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Torna "Operazione Marepulito" alle Grazie: tutto pronto per la 29esima edizione

"La più grossa e complessa operazione ambientale costiera della Liguria per rifiuti raccolti, numero di operatori e mezzi impegnati in mare ed in terra".

Tutto pronto nel borgo delle Grazie, nel territorio di Porto Venere, per la 29° edizione di Operazione Marepulito, anno 2021, cioè la grande manifestazione organizzata dalla ProLoco graziotta, con il patrocinio ed il supporto del Comune di Porto Venere, con la collaborazione del ComSubIn della Marina militare e con il supporto operativo di decine di enti, associazioni e volontari, per ripulire la costa, i fondali e il litorale della più bella baia naturale della Liguria.

Sabato 18 settembre, dopo un anno di stop per l'emergenza Covid, sfidando anche il tempo incerto, dalle 10 del mattino, il borgo delle Grazie ( "città dei palombari" e "porto delle vele d'epoca " ), un paese di marinai, subacquei e maestri d'ascia, legato a filo doppio alla cultura marinaresca più classica, sarà animato da professionisti delle immersioni, tecnici, appassionati, ragazzi e semplici gruppi di persone di ogni età che, ogni estate, daranno una ripulita seria alla costa ed al fondale marino.

Come ogni anno, ormai giunti alla 29° edizione, la battaglia portata avanti dagli organizzatori di Operazione Marepulito è contro gli inquinanti pesanti che stanno distruggendo il mare e la costa.

La baia delle Grazie, porto rifugio, è frequentata ogni anno da migliaia di presenze, in estate la sera spesso vi sostano anche 90 imbarcazioni alla fonda, e questo carica il fondale di molte problematiche legate all'inquinamento. Inoltre la baia è, a causa della presenza di correnti marine, anche subacquee, soggetta a raccogliere materiali trasportati dal mare.

Proprio per questo, ogni anno, da quasi un trentennio, viene organizzata un'imponente attività ambientale con un centinaio di subacquei in acqua, unità navali "pesanti", gruppi a terra e decine di mezzi.

Negli ultimi anni, mediamente, sono stati pescati circa 50 metri cubi (due scarrabili) di materiali.

In particolare l'attenzione del progetto è sempre stata mirata all'eliminazione dal mare di plastiche e derivati, sin da quando la situazione non era vissuta ancora come un'emergenza.

Negli ultimi dodici anni sono state eliminate dal fondo circa venti imbarcazioni di plastica che degradandosi producevano, oltre ad altre forme di inquinamento presenti nei relitti (oli, carburanti, vernici....) polimeri sintetici considerati una fonte di microplastiche.

Secondo una stima per difetto in 29 edizioni di Operazione Marepulito sono stati raccolti circa 52 container di materiale inquinante, ovvero oltre 1.900 metri cubi di inquinanti. Il lavoro svolto in questi anni da volontari ha garantito che due spiagge fossero restituite all'uso della comunità dopo aver ottenuto i certificati di balneazione dopo anni di livelli di inquinamento non conformi ai minimi di legge. Oggi che il problema delle microplastiche è ben noto a tutti serve comunque un'azione costante per recuperare i danni provocati negli ultimi decenni.

La consapevolezza che si trattasse di un problema la "gente di mare", da chi opera professionalmente ai pescatori amatoriali, lo aveva ben chiaro prima del 2008, vivendo il territorio, ed è per questo che da anni Operazione Marepulito si dedica con attenzione al recupero di plastiche, derivati e similari dal fondale della più grande baia della Liguria ed uno dei porti rifugio più noti.

Lo scorso anno oltre un centinaio di volontari, tra persone a terra ed operatori subacquei, avevano realizzato alle Grazie una delle più imponenti operazioni di pulizia e bonifica ambientale che si siano mai svolte nel la costa ligure in questi ultimi anni.

Giovani e meno giovani, con il grande esempio dei bambini delle scuole, avevano recuperato dal fondo del mare e dalle spiagge del borgo graziotto metri e metri cubi di pericolosi e inquinanti rifiuti.

Dal mare era veramente uscito di tutto, dalle batterie agli estintori ed ai copertoni, da materiali plastici di ogni tipo e fattura a rottami ferrosi, per poi arrivare ad alcuni relitti di barca.

Ma il lavoro non era concluso, sul fondo della baia naturale più grande del golfo spezzino ci sono ancora tanti scafi affondati che pian piano stanno degradando sino a tornare, sotto forma di pezzi di vetroresina, a galla e sulle spiagge, o di microplastiche che entrano nel ciclo della catena alimentare. E poi rottami, cordame, cordame ed inquinanti di ogni tipo. Per questo quest'anno la ProLoco delle Grazie ha scelto di garantire un intervento ancor più massiccio.

Decine di sommozzatori in mare, gruppi di volontari a terra, sette imbarcazioni maggiori e tre mezzi pesanti, con equipaggiamenti speciali, con una corona di sicurezza che conta una decina di tecnici specializzati tra terra e mare, in questi giorni si stanno coordinando in una vera e propria task force. Senza dimenticare lo staff della stessa Pro Loco graziotta che garantirà il supporto tecnico e logistico all' operazione.

Quest'anno, oltre al grande e fondamentale contributo operativo dato dai reparti subacquei della Marina, la collaborazione che arriva dalle aziende del settore e dai gruppo di volontari, il progetto vede il patrocinio del Comune di Porto Venere (che garantisce un supporto logistico e lo smaltimento di gran parte del materiale), della Provincia e dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale. Tra gli enti e le associazioni presenti vi sono: Marina Militare (ComSubIn e CSSN), CMRE NATO, Capitaneria di Porto, Polizia di Stato, Cnes, Protezione Civile Porto Venere, Gruppo Sub Ospedale, Spezia Sub, Sepor, Servizi Portuali e Turistici Srl, PortoVenere Sviluppo Srl, Borgata Marinara Le Grazie, Forza e Coraggio, Life on the Sea, associazioni varie e di volontari, oltre a Legambiente Liguria. Purtroppo, vista la condizione pandemica in corso, le attività vedranno delle limitazioni, ad esempio non saranno coinvolte le scuole ed i bambini, con la speranza di poterle riprendere quanto prima

Questo sabato una forza di oltre un centinaio di persone, tra chi opererà a terra, chi in barca e chi in mare, con oltre dodici unità navali ed altri veicoli a terra, scenderà in campo per dare l'annuale ripulita ai fondali ed alla costa della Baia delle Grazie. Ma l'operazione, messa in piedi dalla Pro Loco delle Grazie, in vista della 30esima edizione, sarà però solo il trampolino di lancio per le tante attività che già sono nei programmi e che, per l'emergenza Covid, sono stati rimandati. Per il prossimo anno si prevede infatti l'organizzazione di una tre giorni, con attività scientifiche, convegni e operazioni ambientali più complesse.

In questi ultimi tre giorni vi sono state tutte le attività preparatorie per la fase finale che si svolgerà sabato mattina. Tecnici ed esperti hanno rilevato materiali inquinanti e relitti sul fondo, subacquei hanno iniziato le operazioni di messa in sicurezza dei siti e vi sono state tutte le azioni preparatorie per il recupero dei "pezzi" più grandi, infatti l'attività di sabato è solo limitata al recupero di gran parte degli inquinanti già individuati.

" Ci siamo fermati un anno, ma è stato solo uno stop obbligato, domani, come ogni anno saremo in mare. Purtroppo già sappiano che vi sarà l'evidenza della scarsa educazione di molti, sul fondale e lungo la costa è stato trovato di tutto nelle scorse edizioni, dalle barche affondate a rifiuti di ogni tipo, ma noi siamo sempre pronti a garantire un intervento importante per il nostro mare _ commentano gli organizzatori _ siamo una baia frequentata da imbarcazioni tutto l'anno e nella scorsa edizione, alla fine di tutto, sono stati riempiti un grande container ed una stiva di un pontone, tonnellate e tonnellate di materiale che avrebbe inquinato il mare per anni. Metri cubi di plastica, ferro, gomma, legno verniciato e rottami di ogni natura. È una battaglia difficile, ma ogni anno noi la vinciamo e la vinciamo da oltre 29 anni ".

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