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Quando Bob Dylan si esibì in concerto al Picco In evidenza

di Francesco Falli - Quello stesso giorno, il 20 luglio 2001, Carlo Giuliani morì a Genova durante le manifestazioni contro il G8.

Ha compiuto ieri 80 anni Bob Dylan: chi ricorda che venne a Spezia, ad esibirsi al Picco, in una giornata che sarebbe diventata - per altri tragici motivi - molto particolare, il 20 luglio del 2001?

Uno dei maggiori artisti contemporanei in assoluto venne a Spezia, e oggi si ricorda il particolare contesto nel quale venne organizzata la sua calata in città, più che il concerto vero e proprio.

Bob raggiunse i suoi fans spezzini e comunque italiani anche per alleggerire la pressione su Genova, che in quel 20 luglio assolato e appicicatticcio, umido, ospitava sia il G8 sia - soprattutto - chi era sceso nelle strade del capoluogo ligure, per manifestare il proprio dissenso ai Grandi sul metodo di conduzione politica del pianeta Terra.

Riportiamo un link ancora oggi presente sul web che annuncia in inglese l'evento. Difficile, come sempre, dire quanto pubblico si presentò davvero all'evento. Il prato del Picco non era completamente saturo, le tribune erano abbastanza piene, ma restavano comunque non pochi spazi vuoti.

Ci furono senza dubbio timori di qualche problema d'ordine pubblico ad impedire il tutto esaurito: in quei giorni la paura di episodi di tumulti e violenza legati al G8, che in effetti si verificarono a Genova nelle stesse ore, suggerirono a molti di restare a casa.

In realtà, al Picco non avvenne nulla e solo a un certo punto, già a concerto ormai inoltrato, si sparse la voce della morte di un manifestante avvenuta a Genova nel tardo pomeriggio (secondo le cronache, Carlo Giuliani morì alle 17:27): non erano ancora i tempi della difusione istantanea di news, filmati, dirette social.

Il clima risultò comunque abbastanza tranquillo; chi scrive questi ricordi osservò il concerto senza particolari difficoltà; dapprima seduto sull'erba maltrattata del campo, e quindi più comodamente da una delle panchine destinate alle squadre di calcio ai bordi del campo, lato tribune.

E ci si ritrovò a commentare fra spezzini, tifosi dello Spezia, la curiosità del caso: che ci portava quella sera ad osservare e vivere un personaggio, la cui arte era di conoscenza universale, dallo spazio che fu di 'colossi' a respiro assai più locale, quali Sonetti, Bumbaca, Ferruccio Mazzola, Motto, Rossinelli e molti altri... gli anni fantastici dell'ultimo decennio, di questa stagione in serie A conclusa con una stupenda salvezza, erano in un certo senso ancora abbastanza inimmaginabili.

La prima canzone suonata, più o meno puntualmente alle 21, fu Duncan and Brady. In tutto, Dylan, con la sua band, si produssero in circa venti brani tutti molto applauditi (quella storica sera spezzina era una delle date in calendario del Neverending Tour dylaniano).

Spente le luci e salutato il pubblico, dopo qualche minuto Bob Dylan tornò sul palco e attaccò, con un assolo di armonica, One too many mornings. L'ultima vera canzone dell'evento.

Quella sera i bene informati fra i presenti fecero circolare la voce, effettivamente confermata, che l'11 settembre 2001 sarebbe stato messo in commercio il nuovo album: in realtà, quella data passò alla storia per motivi - amaramente - molto più universali.

nella foto uno scatto della storica serata spezzina: Dylan e la sua band al Picco; il palco fu montato a metà campo, leggermente spostato verso la curva Piscina

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