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Sembra una “sfida” la proposta di Mangia Trekking che delinea una bellissima area geografica

Nei luoghi ove le genti del mare, della montagna e delle pianure sembrano appartenere ad un’unica comunità, l’associazione Mangia Trekking prosegue con l’ avanzare proposte “di cammino”. Alcune talvolta, potrebbero disorientare. Hanno comunque l’obiettivo di richiamare l’attenzione, la riflessione, e fornire specifici contributi a favore dei territori montani e delle loro situazioni. Si tratta di un modo dell’alpinismo lento per promuovere i luoghi dal punto di vista turistico-culturale.

Nell’ultima iniziativa organizzata da Daniele Di Matto e Francesca Croce, l’associazione è salita sulle vette del monte Orsaro e Braiola nell’Appennino Tosco Emiliano per rilanciare un antico progetto, che indica, nel territorio compreso tra le province della Spezia, Massa Carrara, Parma, Reggio Emilia, Piacenza e Mantova ed una parte di Lucca, un’unica regione geografica. La quale rappresenta un’area di straordinarie bellezze naturali e notevole ricchezza culturale.

Un’ora di auto o poco più, unisce queste terre antiche, che dal mare alle montagne e fino alle pianure raccontano di tantissime tradizioni e di arcaiche storie locali. Il progetto dei cammini tra i Parchi, sviluppato dall’associazione Mangia Trekking, in collaborazione con gli Enti del Mare e della Montagna, attraverso le pratiche di alpinismo lento, vuole infatti anche contribuire a ragionamenti, capaci di suggerire iniziative possibili, consapevoli e responsabili a favore dei territori verdi dell’entroterra, in grado di generare un supporto economico per tante realtà commerciali dei luoghi, e contestualmente valide per combattere efficacemente il loro spopolamento.

Nella giornata, dopo tante osservazioni, il gruppo di appassionati, dalle cime, ha poi diretto per il Rifugio del Lago Santo Parmense, per andare a trovare gli amici Marcello e Michela e le due esemplari giovani che insieme a loro contribuiscono alla gestione di un importante servizio sociale in quota, Martina Bruschi di Pellegrino Parmense e Lucia Vergassola della Spezia. Presso il rifugio, durante una piccola degustazione di prodotti tipici della montagna, si è convenuto come le molteplici attività sportive di alpinismo lento in ogni stagione, con qualche facilitazione economica, e diverse iniziative culturali di interscambio, rivolte soprattutto ai giovani delle diverse scuole ed alle loro famiglie, potrebbero rappresentare nel tempo una importante risorsa.

In sostanza Mangia Trekking auspica non iniziative “one spot”, e non per “fare cassetta”, ma attività periodiche, a sostegno delle comunità della montagna, capaci di invogliare a fruire dei territori, e di sviluppare sensibilità verso la vita e l’ambiente montano. Tutto questo, sarebbe forse più facile nelle primitive terre di Lunezia riunite.

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