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Le notizie dalla Diocesi In evidenza

Ecco le notizie della Diocesi.

Giornata per a custodia del creato
di Giuseppe Savoca
Domenica prossima, primo settembre, la Chiesa celebra la Giornata per la custodia del Creato. Ogni singola diocesi potrà ricordare il tema di questa Giornata, giunta alla sua quattordicesima edizione, anche in momenti successivi nel corso del mese di settembre.

Alla Spezia già da diversi anni la celebrazione, mediante iniziative sia di carattere culturale sia religioso, avviene a livello ecumenico, insieme con i fedeli delle altre confessioni cristiane. Il programma delle iniziative 2019 sarà reso noto nei prossimi giorni, ma già da domenica prossima nelle chiese potranno essere formulate preghiere e riflessioni in ordine alla Giornata, ed al tema scelto per quest’anno, “Quante sono le tue opere, Signore !”, un versetto del salmo 104.

Quest’anno – come dimostrano purtroppo anche le cronache di questi giorni sui vasti incendi in Amazzonia – la preghiera e la sensibilizzazione sui temi ambientali appaiono quanto mai attuali alla vigilia del Sinodo dei vescovi dedicato proprio al tema dell’Amazzonia, che Papa Francesco ha convocato a Roma per il prossimo mese di ottobre. Nel frattempo, i vescovi italiani hanno diffuso nei giorni scorsi un messaggio sul tema della Giornata, a firma congiunta della commissione episcopale Problemi sociali e del lavoro, la giustizia e la pace e di quella Ecumenismo e dialogo. Il messaggio, disponibile sul sito internet della Conferenza episcopale italiana, si sofferma in particolare sul tema della biodiversità, un bene da difendere e da preservare a fronte dei cambiamenti climatici in corso (quali che ne siano le cause), e si richiama in modo diretto all’enciclica “Laudato Si’”.

Significativo è il paragrafo finale del documento, dal titolo “Il Creato attende”, che è il seguente: “Il Messaggio inviato da papa Francesco per la Quaresima 2019 ricorda che il creato attende ardentemente la manifestazione dei figli di Dio: attende, cioè, che finalmente gli esseri umani manifestino la loro realtà profonda di figli, anche in comportamenti di amore e di cura per la ricchezza della vita. Solo un’umanità così rinnovata sarà all’altezza della sfida posta dalla crisi socio–ambientale: che lo Spirito creatore guidi ogni uomo e ogni donna ad un’autentica conversione ecologica, secondo la prospettiva dell’ecologia integrale della Laudato Si’, perché – nel dialogo e nella pace tra le diverse fedi e culture – la famiglia umana possa vivere sostenibilmente sulla terra che ci è stata donata”.

Don Patriciello a Pian di Follo per la Madonna della Guardia

La parrocchia di Pian di Follo celebra la Madonna della Guardia, patrona della località. Lo scorso anno, per l'occasione, era stato ospite il cardinale Ernst Simoni, albanese, a lungo imprigionato nelle carceri del regime comunista.

Quest'anno ci sarà invece don Maurizio Patriciello, combattivo parroco nella “Terra dei fuochi” e volto noto al pubblico televisivo nazionale. Don Patriciello terrà la sua testimonianza mercoledì prossimo alle 21, nella chiesa del paese.

Il giorno seguente, giovedì, presiederà la Messa alle 11 per la festa della Madonna della Guardia. Don Maurizio Patriciello è nato a Fratta Minore in provincia di Napoli. In un primo tempo aveva aderito ad una confessione evangelica, poi lasciata dopo otto anni. Un giorno, a Napoli, offre un passaggio a un frate vestito di grigio, il framcescano fra Riccardo. Questo incontro lo conduce al ritorno alla Chiesa cattolica, a lasciare il suo lavoro di paramedico e ad entrare in seminario.

Ordinato sacerdote, diventa parroco del quartiere di Parco Verde nel comune di Caivano, tra Napoli e Caserta, nella terra tristemente soprannominata “dei fuochi”, a causa degli enormi roghi che, con alte colonne di fumo nero alla diossina, hanno a lungo avvelenato l'aria ed il fisico delle persone e degli animali.

Contro questa situazione e contro mla camorra che le è alle spalle, don Maurizio conduce da anni la battaglia di cui parlerà a Pian di Follo. Tutti sono invitati.

Filippo Sauli, vescovo di Brugnato a ventun anni

Filippo Sauli, vescovo di Brugnato dal 1512 al 1528, fu un personaggio importante nelle convulse vicende della Chiesa e dell’Italia nei primi decenni del Cinquecento. Protagonista della “grande permuta” di parrocchie che proprio mezzo millennio fa interessò le diocesi di Genova e di Brugnato, portando in dote a quest’ultima il ricco e popoloso territorio di Sestri Levante, Sauli è considerato da tutti gli storici di quel periodo, dall’Ughelli al Semeria, dal Tiraboschi al Tomaini, come un uomo di grande cultura, sia letteraria sia giuridica, e insieme di notevoli capacità diplomatiche.

Il padre Antonio, del resto, era stato più volte ambasciatore della Repubblica di Genova, mentre il cugino Bandinello fu creato cardinale da Papa Giulio II nel 1511. In quel momento la famiglia Sauli era considerata tra i fedelissimi della Chiesa e del Papa nella capitale ligure.

Di origine lucchese, i Sauli avevano lasciato la Toscana all’inizio del Trecento, al tempo di Dante e delle lotte tra guelfi e ghibellini, riparando a Genova ed avviando una proficua attività commerciale di vendita dei tessuti, nella zona di San Giorgio.

In seguito, divenuti tra i più potenti della città, ebbero nella loro famiglia dogi e arcivescovi di Genova, e furono proprio loro a costruire, sulla sommità del colle di Carignano, l’imponente basilica di Santa Maria Assunta dove ancora oggi è sepolto, tra gli altri, il vescovo Filippo. La sua nomina nella piccola e periferica diocesi di Brugnato, decisa da Giulio II nel 1512, non deve stupire. Brugnato – al contrario di Luni e poi di Luni–Sarzana, che come Lucca rimase sempre immediatamente soggetta alla Santa Sede – era diocesi suffraganea di Genova sin dalla sua istituzione nel 1133, ed è quindi frequente trovare nella cronotassi dei suoi vescovi figure appartenenti alle principali famiglie genovesi.

Filippo, poi, quando venne nominato a Brugnato aveva appena ventun anni, e la decisione di Giulio II può dunque essere intesa come un primo incarico, destinato a successive “promozioni”. Il giovane vescovo, invece, si legò molto alla diocesi che gli era stata assegnata, pur continuando per gran parte del suo tempo a risiedere a Genova, dove ricoprì anche incarichi politico–diplomatici, come quello di negoziatore per conto della Repubblica presso l’imperatore Carlo V.

Lo troviamo anche di frequente a Roma, dove tra il 1516 e il 1517 sottoscrive alle due ultime sessioni del quinto Concilio Lateranense, voluto dal nuovo Papa Leone X (Giovanni dei Medici) per avviare, con quella che però fu una sorta di falsa partenza, una vasta riforma della Chiesa. Poter avere nel suo territorio Sestri Levante, oltre a dotare la diocesi di risorse più solide, va letta come l’azione volta a disporre di una possibile residenza vescovile meno lontana e quindi meno difficilmente raggiungibile da Genova.

Non a caso, nei tre secoli successivi numerosi vescovi brugnatesi risiedettero per lunghi periodi a Sestri, dove alcuni sono sepolti. Nacquero proprio negli ambulacri del Laterano, con tutta probabilità, le prime conversazioni volte ad ottenere dal Papa l’assenso alla “grande permuta” poi realizzata nel 1519.

Egidio Banti
(2 – continua)

Le celebrazioni per la Madonna della Guardia

In diverse località della diocesi si festeggia mercoledì la Madonna della Guardia. A parte Pian di Follo, di cui parliamo in un articolo a parte per la presenza di padre Patriciello, va considerato Levanto, dove esiste l’unica parrocchia della diocesi dedicata proprio a Nostra Signora della Guardia.

Qui le celebrazioni sono iniziate martedì scorso con la Novena, che prosegue sino a martedì compreso. Mercoledì, vigilia della festa, ci sarà alle 20.45 il canto dei Vespri, presieduti da don Laurent Larroque, del Movimento sacerdotale mariano.

Seguirà la tradizionale processione per le strade della città. Al termine, concerto del corpo musicale di Riomaggiore diretto dal maestro Andrea Bracco. Giovedì 29, le prime Messe in parrocchia saranno alle 8 e alle 9,30. Alle 11 Messa solenne presieduta da don Larroque. Alle 17 canto dei Vespri, alle 19 pesca di beneficioenza e festa popolare. Ancora, alle 21 Messa della sera e quindi, alle 21.45, concerto corale della Santissima Annunziata di Ceparana.

La Madonna della Guardia viene festeggiata anche nel piccolo santuario del Vignale, situato alla Spezia nel territorio della parrocchia di Pegazzano. Alle 10 di giovedì, al santuario, ci saranno la supplica alla Madonna della Guardia, il Rosario e la Messa. Alle 16.45 Rosario in cammino, dal capolinea degli autobus sino al santuario, quindi alle 17.30 Messa conclusiva celebrata da don Tommaso Fasoli. Domenica prossima, alle 11 Messa al santuario con atto di affidamento alla Vergine, alle 17 Vespri, processione e bendedizione eucaristica sulla città. La festa viene celebrata in modo solenne anche a Molicciara, comunità che durante la guerra venne preservata proprio per un voto alla Madonna della Guardia. Giovedì sera alle 20.30 processione lungo le diverse strade della parrocchia.

Incontro del clero alla casa di Cassego

Anche quest’anno, alla casa diocesana “San Pio X” di Cassego, in alta Val di Vara, l’ultima settimana di agosto sarà dedicata agli incontri del clero. Da mercoledì a venerdì, a cura della direzione della struttura e della comunità del seminario vescovile, saranno ospiti del centro i seminaristi, i “preti giovani”, ovvero ordinati negli ultimi dieci anni, ed infine tutti i sacerdoti e diaconi permanenti della diocesi per la consueta giornata sacerdotale di fine agosto.

Tutti gli incontri saranno guidati dal vescovo Luigi Ernesto Palletti che, quest’anno, terrà anche la meditazione al clero nella giornata di venerdì prossimo. Sacerdoti e diaconi sono invitati a raggiungere la località dell’alta Val di Vara entro le 10 del mattino, quando ci sarà la recita dell’ora Terza e, a seguire, la meditazione del vescovo e il dibattito. Alle 11.30 ci sarà la concelebrazione solenne della Messa presieduta dal vescovo (i concelebranti sono invitati a portare con sé amitto, camice e stola), che si terrà all’aperto nel piazzale retrostante la casa.

In caso di maltempo si terrà invece all’interno della struttura, come il successivo pranzo. Saranno ricordati sacerdoti e diaconi defunti nell’ultimo anno e quelli che nel corso del 2019 raggiungono significativi traguardi della loro vita religiosa.

Don Gianni Crovara un prete che si è spento sul campo

Le condizioni di salute di don Gianni Crovara, parroco di San Venanzio di Sarzana, erano andate declinando da diverso tempo, ma il suo legame con la parrocchia e con i parrocchiani, di cui era guida da quasi quarant’anni, era tale da indurlo ad andare avanti, tra non poche difficoltà. Una banale caduta, purtroppo, ha fatto precipitare le cose, e don Gianni si è spento nei giorni scorsi all’ospedale di San Martino di Genova, all’età di settantanove anni. I funerali dovrebbero svolgersi nei prossimi giorni nella basilica concattedrale di Sarzana, del cui capitolo era canonico sin dal 1995. Le sue spoglie saranno poi tumulate nel paese natale di Manarola.

A Sarzana si è svolta del resto la gran parte della sua vita sacerdotale, sin dall’ordinazione, avvenuta il 27 giugno 1965 ad opera del vescovo Giuseppe Stella. Per sei anni, sino al 1971, fu quindi curato di Santa Maria Assunta.

Dal 1971 al 1983 è stato parroco alla Pieve di Arcola, quindi è tornato a Sarzana, nella parrocchia di San Venanzio, sostituendo il primo parroco monsignor Mario Andolfatto e proseguendo instancabile l’azione pastorale da lui avviata nel vasto territorio dei quartieri di Crociata e di Battifollo. Completò ed abbellì di opere d’arte la chiesa, costruita dal suo predecessore, ma avviò un’intensa attivià pastorale e sociale a tutto campo: dal circolo del Movimento cristiano lavoratori alla palestra ed al campo sportivo, dai comitati di quartiere sino al gruppo scout, e soprattutto, all’asilo infantile “Saudino”, sempre al centro delle sue cure e delle sue preoccupazioni.

Ma don Crovara, appassionato di cultura e di scuola, ha svolto anche ruoli importanti a livello diocesano: assistente a lungo dei maestri cattolici, degli adulti scout, del Movimento cristiano lavoratori, della federazione scuole materne cattoliche. A Sarzana fu il primo presidente della locale sezione del Museo diocesano, mentre per molti anni condusse a Tele Liguria Sud la presentazione della liturgia domenicale.

Corso per insegnanti di religione

Si terrà alla Spezia dal 12 al 14 settembre l’annuale corso di aggiornamento per insegnanti di Religione cattolica di ogni ordine e grado di scuole. Il corso, organizzato dall’ufficio diocesano Scuola ed educazione, si svolgerà nel salone di Tele Liguria Sud, ad eccezione del giorno di venerdì 13 settembre, quando sarà nel salone “Fanelli”.

Roverano prepara la festa mariana

Il santuario di Nostra Signora di Roverano, in Val di Vara, prepara le solenni celebrazioni del 7 e dell’8 settembre in onore della Vergine. Il ciclo di preparazione alla festa inizierà domenica prossima 1° settembre. Alle 16.30, al santuario, ci sarà la recita del Rosario e alle 17 la Messa.

Riaprono gli uffici della curia

Gli uffici della curia diocesana, in via Don Minzoni 64 alla Spezia, riaprono domani mattina, dopo il periodo di chiusura del mese di agosto. Gli orari sono quelli consueti, dalle 9 alle 12.30.

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