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L’Alpinismo Lento racconta le proprie origini in occasione della prossima commemorazione di Dante

Attiva in collaborazione con gli Enti Parco ed alcuni Comuni, che furono terra di Etruschi, Liguri, Apuani e Romani, l’associazione Mangia Trekking, con il sentito saluto ad un suo storico fondatore, Angelo Cerchi “Bronson”, si avvia a ripercorrere, con tante diverse attività, una importante commemorazione. Infatti il prossimo mese di settembre 2021 sarà il settecentesimo della scomparsa di Dante Alighieri (avvenuta nella notte tra il 13 e 14 settembre 1321 ).

Una storia, quella che riguarda il Sommo Poeta, tra il finire del1200 e gli inizi del 1300, che in alcuni tratti, incontra quella dell’associazione ideatrice dell’Alpinismo Lento ed Orizzontale, fondata da alcuni discendenti della famiglia fiorentina dei Cerchi. Infatti esistono chiare origini fiorentine nel paese di Mangia (dove è nata e da cui prende il nome l’associazione Mangia Trekking).

Il trecentesco borgo ad archi voltati e pietre a vista, venne costruito da alcuni esiliati della famiglia Cerchi di Firenze. Cognome che ancor oggi è il più diffuso nel medievale piccolo paese della Val di Vara nel Comune di Sesta Godano.

Tale esilio avvenne a seguito di una feroce guerra interna alla città gigliata, tra Guelfi Neri ( la famiglia Donati ) ed i Guelfi Bianchi ( la famiglia Cerchi). Fu un esodo molto simile alla fuga, a cui si dovette unire Dante Alighieri, fiero simpatizzante dei Cerchi.

In quel periodo riparò nella Lunigiana storica ospite dei Malaspina, ove oggi si trova il Museo Casa di Dante. Fu un esilio che non lo vide più far ritorno a Firenze. Perseguitati fino a tutta l’Alta Val di Magra, i Cerchi, incrociando l’Alta Via dei Monti Liguri svalicarono presso il Passo dei Casoni, e successivamente in Val di Vara vi costruirono la loro dimora, in posizione “nascosta”. Infatti, per tanti anni, il paese di Mangia venne considerato il paese invisibile.

Con uno spirito rivolto alla memoria storica, e lungo cammini, che spesso seguono, sia la rotta delineata dal celebre libro “Lunigiana Ignota” di Carlo Caselli, che le orme di Dante, l’associazione dell’Alpinismo Lento ed Orizzontale, tra le terre del mare e delle montagne, va a conoscere e valorizzare tanti piccoli borghi della Val di Vara, della Lunigiana, della Garfagnana, delle Alpi Apuane e dell’Appennino. Curando la valorizzazione dei prodotti tipici delle loro cucine tradizionali, la cultura, e la riscoperta degli antichi mestieri.

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