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Cancellazione Fisioterapia, Peracchini e Giacomelli: "Spezia non è la Cenerentola della Liguria" In evidenza

Peracchini e Giacomelli commentano la decisione dell’Università di Genova di sospendere sul nostro territorio il corso di laurea in fisioterapia

 Il Sindaco Pierluigi Peracchini e l’Assessore all’Università Genziana Giacomelli stanno lavorando per contrastare la decisione dell’Università di Genova di sospendere sul nostro territorio il corso di laurea in fisioterapia.

Nei giorni scorsi l’Assessore Giacomelli ha incontrato i vertici di Asl 5 Spezzino per ribadire l’importanza di questo percorso formativo e condividere una strada comune di valorizzazione dei corsi di infermieristica e fisioterapia in Città. A breve il Sindaco Peracchini e l’Assessore Giacomelli incontreranno il Rettore dell’Università di Genova, alla presenza dei vertici Asl 5 e del Direttore di Dipartimento a cui il corso di fisioterapia fa capo.

Il corso di laurea in Fisioterapia attualmente viene svolto in alcuni locali all'interno di una struttura di proprietà del Comune, ma da tempo si parla di una sua possibile valorizzazione anche attraverso l’individuazione di una nuova sede più adeguata, quale il Polo Universitario di Falcomatà.

«La Spezia non è la Cenerentola della Liguria e soprattutto dal punto di vista formativo non possiamo avere una posizione ancillare rispetto ad altre realtà – dichiara il Sindaco Pierluigi Peracchini –. Abbiamo una visione della Città molto precisa e sistemica: con l’inaugurazione del Polo Universitario all’ex Ospedale Facolmatà si apre un ventaglio di opportunità irrinunciabili, la prima su tutte quella di costituire in un unico luogo un punto di eccellenza e di alta formazione al crocevia tra la Toscana e l’Emilia Romagna. Collocando più facoltà in un unico Polo, la nostra Città fa un vero e proprio salto di qualità, entrando in una sana competizione con altre realtà già consolidate: le nostre offerte formative non si riducono soltanto al settore della blue economy ma anche ad altri ormai presenti da anni sul nostro territorio come quello di fisioterapia che garantisce, a chi la frequenta, una garanzia occupazionale che sfiora il 100%. La presenza in Città di quattro strutture riabilitative è un altro motivo perché sia rivista la decisione dell’Università di Genova di chiudere il corso di laurea».

«Abbiamo un importante Polo Universitario su cui l’Amministrazione ha deciso di puntare e di investire. Vorrei capire i criteri per cui si è deciso di sospendere il corso di fisioterapia in un territorio che sta valorizzando al massimo tutti i percorsi di studio dell’Università di Genova. In una Regione morfologicamente ristretta come la nostra è fondamentale che l’Università mantenga in essere quelle sedi che consentono una distribuzione geografica uniforme per quanto concerne l’accesso, soprattutto se questi corsi offrono qualità nella didattica e opportunità lavorative certe sul territorio» dichiara l’Assessore Giacomelli.

Occorre ricordare che nella nostra provincia sono attivi il Polo riabilitativo del levante Ligure – Fondazione Don Gnocchi, un centro di eccellenza che ha alle proprie dipendenze fisioterapisti provenienti per il 60% dalla sede formativa della Spezia, la Cooperativa ELLEUNO, che ha alle proprie dipendenze fisioterapisti provenienti per il 98% dalla sede formativa della Spezia, ASL5, che ha alle proprie dipendenze fisioterapisti provenienti per il 50% dalla sede formativa della Spezia e AISM, che ha alle proprie dipendenze fisioterapisti provenienti per il 80% dalla sede formativa spezzina.

Di seguito alcuni dati forniti dalla ASL5 relativi al corso di laurea in fisioterapia del Polo didattico della Spezia, da cui si evince l’importanza di mantenere in essere tale corso.

Nell’anno accademico 2019/2020 sono stati messi a bando 67 posti di cui 16 per la sede della Spezia; sono pervenute 35 domande da parte di soggetti residenti nella provincia della Spezia e altre 27 da soggetti residenti nella Regione Toscana.

La popolazione degli studenti iscritti alla sede della Spezia risulta così distribuita:

· Studenti della provincia della Spezia: 40%

· Studenti della provincia di Genova: 30%

· Studenti delle province di Massa e Carrara: 24%

· Studenti altre regioni: 6%

I laureati in corso per l’anno accademico sono il 94%, il restante 6% si laurea comunque entro l’anno successivo.

Il 100% degli studenti spezzini trova impiego sul territorio locale

Il 100% degli studenti provenienti dalla Toscana trova impiego nelle zone della Lunigiana, Carrara, Massa e Viareggio.

La metà degli studenti provenienti da altre regioni decide di rimanere a lavorare nella nostra provincia vista l’alta richiesta.

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