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Al Fossati-Da Passano due mostre nel trentennale della caduta del Muro di Berlino In evidenza

"Nati dopo l'89" e "La forza dei sentimenti".

In occasione del trentesimo anniversario della caduta del muro di Berlino, venerdì 15 novembre alle ore 17 verranno inaugurate presso l'Istituto “Fossati-Da Passano”, via Bragarina 32, la mostra “Nati dopo l’89” da un progetto del Goethe-Institut e la mostra documentaria “La forza dei sentimenti” a cura della Bundesstiftung für die Aufarbeitung der SED-Diktatur.

Il prof.Gianluca Bocchi, professore ordinario presso l’Università di Bergamo, dove insegna Filosofia della Scienza, Scienze della Globalizzazione e Lineamenti di Storia Globale, parlerà su "1989, l'insperata unità. Berlino, Germania, Europa" ripercorrendo gli eventi e le dinamiche di un anno eccezionale nella storia tedesca ed europea.

Le manifestazioni sono organizzate da Associazione Culturale Italo Tedesca e Istituto Tecnico Commerciale e Tecnologico “Fossati-Da Passano”, in collaborazione con i Servizi Culturali del Comune e con il sostegno del Goethe-Institut.

“Nati dopo l’89” è una mostra-reportage che prende le mosse dalla considerazione che i giovani di oggi sono la prima generazione post-muro. Il fotografo Ignacio Maria Coccia e il giornalista Matteo Tacconi sono andati a cercare le loro storie in quattro città simbolo: Dresda, nella ex DDR ancora legata a una certa mentalità dell’est, Bonn nell’ovest, ex capitale della Germania occidentale. Trieste città di frontiera, multiculturale, e Bari, più a sud ma sempre sull’Adriatico: un muro d’acqua al tempo della Guerra fredda. Il risultato sono quattro reportage, uno per città, e i ritratti di venti giovani, studenti o lavoratori che, attraverso il vissuto delle loro famiglie e le libertà ereditate negli ultimi 30 anni, ricostruiscono la nostra storia recente.
Emerge che la generazione post-’89 ha una percezione inevitabilmente diversa del crollo del Muro – evento sempre vicino per i tedeschi, sfumato per gli italiani – ma trova un chiaro elemento di contatto nell’Europa, giudicata irrinunciabile.

La mostra “La forza dei sentimenti”, promossa dalla Fondazione “Memoria, Responsabilità e Futuro” e dalla “Fondazione Federale per il confronto critico con la dittatura della SED” con il patrocinio del Ministero degli Esteri tedesco, prende in esame l’ultimo secolo di storia della Germania, prendendo lo spunto dai numerosi anniversari che ricorrono nel 2019: 100 anni dalla fondazione della Repubblica di Weimar, 90 anni dalla crisi economica e finanziaria del ’29, 80 anni dall’aggressione alla Polonia e appunto trent’anni dalla “Rivoluzione pacifica” che portò al crollo della DDR. Vengono presentati come motivi di forza e di cambiamento alcuni sentimenti preponderanti in determinate situazioni storiche, quali risentimento, lutto, ira, fiducia, solidarietà, nostalgia. In questo contesto gli avvenimenti dell’89 e quelli ad essi collegati, dotati di una carica fortemente emozionale per l’impatto che ebbero sulle vicende personali dei cittadini di un intero popolo, hanno un ruolo centrale.

Le manifestazioni descritte costituiscono occasione di coinvolgimento delle classi dell’Istituto, che partecipano attivamente sia attraverso un progetto di alternanza scuola-lavoro che ha coinvolto in particolare la sezione grafici, sia attraverso l’impiego di materiale didattico interattivo elaborato dal Goethe-Institut.

Le mostre saranno visitabili fino al 20 dicembre in orario 14-18, per visite di classi in orario scolastico è necessaria la prenotazione tel.0187 500557.

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