non solo, perché il Carnevale va valorizzato nel suo aspetto storico/culturale in quanto occasione per fare comunità – ha aggiunto il Sindaco – un evento che merita di essere celebrato in una città che vuole riscoprirsi centro e motore propulsivo della vita culturale dell’intera vallata”.

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