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"La spezia la città, l’Arsenale, i personaggi, le industrie", l’album delle figurine del 150° dell'Arsenale In evidenza

L’album è stato presentato questa mattina

Gli album di figurine sono nati con il calcio, uno sport popolare. Poi sono venuti quelli dedicati alle favole, ai cartoni animati, alle serie tv. Ed oggi La Spezia avrà un album di figurine per raccontare la sua storia, la sua identità, con immagini, racconti, personaggi che vengono dal passato.

Una storia particolare quella della Spezia (volutamente senza articolo, introdotto solo a fine anni '20) che pochi conoscono bene, in cui si fa spesso confusione tra i personaggi e gli eventi storici, della quale molti ignorano il recente passato da primadonna, in attesa di un rilancio che sembra sempre prossimo.

L’album di figurine sulla storia della Spezia è ‘nato’ in occasione del 150° anniversario della fondazione dell'Arsenale Militare Marittimo. Non poteva che partire però da prima dell'Arsenale per spiegare, con la sintesi e il fascino delle carte antiche, come si sviluppavano il borgo, le mura e cosa ci fosse al posto dei palazzi che sono sorti in centro solo alla fine del XIX secolo. Cosa fossero e dove si trovassero il Torretto, il mulino a vento, il colle dei Cappuccini, il laghetto della Sprugola e tante altre cose oggi scomparse ma di cui è rimasta traccia nel parlare quotidiano o nella toponomastica.

L’album è stato presentato questa mattina, in Sala Giunta, dal Sindaco Pierluigi Peracchini, dall’Ammiraglio Giorgio Lazio, Comandante del Comando Marittimo Nord, dall’Ammiraglio Andrea Benedetti, direttore Arsenale della Spezia, dall’ammiraglio Silvano Benedetti, ex direttore del Museo Tecnico Navale della Spezia e coordinatore del progetto che ha portato alla sua realizzazione, e da Donato Cicogna, responsabile progetto.

L’album risponde a molte esigenze, tra le quali avvicinare col gioco i bambini alla storia e catturare genitori e nonni, i quali potranno trovare notizie, immagini e curiosità magari sconosciute o, chissà, invece vissute in prima persona o sentite raccontare dai protagonisti solo qualche decennio fa. Un album che sarà anche di sicuro ausilio agli insegnanti che vorranno avvicinare i loro alunni alla storia cittadina.

La sfida è quella di far sì che gli spezzini storici e i nuovi spezzini capiscano che Spezia è da sempre anche la città dell'accoglienza, basata sul rispetto e sul lavoro, la prima Città in Italia in cui l'italiano si è parlato fin dall'unità nazionale per la presenza di una moltitudine di dialetti spesso incompatibili tra loro che dovevano convivere e produrre, e hanno prodotto, quasi dal nulla, una base navale, una città, un polo industriale. La nostra città.

Nella prefazione dell’album di figurine è presente il saluto del Sindaco Peracchini:

«A mezzogiorno del 28 agosto 1869 per la prima volta l'acqua del nostro Golfo sgorga nei nuovi bacini del Regio Arsenale Militare Marittimo della Spezia; è il battesimo dell'Arsenale e l'inizio di un nuovo destino per la nostra Città. La storia della Spezia, pur essendo centenaria e ben antecedente a quella costruzione, acquista nell'immaginario collettivo ancor oggi l'idea che l'inizio della communitas spezzina coincida con quel momento. Storici contemporanei, locali e non solo, si sono spesso impegnati nel dimostrare le varie stratificazioni che la nostra Città ha avuto nel corso dei secoli, ma è innegabile che la costruzione dell'Arsenale è un evento storico che ha radicalmente cambiato il volto e la natura della Spezia. L'idea di costruire qui un arsenale era già stata partorita da Napoleone che avrebbe voluto trasformare La Spezia in un “autre Toulon”, un'altra Tolone, con l'avvio di una base militare marittima. Il progetto non venne mai realizzato, ma fu ripreso da Cavour grazie al fortuito incontro nella nostra Città con Domenico Chiodo nell'aprile del 1860 e, infatti, con un Regio Decreto del 1862, prese avvio la costruzione dell'Arsenale. Le istituzioni spezzine non hanno affatto dimenticato questo importante traguardo dell'Arsenale Militare e in modo collegiale e sinergico, la Marina Militare, il Comune della Spezia, l'Autorità di Sistema Portuale, il Museo Tecnico Navale e il F.A.I. hanno celebrato la sua nascita con una serie di inizative ed eventi che metteranno in risalto proprio lo stretto legame con la Città della Spezia. Nei due Regi Decreti emanati nel 1862 l'Arsenale veniva ufficialmente dichiarato “opera di pubblica utilità”: la scommessa che le istituzioni oggi non devono perdere è proprio quella di non tradire quella definizione e la speranza è che dalle celebrazioni per il 150° anniversario della nascita dell'Arsenale Militare della Spezia possa scaturire una seria riflessione per non perdere tutte quelle opportunità che l'Arsenale potrebbe continuare a offrire al nostro territorio»

Segue il saluto del Comandante Marittimo Nord, Ammiraglio di divisione Giorgio Lazio:

«Il passaggio da piccolo Stato satellite a Potenza europea nel breve volgere di un paio d'anni con l'unità d'Italia, costrinse i Savoia e la politica italiana a rivoluzionare l'approccio ai problemi del Paese e ai suoi rapporti internazionali, fondendo la percezione delle problematiche dei singoli Stati preunitari in una visione globale nazionale. Fu un passaggio epocale che impose scelte coraggiose per attrezzare il nuovo Stato ad affrontare il futuro. Una di queste fu la creazione di una piazzaforte marittima nel golfo della Spezia che rappresentò localmente il traino ad un incredibile sviluppo economico e demografico nel golfo. Inaugurato il 28 agosto 1869 con l'allagamento della darsena interna scavata all'asciutto, l'arsenale iniziò subito la sua attività di progettazione, costruzione ed armamento del naviglio militare passando presto dalle costruzioni in legno a quelle in acciaio, dalla propulsione velica a quella a motore; uno stabilimento di lavoro che impiegava migliaia di militari e civili che, con le loro famiglie provenienti da ogni regione d'Italia e dall'estero, fecero del piccolo borgo una città che già alla fine del secolo contava oltre 70.000 abitanti. La presenza della Marina Militare alla Spezia è stata una costante da allora, con un ruolo fondamentale anche nello sviluppo urbanistico della città e nelle iniziative culturali e sociali dei decenni successivi, fino alla ricostruzione dell'ultimo dopoguerra. Una iniziativa dall’innovativo potenziale artistico e divulgativo come un album di figurine che racconti questa storia non può che ricevere l'adesione della Marina Militare perché parla del suo passato e del suo presente, fatto di una presenza ancora importante e visibile sul territorio e di uno stretto legame con la città in trasformazione al passo con i tempi. L'album si presenta come una carrellata di immagini, da molte delle quali nei più anziani emergeranno ancora ricordi ed emozioni che saranno oggetto di racconto ai più giovani; un intreccio di memoria vissuta e immagini che li accompagnerà alla scoperta». della storia della loro città.

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