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Marina Militare e territorio spezzino insieme per il futuro dell'Isola del Tino In evidenza

La Marina Militare incontra istituzioni ed associazioni che condividono con la Marina Militare l’impegno di salvaguardia, messa in sicurezza e valorizzazione del Tino.

Confronti, sinergie e collaborazioni: il Comandante Marittimo Nord, Ammiraglio di Divisione Giorgio Lazio, incontra istituzioni ed associazioni che condividono con la Marina Militare l’impegno di salvaguardia, messa in sicurezza e valorizzazione dell’isola del Tino.

L’efficacia e la riuscita di una progettazione coerente ed innovativa tra Marina Militare, Istituzioni locali ed Associazioni, che vede l’isola militare del Tino aprirsi al territorio, la dimostrano i numeri:
-quasi 10.000 i visitatori in 2 anni,
-oltre 600.000 € di investimenti da parte dei Ministeri interessati (Difesa, Mibact e MiT),
-un’ampia ed entusiastica partecipazione al progetto attorno alle proposte della Marina Militare.
Oltre 20 partecipanti fra Marina Militare e rappresentanti della Soprintendenza di Genova, della Curia Diocesana, del Comune di Porto Venere, del Parco delle 5 Terre, del CAI, dei Vigili del Fuoco, della Capitaneria di Porto, dei guardiani dell’isola, dell’Assonautica e di altre associazioni del territorio si sono trovati presso il Circolo Ufficiali della Spezia per rinnovare impegno e collaborazione per il 2020.
All’incontro è stato riassunto il percorso di analisi, sviluppo e realizzo intrapreso (2018-2019) che ha permesso alla Marina Militare di aprire l’isola, mostrarne i tesori di storia, natura e tecnologia, ampliandone via via l’offerta culturale, rendendo di nuovo accessibile l’area archeologica e visitabili nuovi spazi nel complesso monumentale del faro di San Venerio.
Si è ora pronti a produrre un sostanziale passo in avanti in termini di efficientamento e valorizzazione del patrimonio dell’Isola. Tanti i progetti di prossima realizzazione. Sono in preparazione i lavori di messa in sicurezza e restauro, con nuovi scavi archeologici, presso l’area sacra dell’isola del Tino. La Diocesi sta valutando come condividere, in una mostra sull’isola, l’archivio digitalizzato legato alla “pro insula Tyro”, associazione che tanto operò per il culto di San Venerio nel Golfo. Un nuovo partner si presenta al gruppo dei convenuti: il Parco delle 5 terre che con l’isola condivide l’essere parte del sito Unesco e la morfologia del territorio e del “mare”.
Ulteriori passi avanti verranno fatti nel miglioramento dei servizi e della sicurezza idro-geologica con il supporto dei partner tradizionali e di nuovi che hanno espresso interesse.
Particolare attenzione sarà posta nel migliorare l’accessibilità per diversi tipi di disabilità e nel lanciare ulteriori proposte culturali. L’isola di luce, che ha saputo in questi ultimi anni trasformare le difficoltà del suo accesso e del suo territorio in occasioni di visita controllata, conoscenza e sinergia con visitatori portatori di handicap, si appresta con loro a progettare nuove sfide, dove la fragilità aiuta ad ampliare le prospettive e gli obiettivi.
L’edizione 2020 delle celebrazioni di San Venerio offriranno un momento di confronto per verificare lo stato dell’arte di queste iniziative, suggellato dalla richiesta fatta dalla Marina Militare per l’emissione di un francobollo celebrativo del 1450° anniversario della nascita di San Venerio.

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